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LA NUOVA ZELANDA

Post n°59 pubblicato il 09 Giugno 2009 da lukyll

LA NUOVA ZELANDA

 

Dall’aereo, venendo da Melburne, la prima cosa che si vede è una montagna a forma di cono, perfetto, di colore bianco, neve, dalla metà fino alla cima. Evidente l’origine vulcanica dell’isola. Durante la fase di atterraggio appare, superate le basse nuvole, una campagna molto mossa, con tante piccole colline, boschetti, e case sparse. L’erba è di un verde brillante che contrasta con quello scuro dei boschi. Macchie bianche e nere sull’erba indicano che vengono allevate pecore e mucche.

La N.Z. ha 4,5 milioni di abitanti e più di 40 milioni di pecore ! Facile il conto: 10 pecore a testa!  La campagna è molto bella, così verde, con gli steccati che separano i vari appezzamenti dove gli animali allevati a rotazione vanno a brucare e casine di legno verniciato, tutte ad un piano, con il loro piccolo giardino ed il garage accanto. Sembrano la casa di Topolino. Lo stile è lo stesso. E così in tutta l’isola che ho visitato. Tutto molto pulito ed ordinato. L’erba, che invidia, è sempre verde, tenero e brillante e, soprattutto sempre rasata, dappertutto, crea  quel tappeto d’erba meraviglioso che in Italia abbiamo solo dopo un mese dalla semina, poi imbastardisce e nasce di tutto. Non ho capito chi taglia l’erba,  mai visto nessuno farlo. La mia in primavera va tagliata minimo 4 volte ed in genere non basta. Mi sono poi meglio informato e dice che il comune la fa tagliare ogni 15 giorni.

Sono venuto  una settimana prima della partenza così da poter visitare questa terra così lontana. All’aeroporto ho preso tutti i depliants turistici che ho trovato, un bel pacco, ma nessuno descriveva le bellezze di quella città, di quella chiesa o museo. Infatti, la Nuova Zelanda, praticamente non ha storia, è una nazione giovanissima, dei primi dell’ottocento anche se scoperta verso la fine del ‘700. Le città non hanno centro storico, nemmeno Auckland. Forse è visibile qualche vecchio edificio in legno dei primi del novecento in alcune  città di provincia come qui a Whangarei o a Russel o nelle città dell’isola del sud aventi nome inglese. Ma certamente di nessun valore artistico.

 Nel centro c’è la strada dei negozi, spesso, nemmeno chiusa al traffico ed intorno uffici, banche ecc ad Auckland mentre qui a Whangarei ci sono semplicemente le officine, i rivenditori di auto, capannoni con centri commerciali ed artigianali. Sinceramente fa un grande effetto non vedere il centro storico, sento che manca qualcosa, come camminassi sospeso nel vuoto, manca la mia storia e poi la città somiglia ad un avamposto nel deserto o l’ultima città di una nuova terra da conquistare, così come in effetti è. Vale anche per Rotorua, città termale, ci sono molti alberghi e motel ma solo due palazzi in legno, a due piani, della fine dell’ottocento.

Gli opuscoli, quindi, invitano i turisti ad attività sportive. Qui viene praticato il Climbing, scalate senza sicurezze e solo con le mani, il rafting, discesa di rapide nei fiumi, il trekking, le gite in bicicletta su strada o in montagna, le corse su barche con potenti motori che fanno le giravolte e schizzano o meglio inzuppano i passeggeri, che ridono gaudenti,voli in elicottero sui vulcani o con idrovolante, il Jamping, cioè si gettano nel vuoto con un elastico legato alle caviglie e spesso finiscono in acqua per poi ovviamente riemergere. Questi sono esempi delle loro attrazioni oltre allo sci e la pesca ecc. Nelle città sono molti i negozi di articoli sportivi, caccia e pesca. Per non parlare degli sport principali, il Rugby e soprattutto la vela che è lo sport nazionale. Basta vedere la foto scattata dal ponte di Auckland.

Il mare è bello, il clima favorevole in quasi tutte le stagioni, le coste frastagliate e ricche di profonde insenature,  rendono facile l’approdo sicuro e soprattutto poco costoso. In questo periodo invernale vedo i cantieri nautici in gran fermento. Molte sono le barche in manutenzione e rifacimento, per non parlare di quelle, come noi, che hanno qui passato l’estate in attesa che finisse la stagione dei cicloni negli arcipelaghi del pacifico, per ripartire a fine maggio o ai primi di giugno, per nuovi viaggi.

 Quindi la Nuova Zelanda è bellissima da godere, per passare le vacanze facendo attività sportive perché gli ambienti e gli scenari sono incomparabili, soprattutto nell’isola del sud per quanto riguarda fiumi laghi e  montagne. Non ha particolari  attrattive artistiche ma solo la natura che le è stata benevola.

 

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