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Post n°10 pubblicato il 24 Febbraio 2011 da gio_bat24
Su co'one de vrores I FESTEGGIAMENTI DI FONNI San Giovanni Battista è il patrono di Fonni. Due i momenti importanti che caratterizzano la magia di questa festa: Il santo è festeggiato dai fonnesi da oltre 500 anni; ancora oggi questa ricorrenza è Sa die de vrores (Il giorno dei fiori). Gruppetti di donne, anche di due persone, ancora oggi, infatti, nella notte del 23, su pispiru (il vespro) si recano in religioso silenzio alla fonte di Guttirillai , a duecento metri dalla Chiesa; appena dopo la mezzanotte riempiono i recipienti di acqua, per poi percorrere per tre volte di seguito in senso antiorario le stradette che circondano la Chiesa, recitando tre "Credo", tre "Ave Maria" e tre "Gloria". Fino a pochi decenni fa questa usanza veniva praticata anche dagli uomini. SU CO'ONE 'E VRORES Nella parlata locale viene chiamato su co'one de vrores il pane dedicato alla festa dei fiori, ossia la primavera. Preparato in occasione della festa di San Giovanni Battista, viene confezionato da un'artigiana, l'unica rimasta a custodire quest'arte antica, Anna Coinu, per conto della "Società San Giovanni Battista". Si tratta di una complessa elaborazione composta da una focaccia a forma di torta (40 cm. di diametro e una decina di centimetri di spessore), sulla quale vengono infilati dei bastoncini di canna che reggono 160 pugiones (uccelli) e cinque puddas (galline). Al centro della composizione si trova il nido (cinque centimetri di diametro) decorato con dei chicchi di grano finto e con sopra tre pugioneddos (uccellini). Attorno al nido, vi sono quattro puddas, una delle quali porta sul dorso un pugioneddu. Il tutto è costituito da un impasto di acqua di sorgente con semola molto fina: miele, su pistíddu (mandorle grattugiate), manteca (composto di sostanze grasse fra le quali il burro). Il costo di su co'one si aggira intorno al milione e mezzo di lire e ha un peso di circa 8 chili. Per la sua preparazione occorrono cinque o sei mesi di lavorazione. Saranno inoltre confezionati circa altri 150 pugioneddos che, una volta terminati i festeggiamenti, verranno distribuiti ai soci, alle autorità, ai parenti ed amici del "cassiere", l'organizzatore dei festeggiamenti civili in onore del Patrono. Questa tradizione ha origine, secondo i fonnesi, da una terribile carestia del 1865 causata dalle cavallette. Rimando chi volesse conoscerla ad una ricerca su internet. URL dell'immagine: http://www.ilportalesardo.it/sagre/img/fonni_3.jpg www.fonni.it |
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