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Post n°31 pubblicato il 29 Agosto 2012 da L.Onely
 

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Julian Beever è un'artista  inglese famoso per la sua arte fatta sui marciapiedi  di Inghilterra, Francia, Belgio, Germania, America, Australia. La particolarità delle sue opere sta nell'anamorfosi. Le immagini vengono disegnate con una tecnica particolare che le rende all'apparenza completamente deformate. Però quando si guardano dal lato giusto acquistano un incredibile effetto illusorio di tridimensionalità.

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Julian Beever, si è specializzato nel disegnare sui marciapiedi e aree pubbliche in genere tali formidabili opere, le quali sono percepite dai passanti come cavità nell'asfalto o oggetti tridimensionali che in realtà non esistono.

Julian trasmette sul pavimento (a volte di cemento, a volte di piastrelle) la forza e l’ esperienza di un vero artista. Gessetti, marciapiedi, strade, fantasia e tanta, tanta padronanza tecnica.

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Soprannominato “Pavement Picasso”, le sue opere sono particolari proprio perché possono essere attraversate, calpestate, modificate e cancellate dalle intemperie. Fortuna che Julian in persona provvede a fotografarle una volta finite.

 

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Julian Beever

www.julianbeever.net

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Appunto extra_ordinario:

... termino questo post, prendo, a caso, uno dei tanti libri sparsi nella stanza (lo zapping librario è uno dei miei hobby preferiti), apro, a caso, in un punto qualsiasi e leggo  ...

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Una volta che s’incontrarono nel quartiere latino, Pola stava osservando il marciapiede e tutti quanti osservavano il marciapiede. Fu necessario fermarsi e contemplare Napoleone di profilo, accanto a una eccellente riproduzione di Chartres, e un po’ più lontano una cavalla con il suo puledro in un campo verde. Gli autori erano due ragazzi biondi e una ragazza indocinese. [...]
- Tanta fatica e poi stanotte arriveranno gli spazzini e tutto finito.
- In questo sta il bello. Dei gessi colorati come figura scatologica, tema da tesi. Se gli idranti municipali non faran piazza pulita di tutto, sarà la stessa Tsong Tsong in persona a venire qui con un secchio d’acqua. Ha fine solo ciò che ricomincia l’indomani. La gente lancia le monete senza sapere che la stanno imbrogliando, perché in realtà questi quadri non sono mai stati cancellati. Cambiano marciapiede e colore, ma sono già fatti in una mano, in una scatola di gessi, in un astuto sistema di movimenti. A rigore, se uno di questi ragazzi trascorresse l’intera mattinata agitando le braccia in aria, si meriterebbe dieci franchi con l’identico diritto di quando disegna Napoleone. Ma abbiamo bisogno di prove.
- Ammirevole. In fondo quelle monete le mettiamo nella bocca dei morti, l’obolo propiziatorio. Omaggio all’effimero, affinché quella cattedrale sia un simulacro di gesso che un getto d’acqua porterà via in un secondo. La moneta è lì, e la cattedrale risorgerà domani. Paghiamo l’immortalità, paghiamo la continuazione.
Ma Pola non gli rispose, e lui le mise un braccio attorno alle spalle e camminarono per Boul’Mich in su e Boul’Mich in giù, prima di avviarsi vagabondando lentamente a rue Dauphine. Un mondo di gessi colorati girava intorno e li faceva muovere nella loro danza, patate fritte di gesso giallo, vino di gesso rosso, un pallido e dolce cielo di gesso celeste con un po’ di verde dalla parte del fiume. Ancora una volta avrebbero gettato la moneta nella scatola da sigari per trattenere la fuga della cattedrale, e con quel loro semplice gesto l’avrebbero condannata a cancellarsi per tornare ad essere, a scomparire sotto il getto d’acqua per tornare gessi dopo gessi, neri e turchini e gialli. Rue Dauphine di gesso grigio, la scala scrupolosamente di gessi marroni, la camera con le sue linee di fuga astutamente tracciate con gesso verde pallido, le tende di gesso bianco, il letto con il suo poncho dove tutti i gessi, viva Messico!, l’amore, i suoi gessi affamati di un fissatore che li inchiodasse al presente, amore di gessi profumati, bocca di gesso arancio, tristezza e sazietà di gessi incolori che girano in una polvere impercettibile, che si posano sulle facce addormentate, sul gesso spossato dei corpi.

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[Julio Cortàzar - Rayuela, cap. 64]

Certe incredibili casualità,
(specie se colorate dalla magia di Cortàzar)
fanno restare DI GESSO!

 
 
 
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