Creato da Gioiasole il 24/11/2006

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A casa con il nemico 

Post n°88 pubblicato il 28 Luglio 2007 da Gioiasole

« Il linguaggio di un'età più rude ha reso comune la massima che la casa dell’uomo è il suo castello: il progredire della verità farà di ogni casa un santuario. »
(Ralph Waldo Emerson)

Ciò che mi ha sempre sconcertata, nel rapporto tra l’uomo e la sua casa, è la paura dell’ospite. Noi architetti da sempre dobbiamo scontrarci con le idiosincrasie dei nostri clienti. Hanno tutti, chi più chi meno, un vaga idea di come vorrebbero che fosse la loro abitazione; oscillano tra desideri anche contrastanti, parquet o ceramica – ma lei, architè, che dice, e se si rovina il parquet? – eternamente divisi tra il timore dello sporco impossibile e l’anelito verso il divano bianco che più bianco non si può.
Ma su una cosa non hanno dubbi: combattere l’ospite. Costi quel che costi.

Il difficile, per noi italiani, è stato accettare nelle nostre case il concetto di open space, a partire dall’ingresso. Ora, è inutile che ci nascondiamo dietro un dito. Le nostre case diventano sempre più piccole, microcellule in palazzoni enormi. Se va bene, un quaranta metri quadri scarsi per due persone, perché non c’è posto nemmeno per la carrozzina. Però tutti lì a dire come sono belle le case all’americana, visto che le chiamano così. Già. Chissà perché, gli americani sembrano incapaci di avvertire il benché minimo disagio che venga dalle novità. Ospite inatteso compreso. E noi, con la bava alla bocca, riusciamo a dire solo ‘che bello, che è’. Ma anche ‘che bello sarebbe se’. Perché è vero: l’italiano litiga con il congiuntivo, ma va a nozze con il condizionale. Si direbbe che sia l’individuo con la maggiore percentuale cromosomica di ricerca delle probabilità più improbabili nel DNA.

Il primo incontro con un cliente è quasi sempre drammatico. Sembra quasi di assistere ad uno sventramento psicologico. Poco ci manca che li si faccia stendere su un lettino e li si faccia parlare dei loro problemi. Alcuni si comportano addirittura come se fossero dietro la grata di un confessionale e ci fanno sentire come dei disgraziati giudici sacerdotali che, prima o poi, emetteranno l’ingiusta condanna. Ma chi gliel’ha chiesto di andare dall’architetto. Eppure saremmo lì per aiutarli a soddisfare i loro desideri, a mettere ogni cosa al posto giusto, per creare la casa dei loro sogni.
Ma forse è questo il nocciolo del problema. Evidentemente, ci sfugge miseramente che il più grande desiderio dell’individuo medio è quello di crearsi una vera e propria tana, un nascondiglio. La moglie chiusa in cucina, il marito chiuso in soggiorno, la figlia grande chiusa in bagno e il figlio piccolo chiuso in cameretta. Come le scope nel ripostiglio. Quasi quasi vorrebbero che gli facessimo la casa a quadretti, anzi a cubetti. E invece gli spalanchiamo addirittura la casa al grande nemico. L’ospite, per l’appunto. Noi architetti facciamo finta di niente, ma lo sappiamo benissimo che la fatidica domanda è dietro l’angolo. Perché se gli progetti un ingresso aperto verso il soggiorno, con una visuale discreta verso la cucina, schermata magari da pareti mobili per dare spazio visivo ad ambienti altrimenti angusti, vedrai i suoi occhi spalancarsi dalla meraviglia.
“Che bello che è, architè. Ma… e se viene qualcuno?”

Nota bene.
Il cliente medio, di solito, la casa a cubetti ce l’ha già. Ma non gli piace. Così va dall’architetto. E sgancia migliaia di euri. Per un’altra casa a cubetti? 

Commenti al Post:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/07/07 alle 08:27 via WEB
magari potrebbero utilmente investire la cifra nello stipendio di una colf a tempo pieno....:)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/07/07 alle 08:28 via WEB
P.S. = si capisce che il mio problema è il disordine?:)))
 
