Creato da mfventura il 22/07/2012
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Finanza, mercato...

Post n°26 pubblicato il 31 Gennaio 2013 da mfventura
Foto di mfventura

Non ti ho abbandonato nel lungo silenzio delle parole, mio blog, ma ti ho portato con me, in quest'ultimo mese, in un dialogo tra pensiero e cuore, tra ascolto e circospezione, smarrimento dolente di chi coltiva ancora velleitari sogni celesti per destini terreni! Avevo appena cominciato a pensare a te, polis  mia dimora terrena, come disegnare il tuo profilo sullo sfondo della Speranza...ed ecco che si sono levati minacciosi i fantasmi della real-politik, sì, le grida, le promesse, i compromessi, i tranelli, le "novità", i conti, incontri e scontri, patti e contratti...tutto il noto armamentario tirato a lucido e riproposto a idealisti e sognatori pronti di nuovo a credere e a scegliere.  Ho tentato di collocare tra le maglie intricate delle proposte quella mia idea di "casa del Giusto" ove l'io si fa tu, il comando servizio e il bene comune aspirazione e progetto reale. Tutti urlano, ciascuno rivendica per sè una unicità e una credibilità assoluta, disprezzando ed eliminando l'altro dalla scena. Al centro, il successo, la vittoria, ma dove è finito l'uomo? E ancor più, che cosa è diventato? Da persona amata e amante operoso del creato a destinatario di programmazione tecnologica ed economica, senza anima, senza dignità, senza responsabilità, in balia di anonime concrete astrazioni che si chiamano Finanza, Mercato.. E Tu, che vigili sulle nostre sorti, anzi le accompagni conducendole per mano, quando e come interverrai (perchè lo farai!) in nostro aiuto? Non puoi lasciarci così, noi che aspiriamo a costruire una libera comunità di uomini e donne, liberi figli Tuoi! Che importanza può avere essere di destra o di sinistra o di centro, oggi, se ognuno cerca la stessa cosa, amarsi secondo quanto è iscritto nel profondo dell'anima di ciascuno? E i popoli non vogliono questo?Che cos'altro significa cercare la giustizia e la pace se non amare ed essere amati? Questo viene da Te, ce lo hai detto e insegnato. Perchè non tradurre il desiderio in un comune impegno ove l'oggetto di cura sia l'Altro, il mezzo sia il lavoro, il modo sia la giustizia come reciproco dono?

Sfuggire alla tirannia di Mammona attraverso la consapevolezza che Tu hai creato tutto per tutti e noi siamo chiamati a ripartire tutto fra tutti. Si è accumulata ricchezza per fare ricchezza, denaro per denaro. Ed è arrivata "la ruggine". Ma Tu l'avevi detto...

 
 
 

Nella casa del giusto...

Post n°25 pubblicato il 26 Dicembre 2012 da mfventura
Foto di mfventura

"Nella casa del giusto, anche coloro che esercitano un comando non fanno in realtà altro che prestare servizio  a coloro cui sembrano comandare; essi di fatto non comandano per cupidigia di dominio, ma per dovere di fare del bene agli uomini, non per orgoglio di primeggiare, ma per onore di provvedere." . (S. Agostino, De civitate Dei  19, 14).

 Giorno di Natale, giorno della Tua discesa in campo a  fianco dell'umanità, ogni anno come fosse la prima volta,  per darle Speranza.  Uomini e donne amati,da Te rincorsi attraverso i secoli delle loro difficoltà, offrendoTi come Verità per la loro vita, sempre lo stesso struggente canto d'Amore: "Non temete! Vi amo, per questo voglio abitare con voi!". La nostra dimora è la casa visitata dal Giusto, diventare giusti è vestire l'abito della compassionevole cura degli altri al di sopra dei nostri interessi personali. Come Tu non Ti sei tenuto stretto il tesoro della Tua divinità ma l'hai mescolata e impastata con la nostra umanità, così ci hai fatto capaci di fare cose divine: fare il Bene agli altri diventa un onore e non un peso, comandare si fa servizio e non esercizio di potere . Solo da questa giustizia nasce la pace,  fiorisce la solidarietà che si fa carico dei bisogni dell'altro. "Pace in terra agli uomini" : è un augurio gridato attraverso la storia  possibile a realizzarsi per chi sa e sente di essere stato amato. Dalla gratuità del dono ricevuto scaturisce la generosità del dono offerto.

