Post n°248 pubblicato il 31 Agosto 2013 da contramunnezza
SCEGLIERE IL BENE COMUNE Il deterioramento dell'ambiente a causa di condizioni atmosferiche estreme, siccità, inondazioni e innalzamento dei livelli del mare costituisce una crescente fonte di sofferenza nelle regioni vulnerabili che sono già molto povere. La responsabilità nei confronti delle future generazioni richiede che nessuno prenda più di una giusta parte delle risorse del pianeta e che tutti collaborino alla protezione dell'ambiente da danni permanenti, per esempio a causa del cambiamento del clima.
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Post n°247 pubblicato il 29 Agosto 2013 da contramunnezza
CAMPAGNA " CARTOLINE DALLA TERRA DEI FUOCHI E DEI VELENI" A breve partirà la campagna “ CARTOLINE DA TERRADEI FUOCHI E DEI VELENI”. Tante persone, anche da lontano, mi hanno detto divoler dare un contributo per le tante spese che sosteniamo. Ringrazio tutti. Chiedo a chi volesse dare un aiuto di scrivermi in privato per avere delucidazioni a riguardo. Ancora grazie. Di tutto rispondo io personalmente. Padre MaurizioPATRICIELLO |
Post n°246 pubblicato il 29 Agosto 2013 da contramunnezza
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Post n°245 pubblicato il 29 Agosto 2013 da contramunnezza
A CHE PUNTO SIAMO? Mesi di impegno insieme a tanti cittadini sempre più consapevoli del dramma che il nostro territorio sta vivendo... Per ora cambia poco:i roghi continuano, la monnezza è dovunque, le istituzioni no. Ma, almeno, con il clamore mediatico che finalmente c'è intorno alla Terra dei Fuochi nessuno può più fare finta di non sapere... |
Post n°244 pubblicato il 04 Aprile 2013 da contramunnezza
Domani 5 aprile 2013, presso l'Università degli Studi di Napoli nella Sala Congressi del Complesso di Monte Sant'Angelo si terrà il primo incontro del Ciclo de "I Dialoghi dell'Espresso" organizzati presso le Università italiane
L' iniziativa nasce dalla volontà del settimanale di informazione e attualità italiano di coinvolgere un pubblico attento, come quello degli studenti universitari, nella discussione su temi di grande attualità e che rappresentano alcuni tra i problemi più gravi del Belpaese.
I temi individuati rappresentano, almeno in parte, un’agenda delle emergenze che l’Italia è chiamata a fronteggiare in questo difficile periodo storico e che, per essere risolte, richiedono l’apporto significativo di tutte le energie del Paese. Dai dialoghi ci si aspetta che nascano idee e proposte per lo sviluppo dell’Italia che possano entrare nel dibattito pubblico. Alla conferenza di domani si parlerà di ambiente, inquinamento e crescita. Apriranno i lavori Massimo Marrelli, Rettore dell’Ateneo federiciano Bruno Manfellotto, Direttore de l'Espresso. Interverranno Corrado Clini, Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Aldo Bonomi, sociologo Piero Salatino, Ordinario di Impianti chimici dell’Università Federico II Emiliano Fittipaldi, Giornalista investigativo de l'Espresso. Agli interventi seguirà il dibattito Parteciperà Pierfrancesco Diliberto, in arte PIF, Autore televisivo e regista.
Si potrà seguire l’evento in streaming a cura del Supporto alle produzioni multimediali del CSI - Centro Servizi Informativi della Federico II all’indirizzo: www.dol.unina.it.
