Incosciente2.0

Coi libri faccio alla stessa maniera . Giro. Sembro distratta. Annuso l'aria. Lascio che vengano a me. Un titolo.  Un autore.  Una copertina.  Poi mi avvicino. Sempre in punta di piedi.  Esamino il volume.
Sembro pesarlo. Di mano in mano.  Poi apro a caso, mi immergo. Aggettivi e punteggiatura che devono dirmi qualcosa.  Capita con il primo che pesco,talvolta, nella mia libreria preferita. 
Poi appare lui,così.  Mentre ho per le mani "Antifragile". Dice che. ..a volte ritornano. 

Non lo vedo da mesi, incontrato al centro, dalle parti dove lavora lui. Qualche estate fa abbiamo fatto lunghi bagni e passeggiate e brezza e gabbiani e cotails infiniti.  Abbiamo riscaldato un'estate lenta e sonnolenta dopo un inverno di solitudine e rogne varie.
La coppia peggio assortita della storia.  Mondi antitetici che si sciolgono col sole caldo di agosto.  Poi ,in autunno, sei tornato ligio sul posto. La normalità ha scolorito i tuoi zigomi abbronzati.
Si avvicina,  ora. Sorride.

Non dovrei più bere caffè.  Ho  uno strato di agitazione addosso.  Sghignazza,lui. Non li ricordavo benissimo i suoi deliziosi canini puntuti. Si. Mi passa per la testa.  Mi piace come muove le mani.  Lo ricordavo.  E poi non può guardarmi così. Mi mordo le labbra.  Touche! Se la ride lui. "Che fai stasera" gli scappa. Già.  Che faccio.  Perché qui il punto è troppo chiaro.  È un si o un no. Si sa come va a finire. Monsieur lapalisse.