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Niente tasse ai Suv, bolli più alti sulle moto

Post n°136 pubblicato il 18 Ottobre 2006 da fregonaboys

ROMA — Marcia indietro del governo. Per le successioni e le donazioni arrivano la franchigia di un milione di euro, a persona e riferito al valore catastale, e l'aliquota unica del 4% per i discendenti diretti. E non è tutto, perché presto potrebbero arrivare anche modifiche all'Irpef, mentre sono quasi pronti gli emendamenti del governo alle norme sul trasferimento all'Inps del Tfr, per venire incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese. Verso la cancellazione anche la sovrattassa di circolazione per i Suv e le agevolazioni (bollo gratis per 5 anni) per chi acquista nuove autovetture ecologiche. Destinato a saltare anche il ticket sul pronto soccorso e la diagnostica per i ragazzi fino a 14 anni: la maggioranza ha già raggiunto un accordo. L'esame della manovra e del decreto che l'accompagna è entrato dunque nel vivo, e con i primi aggiustamenti, arrivano anche i veri problemi politici. Sul decreto l'opposizione ha scaricato centinaia di emendamenti. Sono più di mille, compresi quelli di maggioranza, e già ieri, alla Camera, si dava per scontato il voto di fiducia.
NUOVA TASSA DI SUCCESSIONE Con la nuova versione della tassa spariscono, dunque, i rincari delle imposte di registro, catastali e ipotecarie previste dal testo originale della Finanziaria, emendato ieri in commissione Bilancio dopo l'accordo tra il governo e la maggioranza. Di fatto, la nuova tassa di successione riguarderà solo i grandissimi patrimoni, «come promesso in campagna elettorale» ha spiegato il capogruppo dell'Ulivo alla Camera, Dario Franceschini. L'aliquota sarà del 4% per i discendenti in linea retta (coniuge e figli), salirà al 6% per i parenti più lontani e all'8% per tutti gli altri soggetti. Il gettito della nuova imposta sarà inferiore di 150 milioni di euro alla prima versione, ma la differenza sarà compensata dalla norma contro l'elusione dell'Iva sugli autocarri.
SUV E MOTO - La maggioranza ha anche concordato ieri l'abolizione della sovrattassa sui Suv e degli sconti sul bollo per le auto di categoria Euro 4. Sarà poi ridotta da 5 a 3 anni l'esenzione del bollo per chi acquista motocicli ecologici rottamando quelli inquinanti, mentre per questi ultimi aumenterà il bollo (25, 23, 21 e 19 euro come minimo per i motocicli, rispettivamente di categoria Euro 0, 1, 2 e 3). Il risparmio, 160 milioni, sarebbe destinato al trasporto pubblico locale.
MODIFICHE ALL'IRPEF Novità in arrivo anche per l'Irpef. Ieri il vice ministro dell'Economia, Vincenzo Visco, non ha escluso correzioni. C'è da risolvere il problema della famiglie con molti figli e redditi complessivi tra i 30 e i 45 mila euro, che sarebbero penalizzate rispetto ai singles con reddito analogo, e in generale evitare che con il nuovo sistema i redditi più bassi si trovino a pagare di più. Per questo il governo ipotizza la clausola di salvaguardia per chi non guadagna più di 40 mila euro. Alla Camera, ieri, Visco ha poi chiarito che la nuova aliquota unica del 20% si applicherà solo alle rendite finanziarie «maturate successivamente all'entrata in vigore del nuovo regime». «Prestissimo» potrebbe arrivare una norma per assoggettare all'aliquota del 20% anche i redditi degli affitti immobiliari. Serve, però, una misura che favorisca l'emersione degli affitti in nero, per evitare una perdita di gettito «tra 1 e 2 miliardi» ha detto Visco, respingendo l'accusa di «vampirismo fiscale». «So che è un giudizio diffuso, e questo fa anche aumentare il gettito e il recupero dell'evasione, ma è sbagliato: il mio impegno è sempre stato quello di far pagare meno tasse» ha detto Visco, secondo il quale «il pil potrà crescere più dell'1,6% di questo 2006». Verso la soluzione anche il nodo del Tfr. Il governo ipotizza di esentare dal trasferimento all'Inps del Tfr inoptato le aziende di minor dimensione. La soglia per ora è fissata tra i 30 e i 40 dipendenti, e verrebbe accompagnata da un Fondo di garanzia per l'accesso al credito bancario. Intanto i sindacati confederali dell'Università e della ricerca hanno proclamato scioperi rispettivamente il 17 e il 20 novembre contro i tagli in Finanziaria.
Mario Sensini - www.corriere.it

 
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