Questa mattina, ho inviato la seguente e-mail ad un team che ha chiesto la mia collaborazione
Alla cortese attenzione ......(omissis.....).
In questo momento di particolare difficoltà esistenziale della comunità sia italiana che
mondiale, occorre fare delle scelte più che obbligate al fine di non far disperdere le
energie necessarie per aiutare i popoli che soffrono.
E' vero che le società, ad ogni modo, continuano il loro percorso, ma non devo
e non posso essere qualunquista, (qual non sono,certamente riferendomi alla mia persona) e
sottacere i grandi problemi che avvolgono l'uomo o appesantirli con i colori propri dello
spettacolo, che offuscano la visione d'insieme.
Compito preminente di indicare le scelte che le comunità possono fare, spetta, oltre
che ai politici, che però parlano un politichese ermetico (vien da dire: chissà perchè)
anche e preminentewmente ai mezzi di informazione.
Purtroppo, necessità di cassa e di audience, al fine della sopravvivenza delle strutture di
informazione, (stampa, radiofoniche e televisive) fan sì che queste tematiche vengano
rappresentate in una miscellanea con la cosiddetta cultura spettacolo, che vestendo in
questo modo (spettacolare) i problemi che ci avviluppano, ne sminuiscono l'essenza.
Tenendo ferma la presunzione che l'intento è quello di dare "una sveglia" all'uomo
dormiente, all'egoista, al qualunquista, all'opportunista, tale merito diviene evanescente
ove si consideri che a volte, motivi di stanchezza mentale e fisica, non fanno ben
comprendere i messaggi con cui tempestiamo le nostre comunità e a ben vedere ed
osservare la maggior parte degli uomini di questa società ritiene di vivere (obtorto collo)
in un gran guazzabbuglio in cui è impossibile seguire il filo di Arianna, non raccapezzandoci
più nulla.
Tutto ciò non appartiene al mio Dna, alla mia etica ed al mio vivere nel contesto sociale.
Su queste basi, offro, poichè richiesto, da te e dal tuo team, la mia disponibilità a collaborare .
Un fraterno abbraccio.
A voi, viaggiatori del web soggiungo:
Il mondo occidentale in questi cento anni ha vissuto, poichè i detentori del potere ci han voluto
far credere, e a questo costume abbiamo chi più e chi meno, dato corda, che le risorse fossero
inesauribili, ben sapendo, nella nostra intimità, che non era vero e che la nostra opulenza
traesse origine dalle sofferenze dei più indifesi e dei più deboli.
In passato abbgiamo avuto governanti di spessore che propugnavano la parità dei bilanci statali
aborrendo gli indebitamenti.
Perchè non son più venuti fuori quegli uomini? per colpa nostra, dico io, ma maggiormente per colpa
di quegli uomini che hanno voluto all'inverosimile arricchirsi sulle spalle dei più deboli, con
buona pace dell'etica.
In Italia, c'è gran fermento politico, che emerge più che negli altri stati del mondo occidentale.
E allora è tempo che emergano quei leader che sappiano tenere bene in mano le redini del governo
e dicano charamente quali e quanti sacrifici dobbiamo affrontare per non lasciare ai nostri figli
un futuro che così come si appalesa è senza speranze.
La speranza è il fondamento della nostra cultura cristiana,
U O M I N I
abbiamo il dovere di riimpossessarcene, per miglirare e migliorarci con spirito collaborativo anche
nella condivisione dei beni.
locurtogiovanni
Inviato da: faaalc0
il 10/02/2010 alle 14:35
Inviato da: principe69_9
il 05/01/2010 alle 13:45
Inviato da: lelelele54
il 24/12/2009 alle 18:04
Inviato da: principe69_9
il 22/12/2009 alle 22:10
Inviato da: principe69_9
il 01/04/2009 alle 12:40