OCCHI AL CIELO

Giano, il dio bifronte, come me. Contraddizione e complementarietà. Il racconto della mia strada, quella che sto costruendo verso i miei sogni. E di me.

 

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Post N° 212

Post n°212 pubblicato il 18 Aprile 2006 da GianoReloaded

Ed il mondo mi appare per quello che è/
un oceano d’attraversare/
Per un cuore di donna o la spada di un re.

Ho sempre trovato in queste parole l’essenza dello spirito maschile. La forza e la motivazione per attraversare l’oceano solo da lì può arrivare. O per un obiettivo proprio, frutto dell’ambizione com’era per i cavalieri la spada del re o, trasversalmente ad ogni periodo storico, da sempre, il cuore di una donna. La spada del re cui miro la si sa. Zizzagare per le vie di una metropoli con il vespino in vestito dark, oppure guardare dal mio loft una città che si muove fuori, sorseggiando il mio rosso e vedendo che anche in una metropoli ove c’è sempre qualcosa da fare, posso fermare il tempo e osservare, ritagliarmi il mio spazio ed essere me stesso, per me stesso. Anche molto meno, ma sapete quanto l’ambizione sia il mio traino.

Per un cuore di donna, però, ne attraverserei di oceani. L’ho sempre fatto, e anche se dico che l’ho fatto per le persone sbagliate, quando lo facevo ero sempre ben felice di farlo. Sabato ho visto un film, come detto. E se domani, con Luca&Paolo. I miei amici son rimasti male perchè pensavano di ridere di più. Io ci ho trovato tanto da aver ripetuto circa una decina di volte quanto mi è piaciuto. Mi ha colpito un amore che viene descritto.. quell'amore incondizionato per cui sei pronto a tutto per vedere la felicità in chi ami. Non regalandogli qualcosa, ma regalando opportunità. Sebbene penso che l'amore, come altre poche (e per questo, bellissime) cose non si possa spiegare, ma si possa raccontare in alcune sue sfaccettature; ho pensato amore che mi piace, probabilmente simile a quello che vorrei dare io, e se non simile sicuramente parte.

Aggiungetevi che ho vissuto due giorni con la sensazione di rivedere la mia ex ragazza. Da lei ho avuto solo parti di relazioni complete. O solo la parte fisica o un amore platonico mai sbocciato in pieno. Lei rimane l'ultima mia esperienza di Amore, con la maiuscola. E considerando che ha rovinato parte della mia vita e mi ha lasciato rancore, rabbia e delusione non è stata una bella sensazione. Poterla vedere nel giorno di pasqua dalle mie parti, dove è in vacanza con la famiglia, oppure oggi in quel posto in riva al mare per l'aperitivo, in cui vedevo cloni della sua immagine (si, more in frangetta con occhiale mascherina nera ed aria snob) a pochi km dalla sua abitazione usuale a volte mi ha infastidito. Sono arrivato a pensare persino che incontrandola le avrei detto che non dovrebbe nemmeno avere il coraggio di guardarmi in faccia, che le augurerei tutto il male del mondo. Sentimenti che non sono mai stati miei per nessuno, ma che lei ha saputo ispirare, e sopratutto mantenere ancor'oggi, per il male che mi ha fatto.

E questa sera, in una delle cose che mi piace di più, ritrovo un altro filo da intrecciare alla ex e all'idea di amore. La strada che dal mare porta a casa è lunga 100 km, e credo di conoscerne a memoria ogni indicazione sulla strada. L'avrò fatta mille volte. E di notte è ancor meglio, con quel serpente di fari rossi che si snoda nel buio e delinea la strada. Percorrendola per il ritorno solitamente sono anche carico di felicità per una bella giornata, e mi da il gusto del relax guidando, io che a venire in giù per le stesse curve son tutto un sorpasso. Guidare su quella strada di notte ricorda molto il mio divano la sera. Un momento mio, silenzioso, guardand fuori un universo muoversi. Di cui faccio parte, ma in quel momento solo come spettatore. E se sul divano a volte, pensando a quanto bello sarebbe coccolarsi in quel momento, stringo le labbra penso a come sarebbe bello condividere anche quel momento in auto. Piccoli gesti. Come quando parli guidando, oppure quel magico momento in cui nel silenzio prendi e stringi la mano di lei, la guardi negli occhi e non c'è bisogno di dire altro. Oppure quando lascio guidare lei, e seduto sul passeggero soffro mimando con i piedi le frenate, salvo poi farmi sgammare e puntaulemente sentirmene di tutti i colori.

Quest'ultimo si dovrebbe chiamare bisogno. E' un filo che mi accompagna da un po'. L'ho già scritto, mi mancano questi gesti, che non sono niente se non piccola parte di un rapporto. Ma son cose che sento, e che mi mancano perchè in un momento mi danno più energia. In questi giorni il filo si è intrecciato ad altri due. La rappresentazione di un amore bello perchè un po' infantile ma sicuramente simbolo di chi pe pensare sa usare anche il cuore. E poi il ricordo del più bel sentimento esistente, per me finito e rimasto dipinto di un nero bollente. Fatto sta che quel filo, solo bisogno, si è ingrossato. Almeno per questi giorni, non so se sia come l'anno scorso per cui finii, in preda a simili sensazioni, tra le braccia della DonnaDanno. Quest'anno l'ho davanti. Chiaramente, mi manca un grande affetto. La mia spada di re ce l'ho, probabilmente se avessi anche il cuore di donna, veramente, avrei tutto quello che un uomo sognare potrà.

Però, non è forse proprio questa incompletezza a stimolare. A migliorarsi, a crescere, a conoscersci e a conoscersi. Sono convinto che la strada sia quella giusta... al traguardo qualcuno, lì fuori, mi aspetta. Fino ad allora, attraverserò oceani per quel che vale. Per me.

 
 
 
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