Ho danzato con le luci,
ho danzato con le ombre,
pugnali e spade
veleni e serpi,
e ancora oltre
giù,
sotto il sipario dell'abisso.
Oltre le case dei morti,
oltre i più antichi pozzi
alberi in pietra,
mari ciechi e spruzzi
di liquami neri e corrosivi..
ancor più a fondo
ben più oltre
le più cupe storie,
e la mortale coltre.
La luce e anche l'ombra
sono solo colori,
e poichè sono cieco
non ci sono più odori,
l'amnesia, mi ricordo
offusca tutto
ma è la spada di fuoco
la colonna e supernova del mio cuore.
Sono emerso dal dentro,
son sfuggito al niente?
Non so, ma tutto ora sembra
ancor più crudo e avvolgente.
Cosa ti spinge a vivere?
Cosa ti aiuta a farlo?
Ho danzato con la Morte, e mi ha baciato,
svelando le tombe di sepolti Dei,
e la sua parte malata, insana e pazza
correr urlando al limite del campo
di terror, infetta.
Mentre il Signore dei Sogni mi ha mostrato
gl'infiniti possibili stati d'essere,
della mia mente ferita, addormentata..
Il Dio delle Arti e i suoi disegni,
quadri e pellicole infinite stende,
alla ricerca del massimo e perfetto
che mai è possibile, ed in eterno dura
la sua incerta cerca, d'ideal bellezza.
Lui, di guarigioni e veleni il sommo saggio
m'ha condotto in quell'isola di funghi immensi,
e allucinanti erbe, fra rovine d'ossa e pietra,
sì consunte, che la stessa terra le rigetta via..
foglie nascoste, miracolose cure
con occhi tristi, egli distilla e crea,
sapendo che, la sua fraterna morte,
sconfiggere o respinger non potea.
Ho danzato con le Luci ed Ombre,
e gli Dei hanno sorriso al mio cammino
tenendo un po' per mano,
questo mio insano guscio,
e permettendomi uno sguardo oltre l'umano.
Ho danzato Sogni, e Morti e Guerre,
e medicine oltre ogni umano mondo,
poi il grigio sapiente, conoscenza,
un po' m'ha avvicinato, cieco e antico,
toccando antiche sensazioni
di ben altre ere, di ben altra specie,
emozioni di un'anima sì antica
d'un mondo frantumato senza requie.
Libri e manoscritti antichi
in templi di cui la polvere s'è persa
dissolta fra vette e continenti,
oceani estinti, e stelle cadenti.
Il Dio di Conoscenza non perdona,
e ben terribile fardello,
egli mi dona.
Inviato da: Blackbloods_Spawn
il 10/03/2015 alle 03:35
Inviato da: nino.monamour
il 06/03/2015 alle 22:51
Inviato da: Blackbloods_Spawn
il 16/07/2014 alle 07:22
Inviato da: Blackbloods_Spawn
il 16/07/2014 alle 07:22
Inviato da: viacon.me
il 15/06/2014 alle 12:57