Da qualche parte, nel mondo blog, c’è qualcuno che si diverte a fare il menagramo… asserendo, rivolto a me, nel blog di una mia cara amica: “Forse non riuscirai a trovare gli incipit di ciò che leggi. Non mi pare che topolino ne faccia uso, a meno che non usi la prima vignetta come incipit.” E invece, checché ne possa dire il mio amato scientist, Topolino un incipit ce l’ha…
Ma sicuramente non era questo che Mara aveva in mente, quando mi ha invitata a seguire l’onda di gioco degli inviti alla lettura, sebbene io sia più che sicura che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto tra le mani le appassionanti storie illustrate del detective più famoso del mondo…
Mi è stato chiesto di segnalare 5 libri. Per me, che leggo quantità industriali di libri al mese (sono capace di iniziare anche 10 libri alla volta, leggendoli a seconda dello stato d’animo; non chiedetemi come faccia a collegare istantaneamente il punto a cui sono arrivata con quanto letto precedentemente… non lo so neanche io, ma vi assicuro che vi riesco perfettamente) è stata un’impresa a dir poco disperata perché non riuscivo a scegliere. Sono partita così in un viaggio a ritroso, da Piccole Donne e Violetta la timida, primi amori senza fine della mia vita di lettrice - di cui assai benevolmente vi risparmio gli incipit - e, alla fine, questo è stato il risultato… e, se incipit dev'essere, che incipit sia.
1. Di’ che ti mando io, Luca Goldoni
“Ho telefonato al famoso specialista, mi ha risposto la segreteria telefonica, ha detto che il professore non poteva accettare appuntamenti prima di tre mesi, avevo tempo venti secondi per lasciare un messaggio. Poi ho telefonato a Linate per una informazione, mi hanno detto attenda un attimo, mi hanno passato un interno, mi hanno detto attenda un attimo e mi hanno passato un altro interno, mi hanno detto attenda un attimo, ho atteso cento attimi, poi qualcuno ha messo giù il telefono. Per fortuna ho sempre qualcuno che mi manda. Tutti abbiamo qualcuno che ci manda. E a nostra volta mandiamo qualcuno. E’ la via italiana alla sopravvivenza.”
2. Staccando l’ombra da terra, Daniele Del Giudice
“Non c’è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall’abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un aeroplano senza passeggeri, senza piloti, senz’altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni.”
3. Viaggio in Inghilterra, Leonore Fleischer
“Questa è la storia, vera, come spesso accade, di un uomo che si trovò davanti a una sorpresa quando aveva già superato l’età delle sorprese, un uomo il cui cuore fu costretto a sottoporsi a un drammatico cambiamento in un periodo in cui pensava non fosse più possibile alcun cambiamento, un uomo le cui certezze furono messe in discussione e quasi travolte; un uomo che, dopo aver attraversato il fuoco del supplizio, scoprì un tipo talmente diverso di felicità nel modo più improbabile, nel luogo più inatteso e grazie a una persona straordinaria, così diversa da lui che se qualcuno l’avesse informato in precedenza, chiaramente e con tutti i dettagli, di quanto stava per accadergli, avrebbe riso di lui considerandolo sciocco o folle, o entrambe le cose. Perché dopo tutto quest’uomo, piuttosto avanti nel travagliato sentiero della vita, non era mai stato innamorato.”
4. Maledetti Architetti, Tom Wolfe
“… Vidi una volta i proprietari di una tale dimora vacillare sull’orlo dello smarrimento dei sensi a causa di tutto quel biancore e leggerezza e sottigliezza e pulizia e nudità e levigatezza. Bramavano disperatamente un antidoto, qualcosa che desse intimità e colore. Tentarono di sommergere i sofà, rigorosamente candidi, sotto una coltre di cuscini di seta dai colori più ribelli e festosi immaginabili, dal Magenta al rosa al verde tropicale. Ma l’architetto tornò (torna sempre, come un assassino sul luogo del delitto) e implacabile li redarguì…”
5. Quel che resta del giorno, Kazuo Ishiguro
“Appare sempre più probabile che riuscirò davvero ad intraprendere la spedizione che da alcuni giorni ormai tiene completamente occupata la mia fantasia. Spedizione, vorrei aggiungere, che intraprenderò da solo nella comodità della Ford di Mr Farraday; e che, a quanto prevedo, attraverso gran parte della più bella campagna inglese, mi condurrà fino alla costa occidentale del paese e riuscirà a tenermi lontano da Darlington Hall…”
e poi…
6. Il mulino sulla Floss, George Eliot
7. Cime Tempestose, Emily Bronte
8. I pilastri della terra, Ken Follett
9. Ragione e sentimento, Jane Austen
10. La casa degli spiriti, Isabelle Allende
e molto, tanto, altro ancora.
Mi sarebbe piaciuto lasciare anche le mie considerazioni sui testi che ho scelto, ma ho desistito... avrei occupato l'intero spazio blog...
Inviato da: falco58dgl
il 23/12/2011 alle 15:21
Inviato da: upmarine
il 30/08/2011 alle 17:31
Inviato da: odio_via_col_vento
il 24/04/2011 alle 21:53
Inviato da: nnsmettodsognare
il 12/01/2011 alle 11:06
Inviato da: arimatec
il 02/01/2011 alle 14:50