Creato da lukyll il 19/08/2008
GIRO INTORNO AL MONDO IN BARCA A VELA
 

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PUERTO AYORA - GALAPAGOS

Post n°88 pubblicato il 27 Marzo 2010 da lukyll
Foto di lukyll

Ieri mattina siamo atterrati all’Isola di Santa Cruz delle Galapagos. Cielo scuro e pioggia, tirata giù la randa entriamo nella baia e vediamo subito una grossa barca con tre alberi arenata sugli scogli di una sinistra isoletta appena affiorante.  Guardiamo bene dove mettiamo la prua! In realtà il porto non c’è, tutte le barche e navi sono all’ancora, alcuni operai scaricano materiale e perfino un fuoristrada su di una chiatta per trasportare il tutto in terra ferma. Andiamo come al solito alla Capitaneria di Porto per espletare le formalità di ingresso ma il responsabile non c’è. Intanto vado con Giovanni a leggere la posta in un internet point. Giuseppe parla con il tenente Romeo, responsabile immigrazione, che consiglia di andare in una agenzia per espletare tutte le formalità. Con 450 $ circa, dice l’addetto,  ce la caviamo, ma quando Giuseppe chiede una ricevuta le facce diventano più serie. Tutto il mondo è paese, figuriamoci qui in Equador.

Mangiamo in una trattoria dove pranzano i locali, brodo di carne, spezzatino con riso per 3 $. Birra a parte. Non male.

Annamaria, che era venuta qui con l’aereo, ci consiglia di andare alla spiaggia delle tartarughe. Prima di entrare nel parco dobbiamo mettere la firma in un registro e poi alla fine aggiungere l’ora del rientro. Questo perché sembra che più di 15 turisti da quella spiaggia non siano ritornati. Un cartello avverte che in mare c’è molta corrente ed è rischioso allontanarsi dalla spiaggia. Tutti gli altri si tuffano fra alte onde che infrangono verso riva mentre io preferisco non fare il bagno. Cerco le tartarughe ma non ci sono, poi mi dicono che vengono solo di notte a depositare le uova. In compenso fotografo dei granchi rossi su pietra lavica nera ed una iguana marina.

La foresta che si vede dal sentiero per raggiungere la spiaggia è fitta e con tante piante di cactus aventi dei tronchi grossi come quelli di alberi. Mi stupisce perché qui il clima è molto umido e piove spessissimo, ritenevo questa pianta solo da deserto.

Al ritorno troviamo un baracchino con dei polli allo spiedo e Giuseppe ne compra due con due ciotole di riso ed un po’ di fagioli neri. 40 $. Un prezzo di favore per noi stranieri!!??

Stamani è venuto il meccanico per saldare l’asta rotta che tiene l’alternatore. La cosa è semplice ma sicuramente sarà necessaria tutta la giornata, l’importante è che il problema sia risolto. I tempi degli operai sono molto dilatati, qui fa caldo e tutto viene fatto con molta calma quindi ci armiamo di pazienza.

 

 
 
 
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