Frammenti di sonno

Penombra

"E' triste trovarsi adulti senza essere cresciuti"

Cos'e' questa penombra che mi circonda ora...

nei morbidi profili degli oggetti che creano il mio spazio
vivo una piacevole sensazione di comodità
e ascolto, con nostalgia, l'eco di bambini che giocano nel vicino parco,
il ciguettio proveniente dalle fronde arancioni
ed il rombo di una moto che si allontana...

penombra...
quasi una pena d'ombra...
l'ombra che avvolge d'oblio i forti ricordi,
emozioni amare che lasciano spazio alle note dolci,
ricordi di amori taglienti
che come quelle foglie arancioni si aggrappano ancora a me
d'un rosso, dell'arancione, il giallo... follia....
il cadere... cado... il vuoto...
e arriverà ancora quel bianco della neve
ancora per me...
adesso si riaccende quell'immaturo bisogno di movimento
così poco maturo che non c'e' proprio... per ora...
quel movimento affettivo...
è un pensiero che stride, lo sò
e lo lascio andare
in sella a quella moto
lontano... e spero...
più vicino a quello che ora non ho.

Inafferrabile

Quasi non respiro al tuo pensiero e rimango così sospeso,
nel buio lo sguardo delinea un tuo profilo
ammiro la tua schiena e la tua antica innocenza,
ora, le mie mani si perdono intrecciandoti i capelli,
e gioco con te, respiro parte di te,
vivo con te...
le mie dita esplorano ogni tua delicata forma
ma non rimane che un profilo di schiena,
mai riesco a scorgerti nel volto...
ogni volta lo sogno come si scorge la forma nella nuvola
dietro ad ogni tua carezza che vorrei
ma non ci sei
ed io ti cerco continuamente,
ogni donna è parte della tua anima e mi perdo nel cercarti,
fremo credendo di trovarti
ma continuamante mi sfuggi
ti perdo, ancora ti perdo, ti perdo continuamente,
sempre così, le mie mani rimangono protese nel buio
quel buio dei miei desideri,
dove sei anima mia...
dimmi che ci sei ancora...
dimmi che non cerco invano...
avverto il tuo profumo ancora una volta
 ma sempre più raramente
sempre più graffiante
non voglio credere che tu non ci sia,
sarebbe credere che questo mondo sia solo miseria,
solo solitudine e mancanza,
non può essere e se anche lo fosse,
con te sarebbe più semplice arrivare alla fine...

...portami il tuo sapore alla bocca
portami parte di te al mio petto
portami te alla mia anima
portami la parte che non posso avere senza te.

A cosa serve la politica?

 A tutto e a niente... ma di certo, questa politica, non serve alla gente!!!

Presente matrix???

Non la trasmissione tv perchè manco la guardo la tv...
dico il Film...

quella sensazione che prima o poi tutti sentono
(se non guardano troppa tv ovviamente)
di un lento affogare in una pseudo-realtà virtuale
-dentro vivi una cosa e fuori c'e' ne tutt'altra-

e magari a qualcuno, come spesso capita pure a me,
si sente mancare l'aria, o peggio,
gli prende pure un attacco di claustrofobia

ecco se avete provato almeno una volta quella sensazione
e siete riusciti a non vomitare...
a sopravvivere decentemente alla nausea...
a non far finta di essere voi quelli malati...

questo è un quotidiano che potrebbe rovinarvi!!!
(nb. per i delicati... lo sò, è nà tristezza ma l'oroscopo non c'e')

Rarefatto

15 minuti
per sentirsi così vicini al cielo
per scorgere la grigia nube
che si arruffiana la cima
si struscica
l'avvolge
e si commuove al tocco
in 15 minuti di fresca pioggia

l'aria pungente mi rinfresca il viso
tra i tornanti e le cascate,
nell'ammirazione del verticale
e mi scaldo l'anima con un bacio di dama
nel tepore anticipato
di una cioccolata calda

...Passo Rolle...

Scriveva l'artista...
"Qui,
in queste alture a più di duemila metri,
sono vissuto per quasi trentacinque anni e,
sempre, per otto mesi,
nella bianca solitudine di questo paesaggio,
fra l'Eccelso e il Terribile,
baciato dal sole e scosso dall'uragano."

!!!

...cerchi...

... ho sete,

le nuvole mi cadono dentro,

cerchio che ha perso il suo centro,

perché ha smarrito ogni senso ...

Batte ancora...

