Nessuno RossoBlù

Il calendario della prima fase del girone D1

1a giornata di andata. Domenica 24 gennaio 2021 ore 17.30: Csi Clai Imola - PIERALISI PAN JESI;

2a giornata di andata. Sabato 30 gennaio 2021 ore 18.30: PIERALISI PAN JESI - 3M Perugia;

3a giornata di andata. Domenica 7 febbraio 2021 ore 17.30: Lardini Filottrano - PIERALISI PAN JESI;

4a giornata di andata. Sabato 13 febbraio 2021 ore 18.30: Battistelli-Termoforgia - PIERALISI PAN JESI;

5a giornata di andata. Sabato 20 febbario 2021 ore 18.30: PIERALISI PAN JESI - Elettromeccanica Angelini Cesena;

1a giornata di ritorno. Mercoledì 24 febbaio 2021 ore 18.30: PIERALISI PAN JESI - Csi Clai Imola;

2a giornata di ritorno. Sabato 6 marzo 2021 ore 18.30: 3M Perugia - PIERALISI PAN JESI;

3a giornata di ritorno. Sabato 13 marzo 2021 ore 18.30: PIERALISI PAN JESI - Lardini Filottrano;

4a giornata di ritorno. Sabato 20 marzo 2021 ore 18.30: PIERALISI PAN JESI - Battistelli-Termoforgia;

5a giornata di ritorno. Domenica 28 marzo 2021 ore 17.30: Elettromeccanica Angelini Cesena - PIERALISI PAN JESI.  

Numerologia rossoblù: 5

Quel 5 che oggi è sulle spalle del giovane libero della Pieralisi Pan, Francesca Moretti, dieci anni fa era il numero indossato da una delle giocatrici più forti del mondo, una certa Liuba Sokolova (o Kilic). La fuoriclasse russa nelle sue due stagioni in rossoblù deliziò il pubblico del PalaTriccoli con giocate eccezionali, dosando potenza e tecnica sopraffina, oltre ad una intelligenza tattica che ho visto davvero in poche altre atlete. Soprattutto nel primo anno, il campionato 2005/06, Liuba fu l'indiscussa trascinatrice di una squadra che alla vigilia del torneo nessuno considerava da finale scudetto. Dopo una stagione regolare non esaltante, la schiacciatrice di Mosca si esaltò nei play-off, dove la Monte Schiavo eliminò nell'ordine il Perugia fresco vincitore della Champions League e Pesaro dominatore della stagione regolare. Purtroppo non le riuscì il miracolo di battere in finale scudetto la sua ex Bergamo, già incrociata nella finale di Coppa Italia.

Liuba tornò a Jesi nella stagione 2009/10, l'ultima prima della cessione del titolo. Coach Nesic le ritagliò un nuovo ruolo, quello di opposto, per sgravarla da compiti difensivi e lei, a trentatré anni, tornò ad illuminare il PalaTriccoli ed il campionato italiano con le sue giocate di classe. Quella Monte Schiavo, raggiunse la semifinale di Coppa Italia dove venne eliminata dalla "corazzata" Villa Cortese; nei play-off tornò dopo un'assenza di due anni, in semifinale-scudetto contro Pesaro. Le prilline nei quarti eliminarono l'Urbino di Salvagni, vincendo alla bella dopo due partite in cui il fattore campo era saltato. Nemmeno le giocate della russa però, impedirono alla Scavolini di vincere per ben due volte al PalaTriccoli e di volare in finale. 

Sfogliando l'album virtuale delle giocatrici che hanno indossato il numero 5 rossoblù, meritano comunque una citazione il libero statunitense Stacy Sykora, passata da Jesi nel 2004/05, la regista polacca Magdalena Sliwa, alla Monte Schiavo nel 2003/04 e la centrale brasiliana Carol Gattaz, in campo nel 2007/08. La Sykora fu certamente uno dei liberi più spettacolari di quel periodo ma arrivò in una Monte Schiavo totalmente sbilanciata, con ben tre opposti (Togut, Turlea e Koleva) ed una schiacciatrice come Pachale. La Sliwa arrivò a Jesi nell'estate del 2003 fresca del titolo europeo ottenuto con la Polonia ma alla Monte Schiavo fece la riserva della Lo Bianco.

