« PensieriFumo 2° »

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 13 Febbraio 2009 da naciv
 
Foto di naciv

 Dopo ogni incendio grande o piccolo che sia stato, resta il fumo che impedisce una chiara visione dei limiti e dell'orizzonte. Ma il tempo ripropone i reali perimetri delle cose, dei fatti, della storia.


 


I bombardamenti terroristici, a tappeto con decine di migliaia di morti civili, erano cominciati nell'agosto 1942. I quadrimotori Americani che li effettuavano si chiamavano "Liberators" Ma ciò evidentemente non bastava per diffondere come desiderato un perenne stato di paura. Centinaia di migliaia furono le penne stilografiche esplosive paracadutate e distribuite sul territorio, così come i falsi giocattoli bomba, dunque questa guerra dei  "buoni" cominciò a fare vittime nel 1944 e continuò per diversi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale.


 


Una luce da 1.000.000 di gradi fece svanire il canto degli avviatori americani della stratofortezza “Enola Gay”


Avviene in certi momenti, che il tempo sembra si cristallizzi, e chi c’è venga trasformato in statua di sale, come la moglie di Lot che si voltò a vedere Sodoma e Gomorra incenerirsi sotto il fuoco divino.


Lì, davanti ai loro occhi, in un cielo giapponese, c’era la sublime energia atomica, creatrice dell’universo e di quanto in esso c’è.


Contro ogni disegno del caso o del divino, veniva trasformata, utilizzata, per la prima volta dall’uomo nella maniera più sacrilega.


Enola Gay,  la coda del diavolo; così fù ribattezzata la stratofortezza americana.


La dignità dell’intera umanità non si è più risollevata da allora.


 


Una sola bomba.


Ma i 60.000 morti civili di Hiroschima e Nagasaki, hanno forse notato la sottile distinzione tra il perire insieme con una sola bomba, invece di perire disuniti, sotto una pioggia di spezzoni convenzionali ?


Ed  i 270.000 morti civili di Dresda dopo sei giorni di bombardamenti convenzionali,(per impressionare il sig. Stalin in quanto non vi era motivo bellico che lo giustificasse,)  hanno avuto modo di notare questa differenza ?


Sicuramente non ne hanno avuto il tempo e la voglia.


La dignità umana non si è più risollevata da allora, non perchè era immorale una sola bomba potentissima, oppure molte bombe meno potenti, come successivamente si è voluto disquisire,  ma perchè non si colpirono più unicamente obbiettivi  militari ma per la prima volta su larga scala, si mirò a diffondere il terrore tra la popolazione civile.


L’ipocrisia  del vincitore, vuoi sul piano politico, morale ed etico, arriva persino a distinguere che ci sono bombe cattive e bombe buone,.


Ma ciò che è veramente grave è la totale insipienza dei dogmatici (di coloro che credono per fede, ciecamente, con rinunzia alla ragione) che arrivano ben volentieri, con convinzione. all’osservanza di ciò, questa azione, semplice, e condotta in maniera semplicistica dell’appartenente a “fazione” o fazioso, è la “patente” della loro insita pochezza. La pochezza, la stoltezza, che forse sono la vera pena inflittaci, per il peccato originale.


 


Comunque avevamo perso la guerra, e l'avevamo persa tutti, come disse Benedetto Croce: Noi Italiani abbiamo perduto la Guerra, e l'abbiamo perduta tutti, anche coloro che l'hanno deprecata con ogni loro potere, anche coloro che sono stati perseguitati, che l'hanno dichiarata, anche coloro che sono morti per l'opposizione, perchè la guerra impegnando la nostra Patria, impegnava tutti noi, senza eccezioni in quanto non possiamo distaccarci dal bene e dal male della nostra Nazione, ne dalle sue vittorie, ne dalle sue sconfitte.