 La gratitudine è la radice del Bene, gratitudine a Te che ci fa capaci di operare a Tuo nome e per Tuo conto a favore di una convivenza pacifica, perchè realizzata non da antagonisti rivali ma da fratelli solidali..

 
 
 

...il Cielo è sceso sulla terra.

Post n°24 pubblicato il 18 Dicembre 2012 da mfventura

Ci sono giorni in cui il nostro mondo si ferma a ricordare da quale speranza è stato avvolto e dimentica il peso e il dolore dell'esistere. E risale verso l'alto e il lontano a trovare  le tracce del suo sogno da tempo inseguito e svanito all'alba di ogni tempo. Rinascere nuovo dalle macerie delle illusioni infrante sugli scogli del reale per tornare a provare ancora una volta a costruire il Bello.  Si chiama  Natale, con un nome antico e sempre nuovo, questo dono dall'alto che ha investito un giorno la terra di meraviglia nuova e si ripresenta ogni anno alle ansie del mondo per dargli la forza e ricordargli la possibilità di cambiare. Anche chi non lo sa viene investito da un desiderio di Bene inspiegabile se non con il fatto che Tu ci sei sempre, ovunque nel cuore e nei pensieri degli uomini, tutti gli uomini che hai creato e amato. Alcuni Ti hanno conosciuto, spartiacque tra il Cielo e la Terra, punto d'incontro e abbraccio del tempo e dell'eterno, rivelazione e soluzione per l'Uomo. Costituirci in comunità vivendo la comunione da persone e non da individui, stabilire relazioni fraterne e paritarie, darci norme che generino e sostengano vincoli solidali, oltrepassare la giustizia distributiva e affermare quella equa che nasce dal convincimento  di un Io e di un Tu dai bisogni identici anche se diversamente espressi. Imparare dalla Tua tenerezza quale gioia c'è nel riconoscere agli altri la dignità di fratelli nella certezza di una comune paternità.

"Come è bello e come dà gioia che i fratelli siano insieme!" La città terrena, dimora di fratelli che si servono a vicenda anche quando comandano, può esser fondata? Da quando il Cielo è sceso sulla terra ogni Idea Bella che sia concepita può essere realizzata perchè il Vero e il Bene che porta in sè si fonda sulla roccia che sei Tu, sulla Tua parola che dice e "tutto è fatto"!

 
 
 

...una polis amorosa .

Post n°23 pubblicato il 03 Dicembre 2012 da mfventura
Foto di mfventura

Fuori dalle ideologie ma dentro la Bella Idea che Tu hai pensato per noi, come progettare la città dell'uomo, la Polis, come la chiamavano un tempo, tempo lontano ma sempre contemporaneo allo spirito? La polis dei filosofi, lo spazio reale del vivere insieme, incontro e dialogo, lo spazio delle relazioni vere e leali, che costituiscono gli uomini in comunità, il luogo della solidarietà e dell'amicizia, delle differenze  armonicamente orientate, dell'uguaglianza dei bisogni e delle risposte legate al Bene personale e comune, luogo della reciproca fiducia e della libertà, dell'identità e dell'appartenenza! Che più? E' questa oggi la comunità degli umani, dopo secoli di tentativi, invenzioni poetiche, progetti utopistici? E le guerre e le rivoluzioni continue ad insanguinare il desiderio e il sogno e a trasformare in angoscia la speranza? Persino i confronti e le gare per escogitare i metodi per la migliore organizzazione sociale, gerarchica o egualitaria che sia, diventano risse furibonde, palestre di sopraffazione. Che cosa ha tradito e annullato le aspettative degli uomini di ogni tempo, togliendo alla speranza dell'oggi la certezza di un domani di pace? Certamente è un uomo diverso dal Tuo progetto quello che ha provato a realizzare i desideri Buoni e Belli, il Kalòn kai Agathòn iscritto da sempre nella sua anima e che lo Spirito fin dal principio gli ha suggerito, mentre un innesto velenoso e maligno lo ha modificato. Ma Tu sei venuto a rivelare l'uomo all'uomo, l'uomo che ha Te come immagine  stampata nel cuore, figlio e fratello di un Dio amoroso.  Solo gli uomini e le donne che prendono da Te il senso del loro essere possono sperare di organizzare il loro esistere nella giustizia, figlia dell'Amore e nella  Fraternità. Ma questa speranza si fonda sulla fede in Te, autore e sostegno del nostro agire.

