VITTORIO LANTERNARI
IL COMPARATICO NEL NUORESE E AD OZIERI
Vittorio Lanternari descrive la cerimonia del comparatico riportando la descrizione fatta dal Bresciani.
Il Bresciani dice che in certe località del nuorese il comparatico di San Giovanni si svolge in forme orgiastiche e secondo un rituale altrettanto significativo.
"A fine di marzo o ai primi di aprile un uomo del villaggio si presenta ad una donna del vicinato e le chiede amichevolmente se per tutto quell'anno sia contenta di essere sua comare poiché egli le si offrirebbe assai volentieri d'essere suo compare. E siccome la famiglia della donna tiensi onorata di questo comparatico, la sposa (sic) risponde piacevolmente di si".
Ed ecco il nucleo del rito:
"Sulla fine di maggio la futura comare prende un largo pezzo di corteccia di sughero, l'avvolge a formarne un vaso, riempie questo vaso di terra e vi semina un pizzico di grano. Dopo una ventina di giorni, innaffiandolo con cura ne esce un ciuffo d'erba, che rapidamente infoltisce sì da apparire pienamente rigogliosa esattamente per il 24 giugno. In questo giorno il compare e la comare, riccamente vestiti ed accompagnati da un lungo corteo preceduto da bambini e giovinette festanti, prendono quel vasetto vegetale contenente le piantine di grano cui vien dato il nome di Erma o Nenneri, e muovono verso la campagna."
Giunti alla chiesuola fuori del villaggio, s'arrestano sul prato e gettano il vaso contro la porta della chiesa, ove si spezza. Indi con letizia si mettono tutti a sedere e mangiano ... La turba di poi, unita per mano, con canti e musica fa festa ai due sposi (sic). E la festa si protrae fino a sera."
Nel Nuorese manca la figuretta femminile che era presente ad Ozieri. Tuttavia il rito rimanda alla religione dei primi agricoltori neolitici sardi, con le loro statuine muliebri sepolcrali.
Inviato da: gio_bat24
il 05/01/2017 alle 12:36
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il 30/12/2016 alle 16:49
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il 14/02/2014 alle 11:30