Lo so non riguarda il pattinaggio.
Ma è un omaggio ad una atleta che ha rivoluzionato il mondo della ginnastica artistica femminile.
Nata a Mosca, il 1 Giugno 1960, rimane orfana giovanissima a cinque anni, e viene cresciuta dalla nonna. Campionessa Mondiale nel 1978. Prima donna al mondo ad eseguire il full-twisting double back al corpo libero (ancora oggi una delle diagonali più difficili), autrice di movimenti spettacolari ed innovativi (il full-twisting layout Korbut alle parallele, movimento oggi considerato illegale per la sua pericolosità; il double back tuck in uscita dalla trave, ancor oggi una delle uscite più spesso eseguite). Elegate e completa. Ma soprattuto sfortunata.
Nel 1979 si frattura una gamba e deve rinunciare ai campionati Mondiali. L'infortunio richiede un intervento chirurgico, ma una ripresa troppo precoce degli allenamenti rende necessario un nuovo intervento chirurgico, allungando i tempi di recupero. Nonostante questo viene costretta ad allenamenti durissimi in vista delle Olimpiadi del 1980 (in casa, a Mosca). Nel tentativo di eseguire un movimento ad alto rischio (il Thomas al corpo libero, oggi vietato in campo femminile), si frattura le vertebre cervicali. Rimane paralizzata per sempre.
Seguono anni di amerezze, complice anche il silenzio della federazione Sovietica, che inizialmente ridimensiona l'infortunio ("..presto Elena riprenderà ad allenarsi...", "...se Elena non rientrerà è solo per problemi d'età e non per l'infortunio..") per poi stendere un velo di silenzio ed indifferenza sulla povera Mukhina, che commenta così il suo infortunio: "...There are such concepts as the honor of the club, the honor of the team, the honor of the national squad, the honor of the flag. They are words behind which the person isn't perceived. I'm not condemning anyone or blaming anyone for what happened to me. Not Klimenko or especially the national team coach at that time, Shaniyazov. I feel sorry for Klimenko - he's a victim of the system, a member of the clan of grownups who are 'doing their job.' Shaniyazov I simply don't respect. And the others? I was injured because everyone around me was observing neutrality and keeping silent. After all, they saw that I wasn't ready to perform that element. But they kept quiet. Nobody stopped a person who, forgetting everything, was tearing forward - go, go, go!..".
Solo negli ultimi anni Elena sembrava aver ritrovato serenità, aiutata dall'affetto che i moltissimi appassionati di ginnastica non le avevano mai fatto mancare, e finalmente anche dal riconoscimento della sua Nazione. Nel giorno del suo 40° compleanno così venne ricordata da Vladimir Putin: "...in life, you are a champion - our pride and glory."
Il 22 Dicembre 2006 Elena Mukhina è morta.
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