Incosciente2.0

Amica Bella

Ma era tutto molto facile. Dovrei ricordarmene, tutto sommato. Vagare . Bastava vagare. E respirare l'aria densa di un qualunque locale, rhum scuro, invecchiato, cioccolato fondente; e poi le note che arrivano da Salvador de Bahia,  il profumo confuso di sconosciuti, mentre anche i thievery corporation,mi scivolano insieme a tutto il resto, sotto pelle. Semplice,  naturale. Poi andare al mare, fare km sul bagnasciuga, finta distratta,auricolari, crepuscolo, una scarpinata fino al chioschetto arabo,il mare siracusano che mi si concede sempre. Quella brezza tante volte è stata salvifica, nelle estati cominciate storte e finite sempre nello stesso autunno di pioggia. Mille sere a bere gazosa all'arena,con le nostre rassegne, amicamia,te le ricordi? E quegli incontri subito letti,captati con protervia. Mille incroci,amicamia bella e sfacciata. Quello. In assoluto.  Che ha annodato diversamente i nodi dei nostri destini. Le sue guance tenere,le sue lentiggini insolenti,grande grande ma piccola piccola.  Nessuna come me. Sorella e socia. E troppe cose che nessuno sa. Che sapremo solo noi. Il tuo dolore sordo sfiorato dalla mia anima,calpestato da tutti quelli che hanno pretesto di strapparti per averti senza poterti avere. Unica. Grande grande; le sue lunghe gambe abbronzate,il suono della sua voce repentina, tintinnante, fragorosa. La mia divina confusionaria, con i suoi lunghi capelli e i suoi vezzi e le sue follie. Te lo ricordi come me,amicamia, quel giorno in cui mi hai reclutata? Hai deciso di reclutarmi. Perentoria e con le idee cosi chiare e così confuse. L'unica determinata e confusa creatura del mondo che trova confusione nell'ordine e imprime ordine nella sua confusione.  Unica. Lontana. Sempre in giro per il mondo, sempre capace della telefonata stronza in cui ci diremo tutto e non avremo bisogno di troppi racconti.  Così hai capito anche stavolta.  Che qualcosa non quadra.  E non quadra da tempo. Mentre tu fai quadrare tutto anche se non quadra.  Amiche belle,già.  Tornerai presto e non ripercorreremo insieme i nostri sapidi percorsi di gloria.  Berremo il nostro te, si.