Il mignolo - .
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Piccole riflessioni pausa pranzo

Dopo un periodo lavorativo vertiginoso, oggi, primo giorno di quiete e routine tranquillizzante, inizio ad accusare il colpo. Esco dal lavoro e la prima cosa che faccio è fiondarmi da un fruttivendolo a comprare arance. La seconda, ben ponderata e più incisiva, è virare in farmacia per comprare tachipirina. Non so ancora in quale successione…
 

Un anno dopo o forse più.

Con WordPress non è mai stata scoccata scintilla, non ho trovato affinità e l'essermi sentita immediatamente dispersa nel nulla e per giunta non aver neppure tentato di rendere quell'ambiante leggermente familiare e accogliente ha fatto sì che anche questa fine, annunciata qui su libero, non fosse, come una marea di altre volte, definitiva. E' un…
 

Fine.

Nell'ultimo periodo per qualche ragione astrale che ancora non mi so spiegare, ma fortemente voluta e sudata, mi ritrovo ad aprire riunioni. Non ho ancora raffinato il metodo, non sono ancora in grado di reggere l'ansia dell'inizio, della primissima parola. Solitamente mentre pronuncio il primo suono -guardo ma non vedo- . Spesso mi capita di sorridere discretamente, capita sovente…
 

A cuore aperto. Non c'è ancora una fine, per fortuna.

Al suo rimprovero mi ritrovo ad osservare il mio orologio perplessa. Non è tardi, quanto tempo mi sarò soffermata ad osservare quell'abbraccio sentendo acqua fluire? Trenta secondi, non di più. Eppure lo vivo ogni giorno, adesso costantemente. C. freme, trema. Il suo corpo si è fermato a virgulto. Non so come faccia a stare in…
 

A cuore aperto. L'abbraccio.

Proseguo sul marciapiede bagnato, devo stare attenta a non scivolare. - La sua gamba da oggi è come una macchina d'epoca-. Potrei spingermi di più, scivolare, rialzarmi, ma l'ultima caduta è stata dannosa e non voglio risentire quel male. L'anno è iniziato peggio. Anche quest'anno. Il ricordo del pensiero che feci ad inizio 2010, qualche…
 

A cuore aperto. Invece no.

Ma noi siamo matte. E quindi ti rispondo dallo stesso sedile con una sonora risata. Ora sto in macchina e rido. Ho appena parcheggiato C. mia cara. Mi raggiungi? O vengo io da te? Ci incontriamo a metà strada? Sì ma dove sei? Quale bar? Non ho capito, ma dove sei? Anch’io, ma quale bar…
 

A cuore aperto. Una risposta dal passato.

Una volta mia cara C. ero sul sedile della mia auto affranta, questo particolare turbamento che si presentava quasi regolarmente ogni lunedì mattina era il mio compagno sino alla porta d'ingresso del mio posto di lavoro. Una volta ferma sulla soglia, un passo prima di entrare, controllavo che le guance non avessero aloni di lacrime…
 

A cuore aperto. Atena canta.

...Del cazzo. Diciamolo. Alla quale mi rifiuto categoricamente ed insindacabilmente di rispondere. Che io rispondo solo a domande intelligenti, non a quelle presuntuose, insinuanti, provocatorie. A quelle volto le spalle, parcheggiando magnificamente l'auto. Un pensiero di morte mi sfiora, non respirare più è - troppo tardi-. Ma non avrò il tempo di accorgermene. Taglio corto…
 

A cuore aperto.

Il potere della mente un corno. Da Strada Maggiore allo Chalet, posizione ideale per un parcheggio sicuro, quindi tattico, ma neppure troppo vista la distanza a piedi da coprire poi per arrivare al punto x, ci misi circa quei quaranta minuti di Madonne, con pace all'anima di ogni santo e non, rammentando a rate l'intuizione…
 

A cuore aperto.

Uscita di casa all'alba, venerdì mattina, mi sentivo di nuovo calva e senza chioma, l'aria gelida sferzava le ciocche di capelli e la cute al di sotto rabbrividiva misera allo scoperto. Infilandomi velocemente nell'auto davanti a casa pensai che quella non era una sera, ma una mattina - buia e tempestosa-, l'atmosfera ideale per una…
 

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