i fornelli di gio'
Ricette tipiche della cucina italiana e marchigiana in particolare - mens beata in corpore beato
I fornelli di Giò by Eagle Giò is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
Permissions beyond the scope of this license may be available at http://spazio.libero.it/old_eagle/.
SEI LIBERO DI:
riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera.
a condizione di:
- attribuirne la paternità all'autore o da chi ti ha dato l'opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera.
- non usare quest'opera per fini commerciali.
- non alterare o trasformare quest'opera, ne' usarla per crearne un'altra.
Per qualsiasi richiesta, foto originali etc. potete contattarmi sulla mail rising_sun@hotmail.it
PREMESSA
Questo blog ,vuole riscoprire i sapori antichi della mia terra, le Marche, ricercando ricette ormai quasi dimenticate legate alle festività e ai periodi dell'anno, sono graditi critiche e consigli e, perchè no?, anche le vostre ricette... sempre che incontrino il mio gusto ;-)... buon appetito.
Ricordate che, per avere ottimi risultati, bisogna utilizzare ingredienti di ottima qualità.
Tutte le ricette riguardano piatti che sono solito cucinare, quindi, se avete dei dubbi, o volete dei chiarimenti, consigli per i prodotti commerciali, la loro reperibilità, etc etc... non avete che da contattarmi sulla mia mail: rising_sun@hotmail.it
Vi consiglio di visionare il post avvertenze e suggerimenti, anche i più smaliziati potrebbero trovare notizie interessanti...
Troverete anche una parte dedicata ai proverbi.
I commenti sono consentiti a tutti, registrati e non (salvo essere moderati...).
PASTA ALL'UOVO FATTA A MANO
POST PUBBLICATI
« Ricette primi | Sugo alle panocchie (o c... » |
Questo non è proprio una ricetta della tradizione, ma siccome sono... buone... perché non metterla?
Ingredienti per circa 40 zeppole:
600 gr. di farina tipo 0.
250 cl di latte intero.
40 gr. cucchiai di zucchero.
50 gr. di lievito di birra.
50 gr di burro.
50 cl di mistrà (se non lo trovate, va bene anche l'anice)
2 uova.
1 bustina di vaniglia.
La buccia grattugiata di un limone.
La buccia grattugiata di un arancio.
Preparazione:
Sciogliete il burro a bagnomaria, mescolate lo zucchero con i rossi d'uovo, montate le chiare a neve e sciogliete nel latte caldo (non bollente) il lievito di birra.
Quando il burro sarà diventato tiepidio, impastate la farina con tutti gli ingredienti.
Lavorate accuratamente l'impasto ottenuto aggiungendo farina all'occorrenza, tenendo, però, presente che l'impasto deve rimanere morbido.
Fate quindi dei salsicciotti del diametro di circa 1-1.5 cm e della lunghezza di ca. 15, quindi unite le estremità in modo da formare una ciambella.
Lasciate lievitare per circa 1 ora (cioè fino a quando non si siano ingrossate fino al diametro di ca 2,5-3 cm).
Prendete una padella di almeno 24 cm e versate l'olio di semi, quando sarà caldo (provatelo, per esempio, con una mollica di pane), adagiate le ciambelline (non tutte insieme!!!) in modo che stiano larghe, abbiate cura di girarle e, come diventano dorate da ambo i lati, toglietele dal fuoco.
Posatele su una carta assorbente per alimenti e passatele subito in dello zucchero che avrete messo in una ciotolina (n.b. questo zucchero non è compreso tra gli ingredienti).
|
PROVENIENZA GENTILI OSPITI
PROVERBIO 1
Fa'l pà n'puretto ié se slama l'forno.
traduzione letterale in italiano: quando fa il pane un povero (poveretto) gli si slama (frana) il forno.
Per capire il proverbio, bisogna andare indietro nel tempo quando il pane si faceva in casa e lo si portava a cuocere dal fornaio: i poveri avevano ben poche occasioni di farlo.
Significato traslato: è un proverbio un po' verghiano... per una volta che cerchi di alzare la testa, il mondo ti cade addosso.
PROVERBIO 2
Sta cui (con i) frati e zappa l'orto.
Per spiegare questo proverbio bisogna risalire al... medio evo, periodo storico in cui i latitanti erano ben felici di prestare la loro opera nei conventi (zona franca), al posto di essere incarcerati o peggio.
Significato traslato: c'è chi si adatta a tutto per il proprio tornaconto.
PROVERBIO 3
chi cia'l pà, n'cià i denti
traduzione letterale: chi ha il pane non ha i denti.
Significato traslato: molte volte chi ha una qualsivoglia fortuna non sa approfittarne.
PROVERBIO 4
chi sparte n'capa.
Traduzione letterale: chi fa le parti non sceglie.
Il significato è palese e si applica un po' a tutto, dalla divisione di una bistecca a quella di un terreno.
PROVERBIO 5
Fa cume i ceghi de Lureto... (ié ce vole n'soldo pe'ncumincià e du pe lassà n'dà)
Traduzione letterale: fa come i ciechi di Loreto... (gli ci vuole un soldo per cominciare e due per lasciar andare -smettere-)
É un proverbio che proviene da tempi lontani, quando il Santuario di Loreto era attorniato di ciechi (veri, ma, più probabilmente, fasulli) dediti all'accattonaggio che, per un soldo, si mettevano a cantare poi, una volta cominciato, non se la finivano più e bisognava dar loro il doppio per farli smettere.
Il significato traslato è più che ovvio... molte volte per far fare qualche cosa a qualcuno bisogna spingerlo... ma quando ha incominciato non si ferma più; basta vedere quello che succede a chi si avvicina sospettoso al pc... non se ne stacca più..
PROVERBIO 6
Quesso e gnente iè dà parente.
Traduzione letterale: questo e niente gli è parente (sono parenti).
il significato può essere esteso a parecchie situazioni, tanto per rimanere in tema... culinario... è l'esclamazione davanti a una porzione di cibo... misera
Inviato da: old_eagle
il 26/09/2012 alle 17:52
Inviato da: mauri
il 26/09/2012 alle 16:50
Inviato da: alba.chiara65
il 29/07/2012 alle 09:19
Inviato da: alba.chiara65
il 10/07/2012 alle 14:06
Inviato da: old_eagle
il 05/07/2012 alle 18:08