 


Lo seppero bene i profughi dell'Istria e di Zara annesse dalla Jugoslavia al proprio territorio. La loro fedeltà alla Patria fù ricompensata con il fastidio ed il colpevole silenzio della borghesia, e con l'accusa di "Fascisti" lanciata dai comunisti, che a Bologna arrivarono ad impedire ripetutamente che venissero portati generi di conforto ai treni, che li trasportavano ai campi di raccolta. Furono anni di grandi speranze, ma anche di odii profondi, di violenze oggi inimmaginabili. Oggi molti interpretano quegli anni con le favole di Don Camillo, ma esse erano favole appunto e niente di più.


Un muro di colpevole silenzio si è alzato per più di mezzo secolo sui fatti di Zara e dell'Istria. Le vittime del fanatismo slavo sono state calcolate in circa 15.000 (dicasi quindicimila) ma in realtà non è dato sapere con certezza, in quanto per "dispersi" si considerano solo coloro che in quella regione avevano fissa dimora, o di cui si aveva notizia della loro presenza sul territorio,  ma in realtà, moltissimi altri Italiani vi si trovavano per le ragioni più diverse, che andavano da scopi militari, oppure semplicemente domiciliati presso parenti, ecc.


Il triste nome accordato a questo eccidio è il medesimo di un certo tipo di crepaccio che si apre nelle formazioni carsiche, di pietra calcarea, ed al loro utilizzo quale nascondiglio degli uccisi. Foibe. Da ciò Infoibare.


L'azione degli Slavi era sostenuta è logico pensare,  da un duplice motivo. Prima di tutto faceva parte di una logica che prevedeva la  soppressione dell'avversario in ogni caso, logica di stampo Stalinista. In seconda battuta questa logica, si inseriva in una questione direi istintuale, facente parte dell'animo Slavo, retaggio di loro storia e tradizione che prevede la "pulizia etnica" o “slavizzazione” dei territori conquistati o riconquistati. Pertanto queste due cose si fusero facilmente in maniera complementare.


Come accennato, dietro queste operazioni si scorge un disegno politico ideologico più ampio, che ha accomunato i vertici comunisti italiani e quelli jugoslavi; ed anche in questa faccenda c’è la partecipazione di Togliatti, il capo del P.C.I. Le cronache poi dimenticate dell’epoca, dicevano chiaramente l’appoggio incondizionato di questo personaggio alla “slavizzazione” di Gorizia e di Trieste e dei territori annessi. Togliatti le preferiva nella Jugoslavia comunista piuttosto che nell’Italia borghese. Lo stesso Pajetta il 1° maggio 1946 ebbe a dire che gli Italiani dell’Istria, si sarebbero trovati meglio con il regime di Tito che con quello Italiano capitalista. Togliatti si batte strenuamente perchè le terre del nord est, siano occupate e concesse ai titini; questa politica si interrompe unicamente dopo lo “strappo” di Belgrado  da Mosca, ma prima e dopo il concetto è il solito, coprire i crimini ed i criminali. In realtà i titini, non avevano previsto di doversi poi ritirare dai territori occupati come Trieste, ecc. Ed i comunisti, stante la situazione, fecero di tutto per evitare che ciò avvenisse.


Il dovere di uno storico, sarebbe quello di guardare al passato senza distorsioni ideologiche, o quanto meno tenerle contenute il più possibile, e non si viene meno a questo principio asserendo ciò che si sà da sempre, e cioè che le foibe furono stragi politico/belliche commesse dai comunisti.


Chi và a Trieste dovrebbe portare due fiori, uno alla risiera di S. Sabba, ed uno sulle foibe, e non “dividere” anche i fiori secondo le proprie convinzioni politiche.