Anche Carol Gattaz arrivò in un momento non felicissimo per i colori rossoblù. Avrebbe dovuto formare con Bown una coppia micidiale ma lo scarso feeling con il tecnico Abbondanza (che aveva chiesto una giocatrce diversa...) non l'aiutò ad inserirsi. Una piccola curiosità: la Gattaz è l'unica a giocare ancora, a 39 anni suonati, nel Minas. Negli anni più recenti il numero 5 è stato indossato da due giovani jesine: Silvia Bassotti e Maria Laura Romagnoli. FORZA JESI! Nessuno. 

L'esempio del basket

Siamo tutti in attesa di qualcosa, diceva un vecchio pezzo di un artista di cui mi sfugge il nome adesso. C'è chi attende impaziente l'arrivo del Natale per scartare i regali, chi il nuovo Dpcm per barricarsi in casa per le feste e chi, come me...attende l'inizio del campionato di serie B1 femminile per svagarsi un po', per prendere una bella boccata di ossigeno da quesa emergenza Coronavirus che sta rendendo tutto cupo e triste. Senza la Pieralisi Pan il fine settimana mi sembra più triste e vuoto del solito: niente partite, niente viaggi e niente stupidaggini da scrivere su questi ridicolo spazio.

Nei prossimi giorni (di sicuro entro domenica 20 dicembre) la Federvolley diramerà i calendari dei nuovi gironi della serie B, che dovrebbe scattare il 23 gennaio. Si conoscerà dunque, il nuovo percorso che Marcelloni & co affronteranno nella prima parte della stagione, durante la quale sfideranno le altre due marchigiane, Clementina 2020 e Filottrano, le due formazioni dell'Emilia-Romagna, Cesena e Imola, e l'unica umbra sopravvissuta alla spartizione del vecchio gruppo D, ovvero la 3M Perugia. Questa prima fase del campionato si dovrebbe concludere il 27 marzo, la seconda scatterà dal 24 aprile. La Pieralisi Pan da oramai due settimane è tornata in palestra per "ricominciare" la preparazione, in questo lunghissimo pre-campionato che va avanti oramai dal 1° settembre, quando la squadra si radunò per la prima volta. Le prilline hanno staccato per una settimana a fine novembre, per poi riprendere a lavorare il 1° dicembre. (foto facebook.com/aurorabasketjesi).

Discorso diverso per il giovanile, stoppato dalla Fipav almeno fino al 15 gennaio, come deciso nella nota federale del 5 dicembre. La sospensione ha coinvolto anche la serie C, inizialmente equiparata ai campionati nazionali come la serie B; discorso diverso per la serie A, che dipende dalla Lega Volley Femminile. La scelta di rinviare tutto a gennaio è comunque, una scelta esclusiva della Federvolley. Il basket ad esempio, ha battuto strade differenti, puntando al ritorno in campo anche in una situazione di grande insicurezza. Oltre alla serie A, scesa in campo a fine settembre, lo scorso 29 novembre è partita anche la serie B, dove gioca anche l'Aurora Basket Jesi. E' singolare che la Lega Nazionale Pallacanestro ha adottato la stessa formula della Fipav (anzi, a pensarci bene è il contrario...) per giocare un torneo con partite a porte chiuse e trasferte molto brevi, dove possibile.

