Creato da carlo_morelli il 02/03/2008
Le parole sono un mezzo insufficiente per esprimere il pensiero

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Amico dell’uomo

Post n°4 pubblicato il 05 Marzo 2008 da carlo_morelli
Foto di carlo_morelli

L’inverno è tornato a farci visita ancora una volta e francamente non ne sono rattristato, infatti è la mia stagione preferita. Mi piace la mattina sentire l’aria fresca che mi gela le narici e vedere da dietro il vetro la pioggia scendere fitta e copiosa sui prati. L’unica cosa che non mi piace di questo tempo è il fatto che il mio cane, a causa del freddo, invece di uscire a fare i bisogni in balcone, li fa spesso e volentieri in casa. Devo premettere che non sono un grande amante degli animali, o meglio io non infastidisco loro e loro di solito non infastidiscono me. Dico di solito proprio perché con tutte le bestie è così, tranne che con il mio cane, che credo abbia iniziato una piccola guerra personale con me. È infatti un po’ di tempo che, quando si abbassano le temperature, il cane aspetti il mio rientro in casa per fare i suoi bisogni. Tutte le sere, appena torno dal lavoro, poso la borsa e mi vado a sedere in cucina ed il cane come vede che mi siedo, viene dietro la mia sedia e fa pipì (se sono fortunato)! Ovviamente come mi alzo, ogni volta, inevitabilmente, calpesto il “simpatico” dono. Ho anche provato a cambiare posto, ma il cane, furbo e dispettoso, casualmente mi segue e fa le sue cose accanto a me. Adesso fin quando è pipì la cosa è fastidiosa ma tollerabile, ma quando si tratta di tutt’altro genere di escrementi, vado, come credo chiunque al mondo, in bestia. C’è chi dice che calpestarla porti fortuna, ma senz’altro non è così ne’ per le mie scarpe, ne’ tanto meno per il cane che viene sempre sgridato all’avvenire di questi episodi. Stasera, il nobile animale, sebbene il freddo si è preso il disturbo di uscire a fare le sue cose, così contento del risultato ottenuto, pensando che le mie continue sgridate fossero servite a qualcosa e con le scarpe una volta tanto immacolate me ne sono andato in camera mia. Ora le mia scarpe sono belle pulite, in compenso temo di dover lavorare sulle ciabatte!!! Mi spiego meglio,  il piccolo topo muschiato che i miei familiari continuano a chiamare cane, ha deciso di avvantaggiarsi con il lavoro lasciandomi direttamente il suo dono ai piedi del letto. Adesso ditemi voi se questa non è una dichiarazione di guerra! Sebbene questo porti ilarità in casa a me porta solo …. vi lascio immaginare cosa. Ho un’irrefrenabile voglia di vendetta, quasi cieca e folle, tanto che c’è mancato poco che non ricambiassi il dono davanti alla sua cuccia, tanto per fargli vedere che cosa si prova! Quello che mi chiedo è perché lo faccia solo con me. Non lo vedo mai, durante il weekend sono sempre io a dargli da mangiare e a portarlo fuori, perché ce l’ha proprio con me? E specialmente vorrei tanto sapere che diamine di amici avesse chi ha definito questo animale il miglior amico dell’uomo! Così, nero come questo cielo me ne vado a letto sperando che domani sera il tempo sia più clemente con …. le mie calzature!

 
 
 
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