   
Gioiasole
Gioiasole il 30/07/07 alle 22:11 via WEB
Nooo :)) però sai una cosa? io sono ordinatissima, ma adoro il disordine delle case 'vissute' :)))
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 30/07/07 alle 22:10 via WEB
Io invece consiglierei loro vivamente di trovare una badante per i nonni e le zie all'antica, che spesso e volentieri i nostri giovani clienti si portano dietro per farsi dare 'il consiglio'... i soggetti in questione non hanno paura dell'ospite, ne sono terrorizzati :)) in più hanno sempre qualcosa da ridire sulla 'mania degli architetti di fare i muri storti'... :))
 
uomosimpaticodgl
uomosimpaticodgl il 28/07/07 alle 09:11 via WEB
Un post degno di una pubblicazione sull'architettura degli interni, si avverte appena appena il dente avvelenato che porta a non tener conto di altre variabili (il "restringimento" delle abitazioni forse è anche legato all'aumento vertiginoso dei prezzi -tant'è che spesso gli appartamenti realizzati in zone interne e deprezzate sono generalmente più grandi, quasi normali- e il tempo sempre più ridott che si passa in casa...). E poi, qual'è il ruolo dell'Architetto nei confronti del costruttore e del fruitore degli immobili? Non spetta anche al tecnico "educare", indirizzare, proporre... un po' come avviene nel campo della moda dove è lo stilista che per la gran parte "fa la moda" proponendo, di stagione in stagione, i vari stili? A noi resta solo l’illusione della scelta. Comunque meriterebbe un post anche la questione di certi Architetti che, lasciati liberi di esprimere il loro estro realizzano alloggi i quali, sebbene architettonicamente eccelsi sono poi invivibili, mero esercizio di stile. Un po' come se un ingegnere realizzasse una macchina complessa e bella, ma... inutilizzabile.
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 30/07/07 alle 22:56 via WEB
Intanto grazie per 'il post degno'... ma il dente avvelenato non è il nostro - degli architetti - bensì dei nostri clienti, che evidentemente credono che noi siamo anche dei maghi, capaci di dilatare come la borsa di etabeta lo spazio ormai più che ridotto delle abitazioni attuali. E comunque la maggiore difficoltà si incontra proprio nel cercare di trasmettere una concezione importantissima: c'è una differenza sostanziale, abissale, tra una casa 'ammobiliata' e una casa 'progettata per viverci'. Ma questo trascende proprio quell'educare a cui ti riferisci, perchè implica qualcosa che va ben oltre il tempo che si mette a disposizione di un cliente. Inutile dire che gioca molto la fiducia che si ripone nel tecnico, come in tutte le cose; perchè se ci pensi bene, non verrebbe mai in mente a nessun profano di dire ad un cardiologo come si cura un malattia cardiaca, no? E invece a noi accade, e molto più spesso di quanto si pensi, di sentirci dire cosa andrebbe fatto e cosa no. E noi li chiamiami 'i Faraoni'... un bacio, Lu
 
mara2003
mara2003 il 28/07/07 alle 11:18 via WEB
per la casa nuova avevo pensato a utte le soluzioni...porta direttamente in cucina per l'ingresso deli uomini di fatica, garzoni supermercato, portatore di bombole gas eccecc, secondo ingresso direttamenet sul salone, per gli ospiti, visuale semrpe linda e ordinata...zona notte divisa da porta scorrevole con vetri artisici,parquet a tappeto meno che nei bagni e in cucina, tappeti con antiscivolo, questo in effetti l'ho scoperto dopo, i tappetim sul parquet scivolano manco si avessero gli sci ai piedi...però era tutto troppo perfetto, persino lo stucco veneziano nel salone...e così sono tornata nella casa vecchia, dove tutto è epr tutti, e chi entra ha visibilità libera verso tutti gli ambienti...una sola occhiata e sa chi mangia, chi esce dal bagno, chi è al telefono...una casa da tutti insieme appassionatamente insomma....e io che ho sempre più voglia di evadere...se vuoi consigli da rivendere ai tuoi clienti ne avrei un mucchio tutti guadagnati onorevolmente sul campo...ciao architè...siamo in società???
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 30/07/07 alle 23:05 via WEB
Io una socia come te la vorrei dappertutto. Cosa fatta, allora? Sembra di essere il gatto e la volpe, come ai vecchi tempi...ricordi? Certo che in 'quella' casa ti eri proprio impegnata, pure lo stucco veneziano... e i tappeti, poi, certi scivoloni che mi sono beccata a casa dei miei, perchè bisogna pur dirlo, l'antiscivolo mica è eterno, eh... anch'io vorrei una casa da vivere, tutti insieme appassionatamente forse no - ci vivo già, capiscimiammè - mette tanta allegria, viene voglia di venirci a prendere il caffè tutti i pomeriggi e, perchè no, anche una camomilla nei momenti di nervoso... prometto che starò attenta a chiudere bene la porta per non far scappare la gatta... un bacione, socia :)
 
