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LA BARRIERA CORALLINA DA VICINO ....
Post n°107 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da lukyll
15/12/2011 Pointe-à-Pitre La barriera corallina da vicino..!!
Dopo aver fatto controllare il motore e le batterie, esserci riposati e pulita la barca decidiamo di andare a vedere un arcipelago di isole a sud della Guadalupe chiamate Le Saintes. Salpiamo al mattino, con calma, verso le 11 e ci dirigiamo lungo il canale di uscita preceduti da un catamarano. Al timone c’è il comandante, Loris, che fuori dal marina vira a sinistra dirigendosi nel canale di uscita, sempre dietro al catamarano. Il canale è delimitato da due serie di miragli di colore rosso e verde e noi dobbiamo passare nel mezzo. Intanto si chiacchiera. Vedo che la direzione porta fuori oltre l’ultimo miraglio di sinistra ma penso che la rotta sarà corretta. Intanto vado in cabina a prendere la macchina fotografica. Torno in coperta e Loris si domanda ad alta voce cosa sta facendo il catamarano davanti a noi in quanto si è fermato ed ha virato di 90° a dritta procedendo lentamente. Nel frattempo mi dirigo verso prua per scattare della foto della costa quando vedo la barriera corallina scorrere sotto di noi. Mi giro per dire a Loris che il fondale è basso e di controllare dove si sta andando quando si sente un sordo colpo e la barca quasi si ferma. Abbiamo urtato la barriera corallina!! Si comprende all’istante perché il catamarano ha rallentato e virato di 90° ! Il motore viene fermato e si rimane un attimo in attesa mentre guardiamo il fondale per capire come uscirne. Ci sembra di intravedere delle zone che sembrano più profonde e cerchiamo di dirigersi a dritta per rientrare nel canale. Ma si batte ancora. Leggermente la barca tocca il bulbo nella barriera, basterebbero pochi centimetri di profondità in più per uscire da quella brutta situazione. Insistiamo nell’andare in avanti zigzagando fra gli scogli, si tocca ripetutamente ma sempre molto piano. Infine la barca si ferma e non intende muoversi più, il bulbo tocca e si è appoggiato sopra la barriera corallina. Siamo tutti esterrefatti e guardiamo da prua quello che ci sta sotto. Proviamo con il motore ad andare in dietro, poi in avanti ma non c’è niente da fare! Dopo poco arriva un gommone sparato a tutta velocità che si dirige su di noi. Un uomo sui quarant’ anni ci dice di volerci aiutare, guarda sotto, ci spinge con il suo gommone ma niente, non si intravede una uscita. Siamo finiti proprio in mezzo alla secca!! Porca miseria !! L’uomo allora inizia a telefonare per chiamare altre persone e barche per aiutarci. Passa la pilotina che porta il pilota su di una nave e ci dice che al ritorno ci darà una mano. Dopo poco arriva anche una barca di sette metri con due bei motori e ci fa allungare la drizza del gennaker che parte dalla testa dell’albero con due lunghe cime. Nel frattempo è tornata la pilotina che ci tirerà da prua verso il canale. Così mentre la barca tirava la cima dalla testa dell’albero facendo inclinare il nostro yacht, così da diminuire il pescaggio, la pilotina ci tirava verso il canale e noi tutti stavamo con il nostro peso sulla sinistra per cercare di aumentare lo sbandamento. Intanto il gommone spingeva l’imbarcazione lateralmente vicino a prua così da far aumentare ancora lo sbandamento. Dopo qualche minuto, a forza di spingere, la barca è scivolata sopra gli scogli, si è liberata e dopo pochi metri è finalmente entrata nel canale, in acque profonde! L’uomo del gommone poi è andato con la maschera a controllare i danni ma per fortuna niente di grave, solo profondi graffi nella vetroresina che ricopre il bulbo di piombo. Siamo rientrati in porto pensando di tirare su la barca per controllare meglio tutto il bulbo, il timone e la chiglia. Alla sera è venuto l’uomo del gommone, molto gentile e carino, ha scherzato ed alla fine ha consegnato a Loris una busta con la fattura. 2000 € più IVA oppure 1500 € senza fattura. In contanti. Tutto il mondo è paese !!! L’uomo del gommone lavora sulla spiaggia e come vede un bischero che va a scogli sulla barriera corallina si precipita con il gommone per “aiutare”!! In fondo se non veniva lui non avremmo saputo come fare da soli ! Comunque bella figura di m….. !! La colpa è anche nostra, al primo urto dovevamo immediatamente tornare indietro e ripercorrere la rotta già fatta fino a rientrare nel canale anche se si poteva battere un’altra volta. E poi ho notato che Loris l’ecoscandaglio non lo usava mai anche quando si entrava nelle baie. Invece è indispensabile in quanto avverte quando troppo bassa è la profondità ed avrebbe impedito in questo caso di finire sulla barriera corallina. Andavamo sicuri dietro al catamarano … Dopo questo giorno l’ecoscandaglio è stato sempre messo in funzione e ben guardato !!
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il 28/02/2024 alle 21:24
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