PENSIERI IN VIAGGIO

Il narratore

C'era una volta un narratore che viveva felice, senza preoccupazioni e con la testa sempre piena di sogni. Ma il mondo attorno a lui gli sembrava grigio, arido e malato. E lui ne soffriva.
Un mattino guardandosi allo specchio si disse:" e se io raccontassi a tutti delle storie? Potrei raccontare le cose belle della vita, dell'amore e dell'amicizia sono sicuro che così potrei portare
al mondo un po' di felicità".
E così fece, uscì in strada, salì in piedi su una panchina e
cominciò a raccontare ad alta voce.
Tutti quelli che passavano si fermavano un po' per ascoltarlo
poi proseguivano per la loro strada.
Il narratore, sapeva di non poter cambiare il mondo in un giorno, così non si scoraggiò e il giorno dopo riprese a raccontare. Ancora gente si fermava e poi ripartiva qualcuno gli dava del pazzo ma lui imperterrito continuò a narrare e ogni giorno saliva sulla panchina per continuare la storia. Ma i curiosi si fecero rari e ben presto si ritrovò a parlare da solo, ma non rinunciò. Scoprì infatti che gli piaceva ascoltare le sue storie così iniziò a narrare ad occhi chiusi e la gente lo lasciò lì,
solo dietro le sue palpebre chiuse.
Passarono gli anni e un giorno, mentre raccontava una storia prodigiosa, sentì che qualcuno lo tirava per la manica. Aprì gli occhi e vide una bambina che con una smorfia beffarda gli disse: "non vedi che nessuno ti ascolta? Perché perdi il tuo tempo così?"
"Amo i miei simili" disse il narratore "per questo mi è venuta
voglia di renderli felici".
"Povero pazzo" gli disse la bambina "lo sono forse diventati?
Vedi forse gli uomini più felici?"
"No" rispose il narratore "Allora perché ti ostini a farlo?" incalzò ancora la bambina presa da un'improvvisa commozione.
Il Narratore volse lo sguardo lontano e disse: "Continuo a raccontare.
E racconterò fino alla mia morte... un tempo lo facevo per cambiare il mondo..." Il narratore tacque, all'improvviso il suo volto si illuminò.
E disse ancora:
"…oggi racconto perché il mondo non cambi me".