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Post n°33 pubblicato il 05 Settembre 2012 da L.Onely
* Per chi se lo ricorda, nel 1958 John Cage appare sulla RAI-TV come concorrente del Lascia o Raddoppia di Mike Bongiorno in qualità di esperto di funghi. Nel corso di cinque apparizioni presenta Amores, Water Walk e Sounds of Venice e vince il corrispettivo di seimila dollari raddoppiando e vincendo. * "La prima domanda che mi pongo quando qualcosa non sembra essere bello * «La materia della musica è suono e silenzio. L’integrazione di essi è composizione: * John Cage Riconosciuto in tutto il mondo come una delle menti più geniali ed innovative di un intero secolo di composizioni musicali d’avanguardia. * * * * [Umile omaggio con un post volutamente "minimal-zen", o meglio, "alea", termine con cui Cage voleva significare la volontà di introdurre concetti, appunto zen, nel corpo della composizione musicale. Artista di una estrosità unica, che merita - oltre questo personale ricordo - un ben più significativo approfondimento.] * |
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Grazie A. ... o T.? Vabbè grazie a Te! ;)
morte tempo danza e poesia
Fuller e Ananda,Joyce e Marshall
silenzio matematica e casualità
Cunningham e pedagogia
una musica che danza i colori della letteratura
<The Revenge of the Dead Indians>
Preferì Schönberg a Stravinskij,traduceva in suoni il sanscrito della natura
abitava un loft pieno di luce,di rumori,vuoto di cose,solo 90 piante,i prediletti cactus,un gatto nero e un giardino di sole pietre...
"sappiamo che le piante si muovono, hanno una loro vita; ebbene, io ritengo che anche le pietre abbiano una loro vitalità, ma siccome si muovono molto lentamente noi non vediamo il loro movimento,attraverso le piante, anche perché le amo tantissimo, ho compreso il senso della scultura nello spazio. Ho vissuto in provincia per anni in mezzo alle piante, passeggiavo nei boschi… quando sono venuto in città mi mancavano, volevo avere qualcosa della Natura intorno a me... e mi sono circondato di piante. Ed è proprio attraverso le piante che ho cominciato a vedere la bellezza di qualsiasi cosa venga introdotta nello spazio... infine ho aperto gli occhi e ho visto anche le ‘pietre’... ora le ho immesse nella mia musica”diceva
Quando lanci una pietra non sai mai dove andrà a cadere,nel lancio scopriamo il fattore PI,un numero irrazionale che pone il libero arbitrio oltre la nostra intenzione,la libertà di conoscere tutto ciò che ci è profondamente sconosciuto....
questa è la meravigliosa conoscenza di Cage..la sua eredità,il suo lascito che scorre
Questo stralcio autobiografico che proponi è, a mio avviso, bellissimo - e dipinge perfettamente sia l'originalità sia l'Anima del Maestro Cage.
Grazie Claudia per questo contributo prezioso!
Anche tu, come T. sopra, sei un esperto di musica... non so se Cage rientra nei tuoi gusti, certo è che è stato un Maestro nel suo genere. Grazie A.
[fuori tema, cose mie, pardon]
NoteNotte, Paola