Batte in testa la luna di stanotte
riscopro il silenzio dentro e fuori me
assaggio i profumi dei miei spazi
studio composte geometrie
assimmetrie
per ricomporre i miei puzzle.
Nel cestino molta storia
ed al vento il mio prossimo passo,
questo mare deve ritrovare la sua sete
e solo così potrà ricomporre i suoi vortici.
In ogni fatica vi è riposo,
in ogni sforzo vi è volontà,
in ogni fremito vi è piacere,
in ogni contrario vi è parte di verità
e così, anche per me, stanotte
su quella luna vi è il piacere di esserci sotto
su questi tasti il piacere di raccontarmi una favola
su questo mio nuovo spazio
il bello di riempirlo
in questa casa
una nuova assimmetria
una sottile volumetria
uno spirito ritornato
un sorriso pronto per essere donato
su un piatto prelibato
affogato nel leggiadro essere alcolico
ancora vivo
ancora presente.
Notte luna.

Brividi...

Puzza di fumo e gola che brucia
in testa brusio
non riesco a soffermarmi su niente
non si urla per niente
sudo, sudo e sudo
e tremo di freddo
tic tac
si ferma il treno... delirio
felice... è una svolta
vomito ogni sorso di vita
in un solo colpo
e chiudo con questa casa disturbante
e concludo un libro per metterci un appellativo nuovo
incredibile
domani
la discussione
e intanto faccio pacchi
pacchi di me, pacchi di soprammobili, pacchi di pacchi
e continuo a sudare e continuo a tremare
la schiena, il petto, la fronte
sembra di essere al mare
non c'e' più niente di me qui
sembra che tutto qui mi avverta che non ci sono più scuse
butto fuori e inalo qualcosa che brucia
fuori il sole si prostituisce alle nuvole
dentro una calda voce mi offre la quiete
poco attimi ancora, qualche goccia, ancora un fremito
e tutto avrà il suo termine
già sento lo scricchiolio del nuovo
ma che deliro questa puzza
già
tic tac

La giusta distanza...

LA FAVOLA DEI PORCOSPINI

Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.

(A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396)

Domandina... funziona così anche nella vita di coppia???

Memoria...

"la memoria del dolore...
incide e scava ciò che ci ha fatto soffrire
giorno dopo giorno dopo giorno dopo giorno...
fino a quando di quelle parole e di quei fatti
altro non rimane che sottile polvere
sparpagliata dal vento..."

Bellissimo il concetto, che condivido,
credo che la memoria in sè sia un gioco di specchi,
dove la poca luce che riesce a filtrare tra le nostre paure,
illumini solo alcune parti... di ciò che crediamo sia parte di noi...
e se siamo concentrati sul dolore...
quell'aspetto è il solo che riusciremo a vedere...
A complicare le cose stà il fatto che
quegli specchi non sono ne simmetrici ne stabili,
essi, infatti, si muovono col tempo e con gli eventi
e tutto tende a confondersi...
come il mare deforma ciò che copre...

Quel motivetto in testa che fa...

...a fuoco lento, ribelli carezze
che sembrano farfalle
si infilano sotto i vestiti
e lasciano il sentimento,
amore forgiato, a fuoco lento...

Adorada città

Quand'è vuota e quando brulica di ragazzi brilli nelle tarde ore,
quando mi accendo la cicca all'ombra guardando la specola,
sempre divertito dalle nutrie,
quando corro sull'argine e conto le fontanelle sotto i lampioni,
quando d'estate la spiaggia diventa l'isola,
quando conosci una padovana che si distingue sempre per la stronzaggine,
per non parlare dei ragazzini, figli di paninari dottori, paninari pure loro
senza neanche sapere che significa,
l'adoro quando, come oggi, incontri solo turisti che chiedono dov'e' il santo
che confondono sempre con il duomo o peggio ancora con la giustina,
quando cammino per le piazze e mi chiedo quanti padovani
sono sopravvissuti all'epidemia dei magreb,
adoro da sempre le pizzette di Orsucci ed i panini di Badole,
Lisa Market che ti fai la spesa di notte,

l'adoro per i dottori... che lo siamo tutti...
per la seria A, che ricordo come se fosse ieri,
l'adoro per i bar senza porte, per il prato senza erba

e, ancor di più oggi, per il Santo senza nome!!!

La conta...

La conta...  dei giorni per lasciare questa casa
un altro traslocco
un'altra casa
un nuovo quartiere
alberi e verde
solo
solo
e ancora solo
ma quanto è bello stare soli
che solo a dirlo
mi invito a cena da solo
che palle però
e che faticaccia trasloccare
ma solo a pensare al nuovo appartamento
i cartoni si fanno da soli

ops... quasi dimenticavo
pure la tesi è finita
consegnata oggi alla tipografia

doppio sballo direi
e ci vuole un bicchierino per festeggiare
scomodo quell'amicone del McCallans di 8 anni
e mi ci fumo con lui una cicca

Missione bimbi...

Se se se
come si tengono un sporca dozzina di bimbi
delle elementari
tra compitini delle vacanze
e giochi da fare
mah?!

a breve le scoprirò
e magari mi ci diverto pure
....

Carne marcia...

