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Ho sentito la Mafia

Post n°17 pubblicato il 12 Maggio 2013 da gloria591

 

Ho sentito la Mafia

Ho vissuto per trenta anni in Sicilia e ho visitato e frequentato molti paesi dell entroterra Sicilano ad odore di Mafia,ho camminato a tutte le ore del giorno e della notte nei quartieri piu mafiosi delle principali citta' Siciliane , ho frequentato una ragazza dei quartieri a piu' ad alto rischio di criminalita Mafiosa , ho visto morti ammazzati in pieno giorno nella citta' dove sono nato e cresciuto ,ho udito il fragore di una bomba di avvertimento posta davanti il negozio di fronte casa dove abitavo.

 

Ho vissuto per oltre dieci anni negli Stati Uniti ,paese dalla Mafia Siciliana esportata, sono entrato nel bar piu famoso di un antico quartiere Italiano,la little Italy, di una grande citta' Americana dove i Mafiosi Italo Americani si riuniscono,ho conosciuto immigrati Siciliani sospettati di Mafia.

 

Ho avuto una terribile tragedia familiare di cui ho denunciato con grande difficolta i colpevoli dai nomi prestigiosi presso le Autorita Giudiziarie della grande citta' Siciliana dove sono nato,ho avuto apparati dello Stato che si sono rifiutati persino di accettare le denuncie per inesistenza di reato , ho avuto legali che parlavano di poteri forti e di inttoccabili ,ho conosciuto giornali e giornalisti antimafia che si sono rifiutati di pubblicare la notizia ,ho conosciuto collusioni ,coperture ,insabbiature della mia tragedia familiare

 

ma …... nulla non sono mai riuscito a percepire nulla che potesse mai apparirmi anche lontanamente come Mafia.

 

Per il mio lavoro sono stato costretto a vivere in diversi Paesi di diversi continenti , e tutte le volte vedevo la gente che si avvicinava a me con la solita battuta del Sicilano Mafia e al dire il vero non mi sono mai sentito offeso.

 

Un giorno durante un normale volo ,di cui ne ero il comandante, di collegamento tra due citta europee vedo entrare nella cabina di pilotaggio alcuni miei colleghi stranieri che sapendo le mie orgini Siciliane tutti eccitati e appassionati di Mafia ci tenevano a farmi sapere di avere visto tutti i film del “Padrino” e con un ingenua espressione sul viso di come coloro i quali si aspettassero da me delle rivelazioni stravolgenti mi pregavano di raccontare loro come era la Mafia .Ho dato sfogo alla mia fantasia per non deluderli'.

 

 

 

Per piu di quaranta anni ho avuto il terrore di dire la verita di dovere ammettere che non ho mai conosciuto la Mafia . Paura di dire che la Mafia non esiste'.

Si sono scritti migliaia di libbri sulla Mafia,si sono fatti simposi internazionali ,films ,documentari sulla mafia, sono morte migliaia di persone innocenti per mano della Mafia, la vita di centinaia di servitori dello Stato e spesso anche quella delle loro famiglie e' stata sacrificata per la lotta contro la mafia ,ma …... nulla non sono mai riuscito a percepire nulla che potesse mai apparirmi anche lontanamente come Mafia.La Mafia non esiste'.

 

Un insulto anzi un oltraggio lo definirei quello che e' stato il mio vero sentimento nascosto e me ne vergognavo, arrivavo al punto anche di mentire per paura di essere accusato di volere coprire la Mafia quella Mafia che non ho mai percepito per quasi cinquanta anni.

Venne un giorno in cui entrai in un aula di tribunale per una udienza contro il colpevole della mia tragedia familiare.

 

Ad un tratto durante la mia assertiva arringa conclusiva provai la senzazione di non sentire piu' la mia voce, le mie labbra si muovevano ma non emettevano alcuno suono, il vuoto ,nel cercare di comprendere cosa stesse succendendo mi girai indietro verso il mio legale e vidi lo sguardo dei suoi occhi atterriti .

Venni assalito dal panico di scappare via ma senza avere paura, una senzazione incomprensibile ma forte che svani' come se non fosse mai esistita appena uscii dal Tribunale.

 

tutto cambio'.

Capii che per la prima volta ho avuto la percezione del silenzio ,del silenzio omertoso, un silenzio di cui non ho avuto paura ma di cui sentivo il bisogno di scappare via ,di correre il piu lontano possibile cercando di lasciarla li in quella aula di tribunale quella senzazione.


Ho sentito la Mafia.

 

Com.te Pustizzi Dimitri

 
 
 
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