I GIARDINI DI ADONE
Alberto della Marmora paragona l'erma o nènneri ai "Giardini di Adone"
Adon in cananeo significava Signore. Nell'ebraico biblico Dio viene indicato anche come Adonai, mio Signore.
Adone era un dio di origine fenicia (proveniva da Biblos) e rappresentava la vegetazione che muore. Ad Atene durante le feste a lui dedicate il simulacro del dio morto veniva seppellito. Insieme veniva esposto un vaso di grano appena germogliato, che veniva gettato ritualmente nell'acqua.
Infatti il Giardino di Adone cresce rapidamente e altrettanto rapidamente muore.
Naturalmente Adone era un bellissimo giovinetto e il termine adone indica ancora un uomo molto bello.
Lanternari trova molte similitudini tra i riti di Adone e il comparatico di San Giovanni.
Il tema morte-rinascita richiama la forza rigenerante del seme messo nella nuda terra: il seme muore, nasce una pianta. I monumenti funerari sono ricchi di simboli di rigenerazione. Nel momento in cui il sole perde le sue energie vitali e sembra morire, al solstizio d'estate, occorre dunque aiutarlo a rigenerarsi.
La rinascita richiama dunque l'altro tema, quello della fecondità-fertilità. La morte viene annullata dalla vita generata dall'unione dei due elementi maschile e femminile.
Vittorio Lanternari - Preistoria e folklore - Tradizioni etnografiche e religiose della Sardegna - L'Asfodelo Editore - 1984
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