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Post n°243 pubblicato il 23 Novembre 2012 da contramunnezza
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Post n°242 pubblicato il 17 Novembre 2012 da contramunnezza
Contramunnezza ha aderito all'invito del Comune di Sant'Arpino e nelle domeniche 18 e 25 del mese di novembre sarò presente in Piazza Umberto I per sensibilizzare i cittadini sulle ulteriori modalità della raccolta differenziata. Dalle 10 alle 13 saremo presenti e illustreremo i vantaggi che derivano dal seguire regole precise e puntuali. Il comune ha avviato una diversa fase, decidendo di uscire dal Consorzio e affidando il servizio ad una ditta. Un contributo importante possiamo darlo noi cittadini, continuando ad applicare sempre meglio le buone pratiche: ridurre, differenziare, riciclare. I dati relativi al 2011 dell 'Osservatorio Regionale Rifiuti della Campania, registrano per il nostro comune una percentuale del 24, 52. http://orr.regione.campania.it/osservatorio/front_office/Doc?act=load&sez=05&pk=2761 La media della provincia di Caserta, per lo stesso anno, è del 36,64%. Il comune con la media più alta è Valle di Maddaloni 65,03%. Quello con la media più bassa San Marcellino 0,54% . Non stiamo messi così male ma POSSIAMO FARE DI PIU' !
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Post n°241 pubblicato il 01 Settembre 2012 da contramunnezza
Oggi la chiesa italiana celebra la settima giornata nazionale per la salvaguardia del creato. Un occasione in più per riflettere soprattutto alla fine di un'estate che ci ha visto soffrire per la piaga dei roghi. Proponiamo alcuni passaggi significativi del messaggio dei Vescovi: «Non è più possibile dilapidare le risorse del creato, inquinare l’ambiente in cui viviamo come stiamo facendo. La vocazione dell’uomo è di essere il custode e non il predatore del creato. Oggi si deve essere consapevoli del debito che abbiamo verso le generazioni future alle quali non dobbiamo trasmettere un ambiente degradato e invivibile Ritessere l’alleanza tra l’uomo e il creato significa anche affrontare con decisione i problemi aperti e i nodi particolarmente delicati, che mostrano quanto ampie e complesse siano le questioni legate all’intreccio tra realtà ambientale e comunità umana. Accanto all’annuncio, infatti, è necessaria anche la denuncia di ciò che viola per avidità la sacralità della vita e il dono della terra. Vi sono aree nelle quali purtroppo la gestione dei rifiuti e delle sostanze nocive sembra avvenire nel più totale spregio della legalità, avvelenando la terra, l’aria e le falde acquifere e ponendo una grave ipoteca sulla vita di chi oggi vi abita e delle future generazioni. Annunciare la verità sull’uomo e sul creato e denunciare le gravi forme di abuso si accompagna alla messa in atto di scelte e gesti quali stili di vita intessuti di sobrietà e condivisione, un’informazione corretta e approfondita, l’educazione al gusto del bello, l’impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti, contro gli incendi devastatori e nell’apprendistato della custodia del creato, anche come occasioni di nuova occupazione giovanile".
BUONA GIORNATA A TUTTI |
Post n°240 pubblicato il 02 Agosto 2012 da contramunnezza
Il problema dei roghi tossici è ormai configurabile chiaramente da più parti come il genocidio (biocidio) premeditato schizzato in vetta ai reati ambientali maggiormente consumati negli ultimi anni in Campania.
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Post n°239 pubblicato il 06 Luglio 2012 da contramunnezza
Costituito il Coordinamento Comitati Fuochi CAIVANO - A distanza di una settimana dall’evento promosso per incontrare la cittadinanza, il “Coordinamento Comitati Fuochi”, sancisce ufficialmente la propria nascita. Come una settimana fa, all’ombra dei condomini del Parco Verde a Caivano, presso la chiesa di San Paolo Apostolo, un autentico bagno di folla ha salutato i responsabili del coordinamento che nel corso della serata di mercoledì 4 luglio ha dato il via ufficialmente alla propria attività.
«Il coordinamento – afferma Daniela Scodellaro, responsabile del Coordinamento – nasce oggi con l’obiettivo di mettere in rete le numerose realtà associative, movimenti e comitati già impegnati nei vari comuni della provincia nord di Napoli in modo da costruire un percorso comune attraverso il quale fronteggiare in maniera unitaria un problema tanto grave e delicato come quello dei roghi di rifiuti tossici».