Questi fatti delittuosi non è possibile per altro definirli solo crimini di guerra, benchè si sia cercato sempre di farli passare come tali, ed anche quest'ultimi sarebbero comunque perseguibili dai tribunali. In realtà si tratta di veri e propri crimini contro l'umanità (genocidio sterminio) in quanto "le foibe" furono iniziate nell’ultimo periodo bellico e proseguite  a guerra finita, sino a tutto il 1947. Fù anche l’espressione, di un nazionalismo virulento a cui l’ideologia totalitaria del comunismo a dato copertura e legittimazione. Queste voragini disseminate in tutta la Venezia Giulia e nell'Istria furono usate dagli Sloveni e dai Croati quali enormi fosse comuni, per eliminare queste migliaia di persone, colpevoli solo di essere cittadini Italiani. L'infoibamento era l'ultima fase della tortura: le salme avevano i polsi legati con filo di ferro stretto con le pinze fino a spezzare il polso. Solo uno di loro di solito, presentava colpi di arma da fuoco, gli altri precipitavano vivi, trascinati dal compagno ucciso o morente. Una cultura di propaganda, ha fatto si, che nulla si legge nei testi storici delle scuole. Classico esempio di quanto le ragioni dell’ideologia politica prevalgono sulla storia.


Solo il vento di Trieste, la Bora, ha raccontato questa storia per decenni, muto testimone di tanti eccidi e massacri.


Nell'archivio storico-diplomatico del Ministero degli affari esteri, sono conservati documenti relativi alle atrocità ed illegalità commesse dagli Jugoslavi contro gli Italiani. Da non dimenticare i nomi di Oskar Piskulic  detto Zuti, e sua moglie Marghitic che operarono a Fiume contro gli Italiani, ed ancora  Jovo Mladenic, Vicko Lorkovic Minack, Milan Cohar, Norino Nalato, Giuseppe detto Il Bruno, Domancich, Ivan Matika detto “il giudice”, Mario Toffanin noto come “Giacca” e responsabile tra l’altro, dell’eccidio dei partigiani “Bianchi” della divisione Osoppo, dove fù trucidado anche il fratello di Pier Paolo Pasolini.. Toffanin, è già stato condannato a vari ergastoli con sentenza della corte d’appello di Lucca passata in giudicato “per i crimini commessi nelle zone a confine con la Jugoslavia”  Costui in seguito è stato “graziato “ dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini che ha provveduto a fargli avere anche  un vitalizio privilegiato.


 E sopra a questi ed altri personaggi,  il Maresciallo Tito, perfettissimo esecutore della logica di sterminio Stalinista.


Colpevoli solo di essere Italiani, eccidio giustificato sostenendo che si trattava di Fascisti  colpevoli a loro dire di atti criminali. Ma se così fosse significherebbe il trovarsi di fronte ad un terzo motivo da aggiungere ai precedenti due, esemplificabile in una logica tutta orientale. In breve nelle Foibe sono stati precipitati Uomini, donne, bambini, ed è inimmaginabile che fossero tutti Fascisti, e Fascisti colpevoli, basti pensare ai carabinieri, finanzieri, fino ai ricoverati del Seminario Maggiore compreso medici, infermieri, ecc; pertanto è conseguenza logica l'affermare che gli Slavi obbedivano oltre a tutto a quella logica sopra accennata tutta orientale, e che recita "che le colpe dei padri ricadono sui figli"


Concetto in completa antitesi alla logica occidentale sin dal tempo della civiltà Greca ove non era concepibile che le colpe dei padri dovessero ricadere sui figli e fino alla estrema conseguenza della morte. Nell'antichità Euripide rivolse un'esplicita accusa agli Dei, affermando che volgono "sui figli gli errori dei padri" ma considera che anche noi, tacendo la condividiamo. Se infatti, continua, i colpevoli stessi hanno scontato la loro pena, non esiste più alcun bisogno di punire gli innocenti, dato altresì che non è neppure giusto castigare i colpevoli per due volte per lo stesso delitto. Se invece hanno tralasciato la punizione dei malvagi e poi in ritardo si accaniscono contro gli innocenti non operano certo bene rimediando alla lentezza con l'ingiustizia.


