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"...Mi segua, Signor Bianconiglio... che glielo mostro io, il Paese delle Meraviglie... "
(cit. Morgana)
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Post n°434 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da Eyke
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Post n°433 pubblicato il 10 Febbraio 2008 da Eyke
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Post n°432 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da Eyke
Essere bambina. Essere una giovane donna, o una signora più anziana. Essere bella o brutta. Essere intelligente o sciocca. Essere sognatrice o concreta. Essere una brava cuoca o una casalinga incapace. Essere colta o ignorante. Essere intonata o stonata. Essere pudica o spigliata. Essere magra o grassa. Essere chiunque e qualunque cosa... “Ogni uomo civile è tenuto a sapere che Auschwitz è esistito, e che cosa vi è stato perpetrato: se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. |
Post n°431 pubblicato il 20 Gennaio 2008 da Eyke
Sono commossa. E una persona nutriente mi ha incantata durante questo weekend. Una trainer 63enne irlandese, piccoletta, dagli occhi di un azzurro così acceso che lo stesso cielo della sua nazione potrebbe imbarazzarsi al confronto. Delicata, caldissima, brillante, lenta, attenta, sadica al punto giusto, per accenderci... |
Post n°430 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da Eyke
Non è che siamo poi così diversi, sai? [...]Innamoratevi, se non vi innamorate è tutto morto… morto! Vi dovete innamorare e tutto diventa vivo, si muove tutto… dilapidate la gioia, sperperate l’allegria e siate tristi e taciturni con esuberanza! Fate soffiare in faccia alla gente la FELICITÀ! E come si fa? …! Per trasmettere la felicità, bisogna essere FELICI e per trasmettere il dolore, bisogna essere FELICI. Siate FELICI!!! (Roberto Benigni, "La tigre e la neve") |
Post n°429 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da Eyke
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Post n°428 pubblicato il 29 Dicembre 2007 da Eyke
Sono come un gatto nero. |
Post n°427 pubblicato il 24 Dicembre 2007 da Eyke
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Post n°426 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da Eyke
C'erano una volta un salice piangente e una sorgente che scorreva ai suoi piedi. Si osservavano silenti, giorno dopo giorno. Il salice ascoltava lo scorrere delle acque della sorgente. Ne restava cullato, e poi riposava gli occhi osservando per ore quell’azzurro cristallino. La sorgente alzava il naso al cielo e sorrideva, giocando nelle ombre create dalle fronde del salice, che seguendo il vento, ondeggiavano morbidamente. Innamorati, l’uno dell’altra. Ma immobili, al loro posto. Un giorno la sorgente alzò gli occhi per guardare il salice. Ed ebbe un sussulto. La terra sotto l’albero stava lentamente franando, inesorabile e calma. Ma il salice non pareva inquieto. Anzi,come sempre manteneva la sua inconfondibile calma. - Scusi… -, sussurrò la sorgente, -signor salice…- E quello si chinò, - Ah, è lei! Mi dica, prego. - La sorgente tentennò qualche momento, ma poi prese coraggio, - Senta, si è accorto che la terra sotto di lei sta franando? - - Ovviamente, si. - - Beh… e non fa nulla per evitare il tragico fatto? - - E cosa potrei fare? Sono un albero. Ho le radici intrecciate e sedimentate in questa terra. Non ho possibilità di andarmene. E sinceramente neanche lo vorrei. - La sorgente restò qualche attimo in silenzio. Contemplò la maestosità dell’albero, i suoi colori intensi, la robustezza della corteccia. E si soffermò sulle piccole foglioline che ricoprivano le sue fronde. Restò a fissare quella parte più vulnerabile e delicata del salice. Lui se ne accorse. Si accorse di quello sguardo che guardava al di là. Lo sguardo di chi amava. -Senta… non si preoccupi per me. – sussurrò il salice. Presa in contropiede la sorgente si agitò, - No… non è preoccupazione per lei, ma per me stessa. E’ puro egoismo, sa?