«Un percorso – prosegue Lucio Iavarone, del “Comitato No discariche Comuni a nord di Napoli” – iniziato ormai nel 2008 con la nascita del sito di denuncia “La terra dei fuochi” che grazie alla preziosa intuizione del suo creatore Angelo Ferrillo, ha palesato al grande pubblico il grave disastro ambientale provocato dal proliferare di roghi appiccati in maniera “scientifica”, nei campi rom, lungo i confini comunali, e/o comunque laddove le autorità, appellandosi a fantomatici conflitti di competenza, scelgono colpevolmente e sovente, in maniera complice, la linea del non intervento». «Scelte – precisa l’avvocato Ambrogio Vallo, presidente dell’associazione Voce per Tutti di Caivano – che rappresentano l’anticamera di palesi violazioni di legge in materia ambientale contro le quali il nascente Coordinamento intende procedere con esposti e denunce volti ad accertare le responsabilità dei soggetti coinvolti nell’affare roghi, soprattutto a livello istituzionale laddove uno strumento estremamente funzionale alla localizzazione dei punti interessati da questi fenomeni come il censimento dei roghi viene sistematicamente ignorato con le drammatiche conseguenze soprattutto sotto il profilo della salute pubblica, che oggi sono sotto gli occhi di tutti». «Un “sistema”, quella della mancanza di controlli – precisa Angelo Ferrillo nel suo intervento, tenuto via skype dagli USA – che evidenzia in tutta la sua drammaticità la contraddizione di politici eletti e lautamente pagati per offrire soluzioni ad una cittadinanza che invece è costretta a cercarsele in maniera autonoma attraverso esperienze come “La terra dei fuochi” piuttosto che quella del Coordinamento comitati fuochi». Vibrante in tal senso il monito del padrone di casa, padre Maurizio Patriciello, che nell’esprimere il proprio sdegno per la grave emergenza ambientale e sanitaria indotta dai roghi, ha ribadito con forza: «…è evidente che gli amministratori di questi territori non ci amano, e se non ci amano allora essi sono contro di noi…è inutile poi venire o non venire in chiesa se questo non serve a fare comunità». L’evento ha raccolto anche il contributo di Lino Chimenti, dell’associazione Scampia Felice, che nell’ottica di un duro richiamo alla proprie responsabilità da parte delle autorità ha ipotizzato la possibilità per i comitati di sporgere querela contro gli amministratori per il reato di omissione di atti di ufficio e, per alzare ulteriormente il tiro delle azioni di controllo, di produrre esposti al CSM per denunciare le istituzioni inadempienti. Vincenzo Viglione |
Post n°238 pubblicato il 02 Luglio 2012 da contramunnezza
Verso il parco urbano chiesto dai cittadini di Sant'Arpino nella petizione del dicembre 2010 Cominciati i lavori di bonifica N'copp'e Santi! Tutti insieme difendiamo il nostro territorio! Sappiamo che siamo soltanto all'inizio di un percorso di consapevolezza e responsabilità nei confronti delle nostre radici, del nostro ambiente e della natura che ci ospita. Apprezziamo la sensibilità degli amministratori, guardiamo con fiducia all'inizio dei lavori di bonifica che seguiremo con attenzione insieme ai tanti santarpinesi che come noi credono in questo progetto. Il nostro primo reportage....
