Guardavo,
e mi si frammentava il volto
in una ragnatela di crepe.
Urlavo,
e la mia gola esplodeva
in una nube di schegge.
La ragazza dannata,
vestita di stracci
sulla pelle, gli squarci
guarda le strisce di fuoco
strinare il sole al tramonto
i missili della guerra
che violentano il cielo
rendono vane le sue ferite,
le sue vene aperte
i suoi lamenti di vuoto
la sua pelle di gelo.
La ragazza pirata
fra le strade del niente,
dove conduce il suolo
di sassi aguzzi sotto i piedi nudi,
solo il buio dovunque vada
lo sporco malato
laggiù sulla strada,
e zero mani, zero appoggi e mani
a cui accostarsi un poco
a cui chieder consiglio
per chiudere il niente
con disegni e colori.
Sulla strada, morti ovunque
e putridi, oscuri odori.
Vede le idee ammazzate
le libertà mozzate,
da chi doveva reggerle
salvarle e proteggerle.
Il futuro stesso a terra,
massacrato di botte,
la gonna alzata,
e lo stupro in atto.
Urla e geme,
ma la sua voce è nulla
e in mano ha solo
un sasso ed un coltello.
Impreca ed odia,
ma il suo dolore è poco
seppure bruci,
ed arda come un fuoco.
Riti di sangue e orrore,
uncini e morte
strida di terrore.
Ma non sarà forse
una strada tanto oscura,
a far sì che il mondo
vinca odio e paura.
Lei emerge alla luce
dopo anni oscuri,
segnata e pallida
nei suoi stracci ora logori,
il nero, il bianco e il rosso
si fondono assieme,
le cadon di dosso.
Ma quale magia, ormai,
ora le resta?
La voce non l'ascoltan,
è sempre sola e basta.
Grandi le crepe
nell'oscur suo sentiero
riprende, perde
quel cammino nero?
Cambia il colore
con mani di cenere
ma gli alberi intorno cadono,
e lei è sola.
Sradicato l'ovunque,
persa è la sua strada
solo veleni e spine
ovunque vada.
Forse, piangendo,
vede oltre le ciglia
vede solo la fine
un salto e la Meraviglia.
(titolo a caso.. come no)
Inviato da: Blackbloods_Spawn
il 10/03/2015 alle 03:35
Inviato da: nino.monamour
il 06/03/2015 alle 22:51
Inviato da: Blackbloods_Spawn
il 16/07/2014 alle 07:22
Inviato da: Blackbloods_Spawn
il 16/07/2014 alle 07:22
Inviato da: viacon.me
il 15/06/2014 alle 12:57