Blog di Il Delfino"In natura non esistono nè premi nè punizioni, solo conseguenze." - Robert Green Ingersoll (1833-1899), statista americano |
FONTI RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO
Iscriviti alla news InVerde, l'informazione quindicinale sostenibile. Per essere sempre aggiornato e non restare indietro.
AREA PERSONALE
MENU
TAG
BANNER
LINK PREFERITI
- La Nuova Ecologia
- QualEnergia
- Legambiente
- Ing. e Ambiente
- Alimentazione Naturale
- Il Paradiso dei Dannati
- Il Blog di Gianluca
- TEO News
- Orso Bruno
- Il Miglio Verde
- Terra in agonia
- Spartaco Libero
- Volta Pagina
- Il Blog di Cristian
- I link di Altapopolarità
- Tempo d'Estate - Dama Verde
- Opinionando - Giadatea
- Passione Garden
- Il blog di Mario Delfino
- Sviluppo Sostenibile
- E Carmen Sandiego?
- YouImpact
I MIEI BLOG AMICI
- S.O.S. TERRA
- UOMO e AMBIENTE
- Ambiente&Foreste
- Battery Sharing
- La Libertà
- Cani & Ga.
- l ECO...campano!
- Fare Ambiente
- Sale del mondo....
- LIONHEART
- lecosistema
- Chissà se va?
- MONDO NOSTRUM
- Crederci sempreeeeee
- PENSIERI DI LUCE
- Petrolio
- Greenpeace Blog
- hunkapi * tradizioni degli indiani damerica
- FOTOGRAFARE BLOG
- HUNKAPI English
- Gaia
- Spazio Bianco
- Un mondo nuovo
- Mondo Cane
- AMBIENTECO
- I companeros
- SposarsiInEconomia
- SaraePennyWanted
- CONTRAMUNNEZZA
- Amica Terra
- passione
« M'illumino d'efficienza | M'Illumino di Meno » |
Questo post nasce dall’articolo “2020: fuga dal petrolio” pubblicato da QualEnergia sul nr. 5 (novembre/dicembre 06), Pag.45 e 46.
La Svezia ha nominato una Commissione, con lo scopo di trovare soluzioni energetiche alternative al petrolio, al fine di ridurne il relativo consumo. E’ interessante fare alcune considerazioni in merito.
1. E’ da sottolineare la volontà da parte della Svezia di individuare una via di uscita dalla dipendenza energetica nei confronti del petrolio, trovando forme e modalità alternative di approvvigionamento energetico.
2. La Commissione incaricata non si è limitata a delineare solo uno scenario generale (parole), ma ha definito anche e soprattutto degli obiettivi ben precisi (numeri, quindi fatti concreti). Gli obiettivi sono tre:
- riduzione del 50% del consumo di petrolio nel settore dei trasporti
- azzeramento dei consumi di petrolio nel settore del riscaldamento, sia nel privato che nel terziario
- riduzione del consumo di petrolio del 40% nel settore industriale.
Scadenza: anno 2020. Cioè, fra tredici anni.
3. La Commissione ha tracciato, inoltre, delle linee di comportamento per raggiungere gli obiettivi individuati. Gli svedesi hanno capito, cioè, che per poter conseguire una consistente riduzione del consumo di petrolio, è necessario modificare i comportamenti collettivi. Un esempio: il raggiungimento del primo obiettivo (riduzione del 50% del consumo di petrolio nel settore dei trasporti) deve passare attraverso una maggiore efficienza dei sistemi di trasporto adottati, l’utilizzo di nuovi carburanti, ma anche attraverso una modifica delle abitudini degli svedesi. Come? Organizzandosi per favorire lo sviluppo dell’Information & Comunication Technology (telelavoro…). In tal modo, potenziando le infrastrutture tecnologiche, si consente ai lavoratori di ridurre davvero al minimo gli spostamenti fisici e, conseguentemente, l’utilizzo di mezzi di trasporto. Un vero esempio di pianificazione strategica sostenibile.
4. La Commissione ha individuato, infine, 5 ragioni, per le quali la Svezia deve ridurre la propria dipendenza energetica dal petrolio. Ora, 4 di queste ragioni attengono alla sfera economico – finanziaria, e non ad argomentazioni ambientalistiche. Nell’immediato futuro una vera crescita economica sarà possibile solo se non si prescinde dallo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Una lezione, quella svedese, da imparare. Ed alla svelta. Se davvero si vuole ridurre il consumo di petrolio, occorre modificare la nostra realtà quotidiana, i nostri piccoli gesti di ogni giorno, dettati dalle abitudini. Perché le nostre abitudini traggono le loro origini dall’utilizzo invasivo del petrolio, quale unica fonte, inesauribile ed a basso costo, di energia. E l’aspetto sorprendente della faccenda è che modificare la nostra realtà quotidiana non costituisce solo un atto bello e nobile per la salvaguardia dell’ambiente, ma rappresenta anche l’unica strada davvero percorribile per continuare a garantire sviluppo economico. Stavolta, per tutti.
di Mario
Tradotto automaticamente grazie a Google.com
RISORSE UTILI
|
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: caniega
il 20/05/2009 alle 19:06
Inviato da: IlDelfino05
il 08/05/2009 alle 17:09
Inviato da: IlDelfino05
il 08/05/2009 alle 17:09
Inviato da: IlDelfino05
il 08/05/2009 alle 17:07
Inviato da: lucyinthesky.wd
il 05/05/2009 alle 09:15
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
DISCLAIMER
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/08/2001. Immagini, audio e video inseriti sono pubblicati senza alcun fine di lucro; qualora la loro pubblicazione violi diritti d'autore, vogliate comunicarmelo per una pronta rimozione.