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Post n°237 pubblicato il 30 Giugno 2012 da contramunnezza
…. E COME BRUCIA…..( l’analisi forviante dei politici campani sull’acquisto dell’inceneritore) L’estate brucia i tempi con l’arrivo dell’anticiclone Scipione, e con esso brucia la pelle di chi ha il coraggio in queste ore di esporsi al sole. Ma tutto questo non sconvolge un Paese che è ormai abituato a bruciare, e soprattutto non scompone la classe politica che lo Governa, abituata a tutelare lobby come quelle dell’incenerimento. Abbiamo scritto e dimostrato fino alla noia che l’incenerimento dei rifiuti è la soluzione peggiore che una classe politica possa dare come risposta al trattamento delle materie prime seconde provenienti dal ciclo dei rifiuti. Nonostante tutto i nostri politici invece di ravvedesi su alcune decisioni, riescono a superarsi ogni volta con atti e dichiarazioni di una incompetenza e soprattutto con una sfacciataggine senza precedenti. Con Decreto Legislativo 59 del 17/05/2012 sul riordino della Protezione civile, il bravo professore Monti ribadisce che la Regione Campania è costretta a comprare dalla Impregilo l’inceneritore di Acerra alla modica cifra di 355.550.240,84 euro (dico TRECENTOCINQUANTACINQUEMILIONI DI EURO), disponendo testualmente (art. 3 comma 4) : le risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione 2007-2013 relative al Programma attuativo regionale, necessarie per l'acquisto del termovalorizzatore di Acerra, pari a 355.550.240,84 euro] vengano trasferite direttamente alla società creditrice già proprietaria dell'impianto di termovalorizzazione, a saldo di ogni sua pretesa, con corrispondente riduzione dei limiti di spesa di cui al patto di stabilità della regione Campania, Ma i parlamentari Campani, il Presidente della Regione Campania ed i Consiglieri Regionali esultano in quanto sono riusciti, grazie ad un emendamento PD e PDL ad annullare di fatto il summenzionato articolo, restando comunque in vigore l’art. 12 del D. Lgs 16/2012 il quale prevede l’obbligo della Regione Campania di pagare alla Impregilo 355 milioni di euro ( somma tra l’altro già versata ad inizio giugno), per l’acquisto dell’inceneritore, e la copertura economica è garantita dai fondi FAS. L’unica cosa che i nostri eroi sono riusciti ad ottenere è che la spesa di 355 milioni di euro non comporta una riduzione dei limiti di spesa per la Regione Campania. 1) Come mai a pagare questa “paccata” di milioni alla Impregilo deve essere la Regione Campania, e per essa i suoi abitanti, piuttosto che la A2A che gestisce e pertanto percepisce gli utili dal rottame di Acerra ? 2) A quanti investimenti deve rinunciare la Regione Campania, e per essa i suoi abitanti, per il solo fatto di essere stata obbligata ad acquistare un rottame i cui sporchi utili sono stati regalati ad una società Lombarda? Questi sono i quesiti che si porrebbe qualsiasi cittadino della Nostra Regione, ma suppongo che i Nostri Parlamentari Campani non sanno cosa significa tagliare i fondi FAS per un importo di 355 milioni di euro. Probabilmente a loro sfugge a chi stanno regalando i nostri soldi. Impregilo - il cui Presidente, Massimo Ponzellini, è stato arrestato qualche giorno fa con l’accusa di associazione a delinquere, finalizzata all’appropriazione indebita e alla corruzione. Insomma proprio un buon cliente con un curriculum idoneo per gli affari di Stato. Nel frattempo Acerra brucia. Brucia quanto prodotto dagli STIR Campani. Rifiuti triturati. Brucia Acerra e con essa bruciano pneumatici e cavi di rame nelle campagne circostanti: “La Terra dei fuochi”. Acerra brucia e bruciano 355 milioni di Euro fondi destinati alle bonifiche, piuttosto che alla realizzazione di depuratori, alle sostituzione delle reti idriche colabrodo piuttosto che ristrutturazione delle scuole Campane. Bruciano le imprese Campane che potevano creare occupazione con 355 milioni di Euro; Bruciano i cittadini campani sempre più disoccupati e che vedono sottrarre l’ennesima possibilità lavorativa. Bruciano gli Amministratori dei comuni che si vedono sottrarre disponibilità economiche necessarie a garantire gli investimenti necessari per lo sviluppo delle Nostre Comunità Brucia tutta la politica. Ma i politici, quelli di 12.000 € al mese, sconnessi dalle realtà territoriali e lontani dalla gente, restano immune dall’anticiclone Scipione. A conforto di ciò, nella Nostra sventurata Provincia di Caserta ancora immaginano di realizzare un Gassificatore. Nu gassificatore . . . .. . Uanema du priatorio. Grazie professor Monti. Grazie cari Onorevoli. Grazie politici che ancora sponsorizzate la realizzazione di inceneritori. L’ennesimo stupro alle popolazioni del SUD è stato consumato. Vincenzo Cenname |
Post n°236 pubblicato il 27 Giugno 2012 da contramunnezza
Terra di nessuno?
