Nessuno RossoBlù

L'Aurora Basket resta in A2

Anche io ieri sera facevo parte dei 3.216 spettatori del PalaTriccoli (non mi piace chiamare il più importante impianto sportivo coperto della città con il nome di uno sponsor...) che hanno spinto l'Aurora Basket verso la salvezza: era una partita troppo importante per la permanenza nella serie A e direi, quasi fondamentale, per la sopravvivenza della società, da parecchi anni costretta a fare i conti con la crisi economica. 

Dopo una stagione caratterizzata dalla sofferenza e dalle tante sconfitte, ieri sera con la vittoria in gara 5 contro Omegna, è stato centrato il traguardo tanto atteso dagli arancio-blu, che come per magia hanno ritrovato il gioco e la grinta smarrite nei due confronti in terra piemontese. Non meno importante, è stato l'apporto del pubblico: 3.216 persone al PalaTriccoli per una partita di basket non so da quanto tempo non si vedevano...Va bene che la società aveva disposto dei prezzi popolarissimi per invitare la gente al palasport, ma alla fine oltre tremila persone sono sempre tante, perciò complimenti alla società che per una volta ha pensato più al colpo d'occhio che a fare cassa.

Durante la stagione infatti, le presenze sulle gradinate erano andate via via diminuendo, lasciando intuire un certo disamore della città per quello che è stato per quasi venti anni, lo sport cittadino, più del calcio ed ovviamente della pallavolo femminile. Evidentemente nel momento del bisogno, i tanti appassionati della pallacanestro (o presunti tali) hanno risposto presente alla chiamata dell'Aurora, che ora può festeggiare tranquillamente i suoi 50 anni di storia ed i 20 anni di serie A (per la precisione li faranno nella prossima stagione, quella 2016/17...). Ad aiutare la Betulline ci ha pensato anche Andrea Pieralisi, che ha offerto cinquecento biglietti gratis agli under 20. Una bella iniziativa per carità, i colori della città vengono prima di ogni altra cosa, tuttavia la cosa mi ha fatto un po' sorridere perché proprio Andrea Pieralisi quando era a capo della Monte Schiavo Volley, era sempre molto critico verso il suo "vicino di casa". Evidentemente i tempi sono cambiati...e anche le persone. 

Io non me intendo molto di basket, anzi non ci capisco niente a differenza di tanti jesini che negli anni si sono "improvvisati" esperti manco fossero Flavio Tranquillo o Ettore Messina. L'Aurora di quest anno mi ha dato la sensazione di una squadra che giocava e vinceva solamente quando ne aveva voglia; di un gruppo poco unito, anzi molto spaccato al suo interno da problemi ed invidie tra i giocatori; con dei giocatori che dovevano dimostrare il loro valore ed invece, hanno clamorosamente fallito la loro grande occasione. Adesso con calma spero che chi di dovere analizzerà tutto quanto e prenderà delle decisioni giuste per la squadra e per il futuro, con una certezza: l'anno prossimo Jesi sarà ancora in A2. E vissero tutti felici e contenti, come nelle favole..by Nessuno. (foto: Gino Candolfi).