Anche la serie B di basket aveva stilato dei gironi in estate con la solita modalità; gruppi da 16 formazioni, una stagione regolare da trenta partite più play-off promozione. L'aumento dei contagi ha convinto la Lnp e la Federbasket a modificare il format ad una sola settimana dall'inizio della stagione, optando per la struttura attuale, identica a quella della serie B di pallavolo: gironi da otto squadre, prima fase da tutti contro tutti, seconda fase con le otto formazioni dell'altro girone da giocare in partita di sola andata, poi play-off e play-out. Domenica scorsa si è giocata la terza giornata. Seguo con molto interesse lo sviluppo di questo campionato, che può rappresentare un buon metro di paragone per il volley sia per l'aspetto tecnico sia soprattutto per il contenimento dei contagi. La serie B femminile ha il vantaggio di partire tra un mese e più, quando il basket inizierà il girone di ritorno della prima fase e si spera partità anche la campagna di vaccinazione, elemento fondamentale per il ritorno alla normalità. FORZA JESI! Nessuno. 

Che fine hanno fatto? Francesca Galuppi

Le chiamano ex dal dente avvelenato, sono quelle giocatrici che disputano la loro miglior partita quando incrociano dall'altra parte della rete la loro ex squadra, magari quella con cui sono cresciute ma che non le ha sapute valorizzare quando contava o più semplicemente, aveva fatto valutazioni diverse sull'atleta in questione. Nella categoria delle "ex dal dente avvelenato" può rietrare sicuramente Francesca Galuppi (foto facebook.com/effesportis), il libero jesino classe '99 in forza alla Pieralisi fino al 2017, l'anno delle due finali promozione per la B1 perse. Nella sua pur breve carriera la ventunenne jesina dopo un'esperienza nelle Marche ha scelto di girare l'Italia, in particolare al sud, prima a Torretta ed ora Isernia. 

Cresciuta nel vivaio rossoblù Francesca una volta lasciata la "casa madre" ha trovato per ben quattro volte la sua ex società da avversaria e per quattro volte le ha infliddo dolorosi dispiaceri, alcune volte anche molto dolorosi come nel caso della stagione 2017/18, quando scelse la Conero Volley per iniziare il suo percorso da atleta fuori dalla Pieralisi. Proprio la società di via Ancona in quell'annata aveva allestito una super formazione, con giocatrici molto esperte con in testa una fuoriclasse assoluta, come Valeria Tallevi. I successi a distanza di sette giorni in casa di Corridonia e Monte San Giusto, due campi difficilissimi in condizioni altrettanto complicate (Hawa Bara out per tutta la stagione, Quintabà in rosa da un mese e già titolare per l'infortunio della regista Paparelli, Tallevi non al meglio per una distorsione al ginocchio), sembravano confermare i favori dei pronostici per le prilline, lanciatissime verse la vetta.

Poi alla "Carbonari" a fine novembre arrivò proprio la Conero Volley, una squadra in piena lotta per la retrocessione; il copione sembrava già scritto ed invece, Francesca e compagne (nella rosa c'era tra l'altro una giovanissima Gasparroni) giocarono una grande gara per attenzione ed intensità e fecero il colpaccio: vittoria per 3 a 0 e Pieralisi al tappeto, in tutti i sensi. Diaz & compagne ci misero diverse settimane per riprendersi, finirono addirittura nelle zone bassissime della classifica con coach Luciano ad un passo dall'esonero. Le prilline tuttavia si rialzarono e tornarono di nuovo a scalare la classifica fino al toccare di nuovo il secondo posto. La stagione sembrava volgere al meglio ma ecco di nuovo sulla strada il derby con la Conero Volley, stavolta al "Panettone". Le doriche replicarono nuovamente la super partita, così come il libero jesino e finì 3 a 2 per le padroni di casa, una sconfitta che allontanò definitivamente la Pieralisi dal sogno promozione, sfumato poi con il ko interno col San Michele. Di fatto però, i due scivoloni con la Conero costarono la promozione diretta alla Pieralisi, che chiuse seconda a due lunghezze dalla capolista Montespertoli.

