Lascia pure completamente solo un fianco del letto affinchè io e te, ravvicinatissimi, ci stendiamo dalla stessa parte. Lascia pure che le parole si annullino, che i pensieri meticolosi si fermino, e che siano immagini a rincorrersi nell'iride, e sorrisi a scolpire i silenzi. Nessun lenzuolo, nessuna veste, per suono solo il rumore lontano del mondo fuori, in un qualsiasi giorno. Non ci sono discorsi, non ci sono frasi.
Lascia che sia la pelle lievemente scottata a cercare lo spazio, il suo diritto di esistere.
Lascia che sotto i polpastrelli ci siano scie di viaggi interminabili nei luoghi più cari, nessuna circonferenza mentale, ma curve di carne e odore, vere, profonde.
Lascia che ogni passo sui nostri contorni sappia di consapevolezza e al tempo stesso stupore. Ogni poro all'erta nel tocco dell'altro. Perchè siano le rispettive pelli a parlarsi, perchè in circolo ci siano emozioni sogni e bellezze vere così grandi che non necessitano di nomi, nè di parole.
Lascia tutto lo spazio ora e qui, in questo momento, lo spazio per essere. Per esserci. In qualche modo è proprio così che si è vivi. Viaggi negli angoli che sommati danno la cartografia di un corpo quasi indispensabile, di un nome tatuato nell'intimità, di un'inscindibile uno che si muove con la leggera sensualità di una danza vicinissima. Una mappa che è un viaggio. Che è una storia.
E ancora ripercorrerò tutti i sentieri che le tue mani sapranno inventare sulla mia schiena perchè nel calore di una carezza io possa ritrovare la forza e il coraggio del mare, l'indulgenza del sale, il calore di una luce che arde, senza fatica.
E seppure l'estate tarda nel cielo, tutta questa umida traccia trasparente che si risveglia nell'improvviso temporale fra i petali.
Un odoroso fragore di pioggia.
Bianco.
Inviato da: danege
il 04/11/2012 alle 10:01
Inviato da: danege
il 30/10/2012 alle 19:01
Inviato da: Baudelaire69
il 03/06/2012 alle 02:09
Inviato da: erika.fonn
il 05/05/2011 alle 19:33
Inviato da: sempreblues
il 05/05/2011 alle 13:33