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Solo un racconto: La vendemmia

Post n°27 pubblicato il 18 Marzo 2010 da Luisella1948


Era il 1956, avevo solo 8 anni, ma i ricordi sono ancora vivi.
Nel mio paese all' inizio di ottobre si vendemmiava e tutti gli abitanti erano in fermento. A quel tempo quasi ogni famiglia possedeva una vigna dalla quale raccoglieva l' uva per la produzione del vino necessario per l' intera annata.Era di proprietà di ognuno anche una cantina nel Borgo Medievale del paese(al castel) costruito dagli avi per proteggere gli abitanti dagli  eventuali attacchi dei nemici.
Vivevo quei giorni come una festa: l' andarivieni delle persone, i carri di legno (al cart' un)trainati da tozzi,ma forti buoi, le cantine aperte dalle quali usciva il buon profumo del mosto, il vociare, le risate, lo stare insieme senza urti, dediti allo stesso lavoro: tutto questo mi elettrizzavava, mi coinvolgeva.
Di  buon mattino, nel giorno prestabilito per la raccolta dell' uva, insieme ad una cugina mia coetanea, ai suoi genitori e ad alcuni conoscenti offertesi per aiutare, ci si recava, a piedi e con i cesti, alla vigna.
Noi due bamine trotterellavamo davanti al gruppo variopinto, allegre e chiacchierine, entusiaste, desiderose di arrivare. I filari erano ancora in parte immersi in una rada bruma, ricchi di bei grappoli di uva nera. Man  mano che il sole saliva nel cielo terso di quel bel giorno d' autunno, tutto si illuminava: il fogliame ancora folto sulle viti regalava colori superbi che andavano da luminosi gialli e sfacciati rossi a tenui marroni e sbiaditi verdi.
Si staccavano allegramente i grappoli con un affilato coltellino e si riempivano le ceste che poi venivano svuotate in  tinozze poste sul carro che era arrivato nel frattempo tirato da due bianchi buoi.
Terminata la vendemmia, salivo con mia cugina sul carro: ogni scossone era una risata. Allora le strade del paese erano ancora con l' acciottolato e nel mezzo due file parallele di lastroni(ai lose) sui quali avrebbero dovuto scorrere, ma non sempre succedeva così e quindi era un continuo sobbalzare come su una giostra: noi ci divertivamo un mondo.
Arrivati alla cantina l' uva veniva scaricata e portata dentro, dove iniziava la sua trasformazione in vino.
E purtroppo per me terminava la festa.

 
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