L'anno successo Francesca scelse la Puglia, più precisamente Mesagne, convinta magari di non incrociare la sua ex squadra ed invece, la Fipav le combinò un bello scherzo, inserendo le marchigiane e le pugliesi nello stesso girone. Come l'anno precedente la Galuppi fece l'en plein di vittorie, sia alla "Carbonari" per 3 a 2 al ritorno da un infortunio, sia a Mesagne per 3 a 0, una gara delicata per Marcelloni & compagne, alla ricerca di punti salvezza. Per il campionato 2019/20 la Galuppi scelse la Sicilia, più precisamente la Fidelis Volley di Torretta, città in provincia di Palermo, che milita in B2. Questa stagione invece, si è "avvicinata" di nuovo a casa, firmando per l'ambiziosa Isernia, in B1 ma nel girone E, quello del sud. Sicuramente qualcuno, in casa rossoblù, avrà tirato un bel sospiro di sollievo, visti i precedenti di Francesca con la Pieralisi...FORZA JESI! Nessuno.  

Numerologia rossoblù: 4

Nella prossima stagione, che speriamo partirà a metà gennaio, la Pieralisi Pan non avrà nessuna giocatrice con il numero 4. Non è la prima volta che accade, già negli anni della serie A per diversi campionati quella casella era rimasta vuota. Tuttavia per quelli come me, con i capelli oramai grigi, il numero 4 è automaticamente associato a Manuela Leggeri, una delle giocatrici più carismatiche e grintose di tutto il volley italiano. Avrei voluto scrivere anche vincenti, perché Manù nella sua carriera da giocatrice ha vinto tanto, tre scudetti, tre Coppe Italia, una Champions League, tre Coppe Cev ed ovviamente, il Mondiale del 2002 con la Nazionale, di cui è stata capitano ed è una delle atlete con più presenze (326). L'unico rammarico è proprio questo: nella sua lunga bacheca non c'è un trofeo conquistato con i colori rossoblù; la Leggeri nei tre anni alla Monte Schiavo non ha neppure raggiunto la finale-scudetto, solo una finale di Coppa Italia e due di Cev. Davvero poca cosa. 

Al di là dei successi mancati, Manuela Leggeri è stata in quei tre anni jesini una delle giocatrici più amate da tutti, soprattutto dalle più giovani, c'era sempre la fila per una foto o un suo autografo. E' stata anche una di quelle che nelle brutte giornate (e ce ne sono state in quegli anni) ci ha sempre messo la faccia, non si è mai tirata indietro di fronte alle responsabilità. Anche quando è tornata da ex, sia con Padova sia con Perugia, ha sempre giocato grandi partite, come se avesse voluto dimostrare a tutti, dirigenza in primis, che lei non era finita. Ed aveva ragione, poiché ha vinto i suoi ultimi due scudetti nel 2013 e 2014 quando aveva già 37 anni. 

Oltre a Manù Leggeri, negli anni post Decisione il 4 è stato sulle spalle di Giorgia Chiavatti (nella foto), libero titolare della Pieralisi nei primi tre anni successivi alla cessione del titolo di serie A. Pochi ricordano però, che una giovanissima Giorgia esordì proprio in serie A1 con la Monte Schiavo nell'ultima giornata della stagione regolare 2009/10 a Sansepolcro contro la Despar Perugia dell'ex Leggeri. Coach Nesic la mandò in campo in un momento assai delicato, il tie break, per un problema fisico accusato dalla titolare Mataloni. In quella gara però, il libero jesino indossava il 2. Giorgia è poi, tornata da avversaria con la maglia di Castelbellino nella stagione 2018/19. 

Nella piccola galleria dei numeri 4 c'è posto anche per un'altra giocatrice importante, che ha indossato quel numero solo per una stagione; si tratta della centrale Doriana Frontini, che contribuì e non poco alla promozione in serie A1 della Monte Schiavo di coach Volpicella con le sue micidiali fast e la sua grinta. Per lei quella promozione fu una piccola rivincita sul Trecate, dove aveva giocato nella stagione precedente e con il quale non ci si era salutati cordialmente. FORZA JESI! Nessuno.