C'ERA UNA VOLTA...VIAGGIO NELLA MEMORIA STORICO-CULTURALE DEL MERIDIONE D'ITALIA |
C'ERA UNA VOLTA IL TORNESE
C’era una volta un Regno… florido e ricco, baciato dal sole e bagnato dal mare… C’era una volta un Re ed una Regina… che per amore della loro gente scelsero l’esilio… C’era una volta un popolo… un popolo felice, un popolo leale che rimase orfano.
Sono il cantastorie e vi parlerò di un popolo che oggi è chiamato "terrone" e di una Terra strozzato dalla indifferenza e dal delinquere, ma che una volta, non tanto tempo fa è stata una grande Nazione; un Paese unito e libero per più di ottocento anni, industriosa e all’avanguardia su tutti i campi. Questo senza far inutili polemiche o sfociare nel campanilismo più assurdo. Questo blog ha il difficile compito di cercare di ridare dignità al popolo meridionale, un popolo che sta attraversando un momento estremamente difficile e che non può più vivere di promesse, ma ha bisogno di certezze. Non possiamo però parlare di futuro se non si conosce il passato, Leonardo Sciascia ha detto: “il nostro è una paese senza memoria e verità”, aggiungendo “la sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini”. Per questo parliamo del nostro passato; chi eravamo, raccontiamo la nostra storia: C'era una volta un regno..."
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Lager PiemonteseDopo la muraglia cinese, il più grande complesso difensivo è senza dubbio la fortezza di Fenestrelle, posta tra Pinerolo e Sestrière, verso il confine francese. Qui ci fu la prima salita in massa dei giovani meridionali, si proprio qui e non per lavorare nella Fiat o altre azienda, ma incatenati al muro contro ogni convenzione militare e qui ci giunsero non in comode carrozze ma ammassati su carri bestiame o a piedi, ingiuriati, senza scarpe, incatenati. Questi sono i soldati meridionali e più tardi anche i soldati del Papa, che non vollero giurare fedeltà ai “liberatori”. Questo è il risvolto non oleografico dell’Unità d’Italia. Qui furono rinchiusi i garibaldini che fallirono le successive spedizioni contro il Papa, quei garibaldini che poi accrebbero le fila dei briganti. A Fenestrelle giungevano quei detenuti di cui poi non si doveva più saper nulla. La calce viva distruggeva i cadaveri, per spregio nei periodi di freddo i carcerieri toglievano gli infissi facendo restare solo le grate. In pochi vinsero il rigore del freddo, le percosse e la fame. I piemontesi furono per i meridionali una sorta di predecessori dei nazisti. Nel libro di Fulvio Izzo “i lager dei Savoia” è descritta fedelmente l’epopea dei nostri padri di cui ancor oggi non si conosce il numero esatto. Nella rubrica “ultime notizie” del 26/01/1861, n°1 del giornale “l’armonia” si parla di un numero vago di ufficiali, circa 1700, mentre per i sottufficiali e soldati la cifra sarebbe di 24000, da tener presente che per quella data, il Gennaio del 1861, Francesco II resisteva a Gaeta e con essa anche Messina e Civitella del Tronto. Nei registri parrocchiali, vennero annotati i nomi dei soldati meridionali deceduti dopo il ricovero, per malanni dovuti alla rigidità delle condizioni carcerarie. Ma i nomi registrati non corrispondevano a tutti i prigionieri. Tantissimi corpi, senza nome, venivano gettati nella calce viva in una grande vasca, ancor oggi visibile. Un intervento di Beppe Grillo dal suo sito: http://www.beppegrillo.it/2006/11/siamo_tutti_bor.html Per i nomi, potete consultare vari siti, tra i quali: http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=260381 |
CONTATTI
unione_sud@libero.it
EPILOGO CON LINA SASTRI
DIFENDI IL TUO POPOLO, DIFENDI LA TUA TERRA, COMPRA PRODOTTI DEL SUD!
STATISTICHE
Prima dell'annessione, le monete degli stati italiani erano complessivamente di 668,4 milioni di lire; 443,2 erano solo del Regno delle Due Sicilie, il quale avevo due volte le monete di tutti gli altri stati italiani messi insieme. Dal testo "scienze delle finanze" di Francesco Saverio Nitti, Pierro 1903
PULIZIA ETNICA
5212 condanne a morte, 6564 arresti, 54 paesi distrutti. 1 milione di persone mancarono in soli 10 anni - per i meridionali è stata una pulizia etnica
LA RAPINA DEL SECOLO
L'Unità italiana fu una esigenza economica da parte del Piemonte, capaggiato dagli inglesi e servo della massoneria... questa rapina, fu chiamata: "Risorgimento".
I PRIMATI DAL 1734 AL 1860
SUA MAESTÀ FRANCESCO II
" La restituzione del mio non mi adesca; Quando si perde un trono, poco importa il patrimonio. Se l'abbia l'usurpatore o il restituisca, né quello mi strappa un lamento, né questo un sorriso. Povero sono, come oggi tanti altri migliori di me; stimo più la dignità che la ricchezza."
AI DIFENSORI
I NOSTRI EROI
Dinnanzi al plotone di esecuzione italo-piemontese, i militari duosiciliani ballavano la tarantella, in segno di sfida!
DOCUMENTARIO 1
" Per liquidare i popoli si comincia con il privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un'altra cultura, inventa per loro un'altra storia. Dopo di che il popolo incomincia lentamente a dimenticare quello che è stato. E il mondo attorno a lui lo dimentica ancora più in fretta". - Milan Kundera -
Inviato da: GeppettoPinocchio
il 16/02/2012 alle 18:37
Inviato da: fatina86_e
il 06/02/2011 alle 12:55
Inviato da: vocedimegaride
il 20/10/2008 alle 14:06
Inviato da: rela149
il 03/10/2008 alle 21:28
Inviato da: Unione_Sud
il 06/09/2008 alle 16:57