Tu sei Bellezza, Tu sei Sapienza, tu sei Giustizia, Tu sei Amore. Come le quattro stelle dell'Orsa, le ruote del carro celeste che guarda la stella polare, questi possono essere i pilastri della Polis. Un luogo dove è Bello stare, si sa il significato e il fine delle cose e il destino degli uomini,  si vive la giustezza, ognuno e ogni cosa al posto giusto,  quello che Tu hai stabilito, si ama come Tu ami:  ci si cura l'uno dell'altro, si nutrono i corpi (il lavoro, il pane) e le anime (l'arte, tutta l'arte),  si fasciano le ferite, ci si tende la mano, si rispetta la dignità, ci si perdona. Come tradurre il sogno in criteri di fondazione e di gestione della Polis ? Tu non hai dato indicazioni se non questa:"Il mio Regno non è di questo mondo! " Questa è la stella polare cui guardare per il nostro agire. E allora? Che fare per costruire la città terrena? La politica, l'ARTE di creare e gestire la Polis, a chi e a che cosa affidarla?   Al di là delle ideologie e dei partiti, pensare Altro per andare Oltre.

 
 
 

...come in Cielo così in terra.

Post n°22 pubblicato il 17 Novembre 2012 da mfventura

"...O Verità che illumini il mio cuore, fa' che non siano le mie tenebre a parlarmi!.." ( Agostino, Le confessioni -XII, 10). 

 Tempo, parole, tutto sembra a volte fermarsi e offuscarsi, mentre la mente Ti cerca e il cuore Ti rincorre.  Ragionamenti, progetti, proposte...E l'intuizione del cuore: Tu sei Altro da noi ma sei in noi dal Principio, non ci hai abbandonato anche seTi abbiamo voltato le spalle per andare da soli. Di spalle, non faccia a faccia, nè a fianco. E gli occhi non vedono la Tua luce, anche se il riverbero ci insegue e ci feconda e ci obbliga ad accorgerci di Te, a non fare a meno di Te.  Guardiamo in alto, penetriamo il cielo, ne carpiamo i segreti, ne raggiungiamo i confini, ne tocchiamo il limite. E poi? E Oltre? Che sciocca domanda di sempre! Ma il cuore lo sa, Oltre c'è il Cielo, la Tua dimora, la nostra Speranza finale. E oggi?  Tu da lì sei disceso,  Speranza che non muore, su tutti gli oggi del mondo e della storia: l'Eterno che incontra il tempo viene a dargli senso e prospettiva. Non si tratta di integralismo, di costruire la nostra città terrena verniciandola con i colori del Cielo, ma di scoprire in noi l'unisono con il Cielo, la scintilla della nostra origine divina, iscritta nel Tuo cuore, erede e portatrice dei Tuoi geni. In Cielo l'Amore si genera e si diffonde dall'Eterno e per l'eterno; già dal  principio si era posato su di noi imprimendoci un marchio a fuoco che solo l'invidiosa rabbia del Maligno riesce ad intaccare e fuorviare, ma che Tu custodisci e proteggi. Appare negli sforzi per costruire la città dell'uomo,  nell'anelito alla pace e nel  desiderio di giustizia, garanzia di una convivenza armonica, nel costante richiamo del cuore all'unità e all'uguaglianza, nell'impegno per legami di solidarietà senza distintivi di parte, nel gusto delle norme dettate per distribuire i diritti e i doveri a tutela del comune benessere, nel piacere di esercitare la mente e le mani in pensieri ed opere non di rapina ma di servizio reciproco. Non guerreggiare per affermare l'esclusività del possesso dell' Idea del Bene e trasformarla in ideologia,  ugnuna la migliore: abbracciare un'ideologia ci ha da sempre rassicurati ma ci ha confinati nei limiti dell'esclusione dell'altro.  Amarsi senza farsi guerra sarà mai possibile? O nel nostro DNA di figli può albergare solo la rivalità?

 Noi, io e tu, diversi ma insieme, alleati e non avversari perchè  una cosa ci unisce, il destino comune  della cittadinanza celeste. Potrà anche unirci l'amoroso interesse della città terrena?

 
 
 
 
 

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