VOGLIO STUDIAREDIRITTO ALLO STUDIO |
NESSUN DORMA...
COSI' SI VUOLE LA SCUOLA DEL FUTURO ???
LIBERI DI MANIFESTARE, LIBERI DI STUDIARE
liberi di contribuire a costruire un'università migliore
L'università italiana è malata. Egemonizzata da privilegi baronali, minata dal proliferare degli sprechi e da un utilizzo scellerato delle risorse, squalificata da una corsa al ribasso nell'offerta formativa, sempre più lontana dalla vita reale e dal mondo del lavoro.
L'università è malata anche di "iperpoliticità". Non nel senso più alto e nobile dell'impegno politico, ma nel solco di una deriva ideologica che, a partire dal Sessantotto, ha bruciato tante generazioni e causato i guasti con i quali oggi siamo chiamati a confrontarci.
L'università italiana deve cambiare. Noi vogliamo un'università che funzioni; che disponga di adeguate risorse, ma soprattutto che sappia impiegarle razionalmente, evitando gli sperperi e interpretando la propria missione al servizio degli studenti e del futuro del Paese. E' inutile reclamare risorse e lamentare tagli nei finanziamenti se non si è capaci di spendere bene il denaro di cui si dispone.
Noi rispettiamo coloro che stanno protestando e manifestando il proprio dissenso, quando ciò avviene nell'ambito della legge. Tuttavia, temiamo che le manifestazioni di protesta diventino, nei fatti, manifestazioni di sostegno nei confronti di chi ha interesse a mantenere lo status quo. E ci sembra quantomeno irrazionale manifestare contro provvedimenti che ancora non esistono, e dunque non possono essere conosciuti.
Pretendiamo la stessa dignità e lo stesso rispetto per chi, come noi, giudica indispensabile un'azione riformatrice, valuta positivamente i provvedimenti fin qui adottati dal ministro Gelmini sulla scuola e intende dare un contributo costruttivo.
E pretendiamo dignità e rispetto per chi decide di costruire il proprio futuro continuando a seguire le lezioni e a svolgere regolarmente gli esami. Si tratta di una larga maggioranza silenziosa, e non permetteremo che i suoi diritti vengano calpestati.
Liberi di manifestare, ma liberi anche di studiare e di contribuire a costruire una scuola e un'università migliori.
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POLITICA UNIVERSITARIA
Post n°5 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da LIBERTIAMO
23 Ottobre 2008 h: 11.10 Oggi l'ennesimo gesto di ignoranza... Una bara è stata portata in classe, per delle riprese televisive, creando così un applauso "spontaneo" da parte di tutti gli studenti... Sono già poco intollerabili i manifesti funebri su tutte le pareti dell'Ateneo, adesso vogliamo anche interrompere le lezioni con questi atti di inciviltà assolutamente irriguardosi nei confronti di chi, come me, non approva questi gesti RIVOLUZIONARI? Mi chiedo se dei 200 studenti in aula qualcuno abbia letto il Decreto Gelmini... Evidentemente no... Seguono ciò che gli viene detto di fare, come delle pecore, come un branco affamato di sangue... Partecipano a cortei APOLITICI con bandiere di sindacati, bandiere rosse con falce e martello e striscioni offensivi perchè così gli è IMPOSTO di fare... Vogliono studiare e nel frattempo fanno saltare le lezioni o addirittura le organizzano in piazza, seduti per terra, lasciando alla fine più sporcizia di quanta già ce ne sia... e parlano di DIRITTO ALLO STUDIO? Io voglio studiare e ciò mi è vietato... Stiamo rasentando la follia? Come è possibile privarmi di un diritto personale importante quale è lo studio? Perchè devo chiudermi in biblioteca per studiare e saltare le lezioni perchè farle all'aperto non mi appartiene come ideale? La ciliegina sulla torta? Essere un'eccezione invisibile e quindi considerata parte del "gruppo"... MAI! QUESTO NON ACCADRA' MAI! |
Inviato da: LIBERTIAMO
il 06/11/2008 alle 12:42
Inviato da: occhjblu
il 03/11/2008 alle 16:44
Inviato da: LIBERTIAMO
il 31/10/2008 alle 17:55
Inviato da: LIBERTIAMO
il 31/10/2008 alle 17:53
Inviato da: brugi74
il 31/10/2008 alle 14:34