Ieri mi ha chiamata. Il mio confessionale era lì, mi guardava e mi diceva che dovevo dargli tutti i miei peccati. “Hai esagerato” mi ammoniva.
Ci siamo guardati per ore. Così. Uno di fronte all’altra. Con un amore e un odio che non tutti possono capire.
Lui è arrabbiato con me. Ed io lo sono con lui. Perchè fa promesse che immancabilmente non mantiene. E perchè non sono sempre in grado di dirgli di no, che lui non può aiutarmi.
Il mostro del confessionale periodicamente ricomincia a seguirmi.
Mi guarda, mi parla, mi segue in ogni passo. Mi sussurra costantemente i suoi consigli nelle orecchie. Mi fa leggere parole che non dovrei leggere. Mi fa piangere lacrime che non vorrei piangere. Mi fa sentire in colpa. Mi fa dire le bugie. Mi fa sorridere anche quando c’è poco da sorridere. “E’ il nostro segreto” dice. Ma se non lo dico non ne esco, già lo so. Allora lo dico, allora ne parlo anche qui, con voi. Perchè se lo dico mi vergogno e forse lui si vergogna con me e se ne va.
Stamattina sul mio viso si vedono i segni della lotta. Non so chi li vede, non so se io li riconoscerei su un altro viso, io li riconosco sempre quando li vedo su di me, perchè ci ho convissuto tanto tempo. Stamattina il sole è pallido qui in città. E ho scelto di uscire a pranzo, perchè non mi fido a stare a casa. Il mostro è lì che mi attende, è sempre stato meno in grado di convincermi quando ero fuori casa.... anche nel suo periodo forte..
Ho paura, tanta paura. Ma so che sono più forte di lui e anche se lui vince qualche battaglia non importa... io vincerò la guerra!
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