Orckidea
Orckidea il 29/07/07 alle 13:42 via WEB
ciao .. non ho capito molto di cubetti e parquet, ma hai delle bellissime frasi in queto blog, ne posso rubare qualcuna!? Ciao e complimenti .. se voglio una casa sferica da tirare dietro la testa di qualcuno ... me la prepari?;)
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 30/07/07 alle 23:14 via WEB
Ciao Orckidea, benvenuta... qui puoi prendere quello che vuoi, e la frase che hai già preso è davvero ok... :)) mi sa che da queste parti la casa sferica è molto gettonata... tra l'altro non è neanche tanto una chimera, perchè un bel po' di tempo fa - beh, parecchio più di un bel po' - c'è stato un architetto visionario che ha provato a progettarla... un certo Etienne Louis Boullèe (http://www.vitruvio.ch/arc/masters/boullee.php)... come vedi, non sarei neanche la prima... magari ne facciamo insieme più di una e chiamamo anche Vol per un lancio come si deve a chi se lo merita... Un bacione, Gioia :)))
 
   
Orckidea
Orckidea il 31/07/07 alle 10:05 via WEB
beh sarebbe una bella soddisfazione .. se la fai infrangibile raggiungo due obiettivi insieme, come dire due piccioni con una fava, acciacco chi so io , e poi ho ancor ala casa, che prontamente riporterei da te a ... quadrare;) Baci!
 
volpoca0
volpoca0 il 29/07/07 alle 21:17 via WEB
amore mio, te la preparo io una casa sfrica in piombo da tirare in testa a CHI sappiamo noi!
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 30/07/07 alle 23:15 via WEB
Vuoi fare società anche tu? :)
 
volpoca0
volpoca0 il 29/07/07 alle 21:19 via WEB
ciao gioia hai proprio ragione i clienti sono così: hanno paura. Paura di osare, paura dei colori, paura dell'ospite inatteso.. cubetti. bisogna entrare ogni volta nella loro psicologia, in una coppia capire chi comanda, e soprattutto, scusa se sono venale, farsi dare l'anticipo PRIMA di cominciare a proporre idee. Ci si fa prendere più sul serio, fidati! ;-)
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 30/07/07 alle 23:24 via WEB
Io mi chiedo: ma che ci vanno a fare dall'architetto, vorrei proprio saperlo... Prima ancora di abilitarci, dovremmo fare un corso di specializzazione in psicologia, perchè non sempre ciò che chiedono è ciò che vogliono... Quanto all'anticipo, è veramente cosa buona e giusta: non si comincia mai senza... :))) Ciao collega :))
 
lovemamma
lovemamma il 29/07/07 alle 22:17 via WEB
io avrei voluto open space ai limiti dell'inverosimile, ma la mia casa....e i miei fondi...non permettono molto, ma alla faccia di tanti che mi prendono per pazza ho fatto la mia camera blu elettrico, il letto imbottito blu elettrico e mobile...un solo comò antico due comodini e tende di pizzo bianco...che ne dice architetto sono da ricoverare alla neuro.deliri???? Un bacio grande Anna
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 30/07/07 alle 23:26 via WEB
Tranquilla Anna, niente neuro per te... solo mi chiedo come tu faccia a dormire in tutto quel blu elettrico :))) un bacio grande anche a te e un abbraccio, Gioia :)))
 
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 30/07/07 alle 21:05 via WEB
Oh... che bello... finalmente qualcuno che parla del suo lavoro con passione. Mi piace. Grazie :)
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 30/07/07 alle 23:29 via WEB
Uhm... sento puzza di presa per i... fondelli... :))) e poi, pirata, io nutro una vera passione per il mio lavoro, altrimenti non me la prenderei così tanto... :P
 
   
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 31/07/07 alle 10:29 via WEB
Assolutamente no, nessuna presa per i fondelli. E' una cosa che mi piace tantissimo.
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 31/07/07 alle 08:09 via WEB
...post su cui riflettere..e a lungo! ;-))) Probabilmente il problema, (dal mio punto di vista), è quello di non avere almeno tre o quattro case...una "inglese" con tessuti floreali coordinati, piena di ninnoli e foto dei nonni...una minimalista giapponese, bianca e senza nemmeno un quadro sui muri o un vaso sui mobili...una estiva, tutta ceramiche e vetrate open sul mare...una barocca, piena di mobili antichi e vasi etruschi...poi invece ci ritroviamo ad accontentarci di "cubicoli", pieni di angoli ed ipotenuse e, per trovare il bagno, dobbiamo applicare il Teorema di Euclide!!...Comunque, avere a che fare con te come "Architetta", è proprio un colpo di c...., fortuna!Hai passione da vendere e notevole capacità di analisi psicologica !;-)))
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 01/08/07 alle 20:23 via WEB
Effettivamente non sarebbe male, una casa per ogni stile e, perchè no, per ogni stato d'animo... e poi bellissima questa del teorema di Euclide... bisognerebbe trovare anche il modo di applicarlo, sai quanti problemi risolti in pochi attimi... :) Un bacione CD e buon proseguimento di vacanze (ma quando rientri??)
 
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