Quando ti senti così vicino ad aver capito qualcosa...
qualcosa in cui speravi, e solo tu sai quanto ci speravi,
in cui riponevi l'idea di trovare una risposta che da tempo cercavi
senza entusiami, per non restare deluso ancora una volta,
con lucidità e trasparenza nei pensieri
ponendo le giuste perplessità
con lo scopo di mettere luce
dove l'ombra da sempre ti spaventa
mettendo da parte la timidezza
scansando i luoghi comuni
razziando la conoscenza altrui perchè in essa confidi
aprendo ogni possibile idea al dubbio
ecco proprio così mi sforzo di guardare negli occhi la vita
ed incredibilmente
putridamente
delusa-mente
scopro che nelle ferme convinzioni
si celano altre risposte vuote,
riscopro ancora che i solidi pensieri
stanno lì per arrestare altri possibili flussi di conoscenza
ancora giustificazioni per giustificarsi,
e come spesso accade, solo per rattoppare vecchie ferite
la natura ci avvicina
ed appena, inevitabilmente, avviene il contatto,
avverti nel retrobottega,
proprio sullo sfondo dei pensieri,
un odore che non è nuovo
che riconosci subito
e ti tremano le gambe...
ti vien voglia di vomitare...
ed è proprio quello che ti riporta nella mente
le unghie che hai sprofondato nella tua carne per arrestare
quel pianto
di quella tua fottuta anima
che non smette mai di cercare
e quell'odore di carne marcia
un odore di già vissuto
è proprio quell'odore di morte imminente
ormai vissuta varie volte

ancora una volta rellentano i pensieri
ti affidi ad una melodia dolce, che ti consola
da un dolore, che ancora non stai provando
ma già vivi in un'altra dimensione
quella che non vorresti
quella che c'e' ma tu non hai ancora la forza di affrontare
e continui a guardare in alto
a guardare alto...

Giorno dopo giorno...

Non fosse che di domande ne avrei
molte anch'io da fare...

vivo quotidianamente la puzza
delle miserie dell'animo umano
per primo la violenza dell'ingenuità
e per ultimo l'arroganza della conoscenza
per primo la mia

ri-scopro che lo splendore
sta nelle azioni meno splendenti
che la forza sta proprio nella fragilità
che il sorriso più bello lo trovo negli occhi più tristi
che la rabbia sciupa tutto
e l'invidia dovrebbe essere servita solo bollita
che il mendicante guadagna più di me
che in una lacrima puoi annegare
e che le donne sono la vita nella vita...

Guardo in basso, in alto e dentro di me
mi chiedo e non sento risposte chiare
o faccio solo fatica ad accettarne le risposte

"e se ho bisogno di te... ???
e se devo farti delle domande... ???

è un tuo problema...
è un problema di tutti quanti... !!!

-- Continua a guardare in alto -- "

Oggi mi sento così...

Na fatica a tirarsi giù dal letto...
con un inestimabile valore artistico
proprio sotto il mio fondo schiena

non è che qualcuno ha da accendere ???

Intervista...

Ieri sera mi hanno puntato addosso quel coso...
e mi hanno fatto pure delle domande...
... ho sfornato un bella insalata
di papere balbuzienti insipide !!!

da oggi ho un po' più ammirazione
per i personaggi che popolano le trasmissioni televisive
ma la mia TV rimmarrà come sempre spenta.

Segue un salottino su un tema delicato
e mi rendo conto che parlare in pubblico
è diverso da quello che mi immaginavo...

il discorso che mi ero preparato si è perso
nelle banalità dell'intevistatrice
e l'occasione per affrontare un tema importante
con esperti importanti
è diventato una vendita di pentole

riflessione...
che tipo di pentola sono ????

Ma che giorno è oggi...

... che al posto del mio solito caffè amaro
con tanto di cicca prima, durante e dopo,
e quel costante senso di colpa
per tutto quello che non ho ancora
fatto...

mi si presenta un tiramisù
con tanto di carezza per il dolce risveglio,

mi si presenta pure un sorriso,
mi si allude alla calda steppa spagnola,
con tanto di lupo fradicio di Champagne,
garbato sembra...

tanti zuccheri appena sveglio
mi fanno l'effetto di un funghetto olandese

Chaggiaffà !!!

Letto, piaciuto e copiato...

Rock... e si gode...

...la distorsione ed il frastuono in testa,
colpi ritmici sui polmoni e sui fianchi,
le gocce di sudore sulla fronte
che scorrono sulla schiena
e la coralità dei fiati,
restarne senza
stop... non si pensa... ora si gode...
sulla pelle e sul ritmo
alcool e fumo
notte e candele
musica e morsi
graffi e carne
spietatamente vitali
perdersi sul filo della realtà
per non capire
per non voler capire
per non perdere l'incanto
per non vivere il turbamento
ma per essere, ora, il turbamento...