- E lui s’intenerì, nel seguire il discorso, - Egoismo? - - Si, perché quando lei cadrà e morirà, io mi troverò sola con la mia sofferenza. E allora potrò solo ascoltare il mio cuore spezzato ed il silenzio delle mie acque mute, senza il fruscio delle sue frasche. E questo mi ferisce già ora, prima ancora che il tutto accada. - Il salice restò in silenzio per qualche istante. Poi, lentamente prese a sussurrare, - Non si crei dei problemi che ancora non esistono. Non soffra per qualcosa che ancora non è accaduto. In realtà lei non sa cosa succederà. E nemmeno io. Il fatto che io possa cadere ed essere portato via dalla sua corrente, è solo una delle mille ipotesi possibili… perciò non soffra. – Ancora abbassò il tono della voce, - Non soffrire. Ne per me e nemmeno per te. - - Va bene. - - Me lo prometti? - - Lo prometto. - - Bene. - Passarono i giorni. I mesi. Gli anni. E i due si osservavano. Taciti si amavano. Colmi di emozioni, di desideri. Si ascoltavano. Si sentivano… E poi un giorno la terra franò. Si staccò un’intera zolla di terra, cadendo. Con essa il salice. Cadde nel vuoto, lanciato verso la sorgente. Si ruppe dei rami, parte della corteccia e delle radici… E si fermò, eretto, sulla riva della sorgente. Immobile. Poi… Le radici crebbero veloci, intrecciandosi ai fondali della sorgente. Si nutrì di quelle acque cristalline e pure. Le acque che amava. E crebbe, diventando un salice grandissimo, folto, possente. Mano nella mano della sorgente. E un giorno, dopo essersi amati sotto il cielo, nel canto degli usignoli, attraverso il sussurro del vento, il salice carezzò la sorgente, - Vedi… silenzioso o dichiarato, l’amore è amore. E le paure vanno affrontate nel momento in cui si presentano. Mai prima. E’ un dispendio di energie inutile, altrimenti… - le sorrise. - Ora lo so. E non lo dimenticherò mai più. - - Non dimenticare nemmeno me, mi raccomando! -, scherzò il salice, - Non c’è pericolo: questo è impossibile. – rispose serena lei. E’ perché nella parola AMORE io intendo tanti sentimenti. Diversi e anche uguali. Ma sempre assolutamente intensi |
Post n°425 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da Eyke
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Post n°424 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Eyke
Oggi traggo diverse e nuove conclusioni su di me. Mi piace lavorare con i bambini, ma che abbiano almeno 3 anni. Oggi ho fatto un'ora di supplenza in un asilo nido e tra budini sbrodolati e pannolini da cambiare mi sono sentita più "mamma" che maestra. Niente di male. Ma preferisco lavorare con i bimbi più grandi. E, ancora di più, preferisco lavorare nel sostegno. Ci sono dei momenti in cui l'emozione che prova una persona davanti a me mi tocca fortissimo. O meglio, ci sono dei momenti in cui l'emozione di un'altra persona risveglia una mia emozione. |
Post n°423 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da Eyke
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Post n°422 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da Eyke
Oggi è la giornata dei grandi salti. Capitano così, insieme, quasi ironicamente. Ma oggi non decido nulla. |
Post n°421 pubblicato il 22 Novembre 2007 da Eyke
E' fatta di piccoli tintinnii, |
Post n°420 pubblicato il 20 Novembre 2007 da Eyke
Voglio desiderio che si realizza. Voglio un periodo senza "ma", mi stanno stressando. Voglio un tappo per chiudere la bocca ai saccenti pieni di sè, com mille esperienze alle loro spalle vissute da un unico punto di vista, ciechi inconsapevoli, gonfi, prossimi allo scoppio, voglio farli stare zitti, voglio che SENTANO e che la smettano per un attimo di PENSARE con i loro cervelli funzionanti e maglifici, ma a senso unico e quindi poveri. Non smettere mai. |
INFO
AREA PERSONALE
E GIRA NELLA TESTA IL TORMENTONE...
C'è un principio d'ironia
Nel tenere coccolati
I pensieri più segreti
...
(quante cose che non sai di me
quante cose devi meritare
quante cose da buttare
nel viaggio insieme)
...
Inviato da: Valmontdgl
il 28/05/2011 alle 00:52
Inviato da: lorycasper
il 31/10/2009 alle 10:29
Inviato da: Anonimo
il 01/11/2008 alle 16:04
Inviato da: Anonimo
il 28/04/2008 alle 12:19
Inviato da: Bejita
il 12/04/2008 alle 21:08