Maurizio Patriciello, 20 Giugno 2012 Fa caldo in Campania. Un caldo afoso che ci terrà compagnia per tutta le settimana. Con il caldo nei territori a cavallo tra Napoli e Caserta si ripresentano i vecchi, angoscianti problemi che, negli anni, non hanno mai trovato una soluzione. Un fetore deprimente si intrufola nelle nostre case come un ladro, di notte e nelle prime ore del mattino, e ammorba la vita delle persone ancora sonnacchiose e stanche. Le sveglia di soprassalto facendole correre a chiudere porte e finestre e accendere i condizionatori d’aria. Come sempre, le autorità balbettano, ripetendo il vecchio, insopportabile ritornello dello scaricabarile. C’è chi dice che proviene dalle ecoballe accatastate da anni come montagne nelle nostre campagne. Chi invece insiste sui depuratori delle acque reflue che funzionano a singhiozzo e male. Sarà l’incapacità di gestire la cosa pubblica, il mantenere qualche promessa fatta a qualche compagno di merenda o la paura di ledere gli interessi di qualche camorrista nostrano, fatto sta che i peccati di omissione si sprecano. Tonnellate di materiali di origini sconosciute vengono bruciate ogni giorno, sotto gli occhi di tutti, forze dell’ordine e politici locali compresi. Roghi alti si levano dalle campagne per andare a intristire il cielo e gli animi. Il consiglio del sottosegretario all’Economia di fare quest’anno una settimana di ferie in meno, da queste parti, è del tutto fuori luogo. Qui tanta gente fa la fame eppure la vita costa più che altrove. A cominciare dall’assicurazione sulle auto. Costa tantissimo perché, ci dicono, troppa gente ha imbrogliato nel passato, i conti non tornano e, dunque, gli onesti dovranno riparare. La bolletta dell’elettricità aumenta perché con l’aria avvelenata occorre starsene chiusi in casa con i condizionatori perennemente accesi. Si lavora poco, sottopagati, a rischio della vita e, sovente, per la stessa camorra che ha le mani in pasta dappertutto. Lunedì, però, si è proprio sfiorata la tragedia. I cittadini delle province di Napoli e Caserta, inorriditi, hanno notato verso le 3 del pomeriggio che una enorme nube nera come la notte, densa come il fango, fetida come l’inferno si ingrossava sempre di più. Un colossale incendio si era sviluppato in un deposito per auto destinate allo sfascio. Lentamente la nube si dirige verso il Vesuvio. Centinaia di auto, copertoni e altro materiale altamente infiammabile erano stati ammassati sulla nuda terra, accanto a fondi agricoli, senza alcuna protezione né sistemi antincendio. Così, semplicemente, stupidamente. Una vera bomba ecologica all’aria aperta. Una bomba che non poteva che scoppiare sprigionando diossina in quantità elevata. Gli occhi bruciano. Brucia la gola e la pelle. Il palato si fa amaro, la saliva nera. Il cuore scoppia. Di impotenza, di rabbia, di desiderio di giustizia. Il pensiero corre ai bambini, ai vecchi, agli ammalati. I giovani sul Web si allertano, con un tam-tam che sale e scende per l’Italia. Poveri ragazzi: chiedono aiuto e non sanno nemmeno a chi. Come sempre mancano gli interlocutori. Nel settembre 2010 un politico di rilievo nazionale arrivò a dire che se non avessimo la Calabria e la conurbazione Napoli-Caserta – definita un cancro morale – l’Italia sarebbe il primo Paese in Europa. Come si può facilmente immaginare i politici campani fecero gli offesi. Oggi siamo all’emergenza. Queste zone sono diventate terre di nessuno o, meglio, di gente con troppi interessi occulti. Qui non si vive più, qui si sopravvive a stento. Non è un caso se la percentuale di morti per cancro in questa fascia di terra è tra le più alte di tutta la Penisola. |
Post n°235 pubblicato il 01 Giugno 2012 da contramunnezza
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Post n°234 pubblicato il 21 Maggio 2012 da contramunnezza
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