Gli stessi partigiani Titini, attuarono  il programma con la complicità delle formazioni comuniste Italiane, “garibaldini” che collaborarono con i Titini stessi al pattugliamento e al rastrellamento degli Italiani posti nelle “liste”. Gli stessi partigiani italiani comunisti, collaborarono attivamente con gli slavi a sterminare anche i partigiani non comunisti, (vedi brigate Osoppo ecc.) ecco spiegato il perchè il P.C.I. distrusse nel 1955 una parte dei suoi archivi di quel tempo. Dunque orrori che non risparmiarono neppure i vecchi compagni di lotta dei Comunisti che colpirono con ferocia cieca e settaria. Ma non bastava, si doveva giungere anche alle purghe interne, ossia dopo la guerra di conquista, dopo l’eliminazione dei “nemici”, dopo l’eliminazione degli ormai ex amici combattenti, Tito fece allestire vari lager per gli Italiani, e contestualmente allo “strappo da Mosca 1948” a Goli Otok  edificò un campo di concentramento per la rieducazione politica dei  “cominformisti”  cioè i comunisti fedeli a Mosca. Solo a questo punto Togliatti prese le distanze da Tito, ma per arruolarsi definitivamente con la linea stalinista.


I partigiani italiani e titini, in questo periodo comunque  non dimenticavano di minare e far saltare in aria, i treni stracolmi di soldati Italiani che rientravano in Patria  passando per il loro territorio, a guerra ormai finita da tempo.


Per chi volesse conoscere la dichiarazione del partito comunista Jugoslavo trovata in possesso di un corriere, ed anche pubblicata sul giornale Jutra, di Lubiana il 5/Gennaio/1944 legga a seguire:


1) Si devono liquidare tutti i dirigenti appartenenti a correnti borghesi.


2) Si devono liquidare tutti i grandi possidenti, i capitalisti, gli industriali, e i Kulaki (contadini proprietari)


3) Si devono liquidare tutti i dirigenti e funzionari dei partiti borghesi.


4) Si devono liquidare tutti i dirigenti della guardia bianca.


5) Si devono liquidare tutti i dirigenti della guardia azzurra.


6) Si devono liquidare tutti i membri della Gestapo e delle SS.


7) Si devono liquidare tutti gli intellettuali, gli studenti ed i politici da caffè.


8) Si devono liquidare tutti i sacerdoti e preti che si oppongano al proletariato.


9) Si devono incarcerare tutti gli ufficiali dell’ex esercito Jugoslavo.


10) Si devono incarcerare tutti i sacerdoti. Le chiese resteranno chiuse e non si devono demolire. Le rappresaglie verranno eseguite su tutti gli altri possedimenti ecclesiastici.


11) Bisogna costringere ad andarsene tutte le missioni militari degli stati capitalistici. E’ vietato ogni ulteriore colloquio.


12) Già da ora devono essere segretamente portate via e consegnate tutte quelle persone che sono contrarie alla nostra lotta. Queste devono essere liquidate soltanto se lo richiede la situazione interna o la situazione esterna.


13) Non devono uscire o essere distribuiti giornali borghesi. Devono essere immediatamente sequestrati tutti gli apparecchi radiofonici.


14) I reparti devono subito occupare tutti gli uffici pubblici, e tutte le altre importanti e vitali istituzioni, nonchè i centri di comunicazione.


15) Tutte le liquidazioni, dovranno venire eseguite dai reparti  speciali del Partito.


Questo dopo l’8/settembre. in Dalmazia ed in Istria.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

Contatta l'autore

Nickname: naciv
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 76
Prov: PT
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

gioiaamorePerturbabilePerturbabiIestreet.hasslelucreziamussiiodany1il_pabloamorino11nacivLelina95JorghenzLeonidaedizioniroccoperfetto1969rosss730dario.tessari
 

I miei Blog Amici

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

FACEBOOK

 
 

Tag

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963