D'ORIA Opinioni

POLITICA

La Politica italiana, al pari di quella europea, continua a cercar casa, inseguita dai rottami, procurati, giornalmente, da una decina di “bravi” che, mettendo tutti in contumacia, fanno e disfano, giudicano e mandano. A piacimento.

SUCCESSO E DISFATTA

Accade che spesso il successo ha un prezzo molto piu’ alto della disfatta.(G. D’Oria)

SEMBIANZE

Una sembianza bella non è sempre garanzia di un animo nobile. Qualche volta le anime migliori si nascondono dietro un corpo poco leggiadro.

(G. D’Oria)

DENARO

“PECUNIA OBEDIUNT OMNIA”(Ecclesiaste, X, 19).

Tutto obbedisce al denaro. E’ una verità dolorosa, ma innegabile. E’ il credo di buona parte dell’umanità:

“Io credo nella Zecca onnipotente

E nel figliuolo suo detto Zecchino, 

Nella Cambiale, nel Conto corrente,

E nel Soldo uno e trino…”  (Giusti,Gingillino,145)

Ed ancora: “PECUNIA FIDENS” (Cornelio Nepote, Lisandro, III).Confidando nel denaro. E’ la solita teoria dell’onnipotenza del denaro, che talvolta diventa un vero culto:“Fatto v’avete Dio d’oro e d’argento”. (Dante, Inferno, XIX, 112)

AMNISTIA

Il Padreterno preferisce assolvere i singoli che concedere amnistia a tutti.

(G. D’Oria)

PADRONI DI SE STESSI

Essere padroni di se stessi aiuta a sostenere le afflizioni della vita.

(G. D’0ria)

PARLARE

Si parla di più di ciò che si fa. Il paradosso consiste allorquando uno fa senza parlare, sicchè sembra che non abbia fatto niente.

(G. D’Oria)

RISOLUTEZZA

Se diciamo troppi “sì” corriamo il rischio di consumare l’efficacia del nostro vigore. Ogni tanto dovremmo scoprire quale dignità di indipendenza può avere un “no” detto con cortese risolutezza.

(G. D’Oria)

VANTARSI

“NE GLORIARI LIBEAT ALIENIS BONIS”  (Fedro)

Affinchè qualcuno non si vanti dei meriti altrui.
E’ il primo verso della favola: “La Cornacchia superba e il Pavone”.
La Cornacchia, vestitasi con le penne del Pavone, finì coll’essere riconosciuta e ripudiata sia dai Pavoni che dalle altre Cornacchie.

FILOSOFO

Filosofo è colui che non sa dare responso nemmeno ai propri quesiti.

(G. D’Oria)