L'orto creativo

da ieri sera mi gironzolava l'idea di fare un bel giro in bici e accidenti quando anche solo mi sfiora un pensiero non riesco proprio più a scacciarlo, lo DEVO fare!

da adolescente era la mia valvola di sfogo, abitavamo sulle molto poco ridenti colline monferrine, uscire in bici non era proprio il massimo, soprattutto per il ritorno, ovviamente..

quindi stamattina tiro giù la bici dal gancio sul quale riposava da mesi.. uhm.. credo che l'ultima volta che abbia toccato terra sia stato su suolo romano.. quindi agosto scorso... gonfiatina alle ruote, spolveratina, portiamola su.. e già perchè lei sta giù in cantina, non c'è spazio per lei nè in garage, nè in tutto il resto dei tre piani superiori, quindi o me la tengo in camera da letto (potrebbe essere un bell'attaccapanni..) o la rilego giù in cantina.. giusto tre rampe di scale..

zaino in spalla, si parte..

ho pedalato parecchio, ho sudato parecchio, ho cristonato parecchio, non ho mollato.. MAI!

con la mia bottiglietta di sali minerali in mezzo alle gambe.. oh è mica colpa mia se il porta borraccia sta lì!

sono arrivata a casa con le gambe tremanti e anche se non ne capisco il motivo appena metto piede in casa inizio a gocciolare come se il fatto di essere in movimento e sotto sforzo non permettesse al sudore di uscire.. sembrava avessi una doccia che  mi camminasse sopra, mi ci infilo immediatamente sotto la doccia!!!

impacchetto tutto e salgo queste maledettissime scale.. percorro il corridoio d'entrata, poi quello piccolo della cucina, chiedo permesso, non c'è nessuno se non un pargoletto che gioca per terra "ciao ometto"..lui non mi conosce e resta stupito, ma educatamente mi risponde e subito chiede "cosa c'è lì dentro?" o qualcosa del genere, ho scoperto che è più facile capire l'arabo (che ha parecchie somiglianze con il siciliano) che il linguaggio dei bambini..

sono tutti in terrazzo, qualcuno deve avermi sentito, non chiacchierano più, azz.. non posso più tornare indietro

saluti, baci, convenevoli, le do il pacchetto, sapevo che il problema non era mia cognata, per fortuna lui non c'è

tutti mi guardano strano, anche se ho fatto di tutto in questi anni per nasconderlo, probabilmente adesso tutti lo sanno, sapevo che ci sarebbero rimasti male, fratello e sorella che non si rivolgono la parola per anni..

resto lì, cerco di partecipare alla conversazione, ma continuo a guardare la porta, arriva.. sono dietro di lui, "buongiorno" mi guarda da sopra la spalla, nulla.

"Fanculo!" penso

In ogni caso resto, anche per il pranzo, ma nonna mi guarda la più stranita di tutti, si siede dalla stanchezza la aiuto a finire ciò che stava facendo, alla fine sconfitta me lo chiede "pranzi con noi?"

"Certo!" anche se nel riso all'insalata ci sono wustel e tonno, quindi mi tocca la pasta e fagioli del giorno prima.. con questo caldo.. O.O pazienza!

Non c'è stato alcuno scambio di parola, una volta sola è capitato di incrociare gli sguardi
faccio il caffè, lo servo.. finalmente è finita!

difficilmente ascolto i consigli, nessuno conosce TUTTO il trascorso, quindi NESSUNO ha diritto di mettere parola in questa questione

ma dopo due giorni in cui tutti mi dicono "fa il primo passo", "lui è più grande, ma tu più matura", "fallo per tuo nipote","mostrati superiore", ecc...

no! non credeteci!
l'ho fatto solo perchè IO volevo farlo!

il mio dovere l'ho fatto, la mia coscienza è più che linda, la mia unica soddisfazione è poter sempre avere una parola in più!