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Sovrastrutture di un'idea (la continua isteresi del pensiero)

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beata ignoranza

Post n°103 pubblicato il 04 Dicembre 2006 da headroom

Che bello osservare il tuo mondo al centro della tua bella sfera predimensionata. Ti senti sicuro perchè sai sempre dove puoi andare, non pensi nemmeno a quello di cui ignori l'esistenza. Conosci tutto e sei il demiurgo del tuo piccolo regno.
Religioni e totalitarismi fanno di queste sfere un ottimo strumento di controllo delle coscienze. Celano la verità o spostano l'attenzione, e laddove non possono far nulla ti impongono dei dogmi, a volte reprimendo focolai di consapevolezza a volte inventando o strumentalizzando falsi miti.
La paura della morte è un bene di consumo per coercitori più o meno consapevoli. Meglio non pensare ad essa, meglio continuare ad aver paura di osare e ad aver paura di fallire, ad aver paura di rimanere senza soldi, ad aver paura degli altri e del confronto.
E' con un po' di invidia che, benevolmente ti dico:
MA VAFFANCULO!
Non prendere mai coscienza del fatto che la morte esiste davvero ed è molto più democratica di qualsiasi istituzione a cui affidiamo le nostre esistenze. Non prendere coscienza del fatto che non la si merita e non la si evita. Non guardala per quello che è, non pensare all'essenza delle sue conseguenze, la privazione di un individuo e della sua parte cognitiva, la scomparsa di un bene prezioso, di emozioni e stimoli.
Potresti pensare che siamo tutti uguali e abbiamo tutti lo stesso diritto ad essere rispettati. E non lo capiresti, ti sanguinerebbero le orecchie e continueresti a guardare nella tua sfera la tua bella TV, che ti mostra il 5% di quello che in realtà accade nel mondo, che per farti paura ti offre notizie di dolore e catastrofi, che alimenta le tue fobie e che ti spinge a non pensarci e a considerarle come una cosa inesistente, proprio come un telefilm.
Quindi a natale, anche quest'anno, per sentirti meglio elemosina riconoscenza e riverenza.
Bravo, hai capito tutto. Oltretutto i coglioni come me parlano parlano ma alla fine non han concluso ne mai concluderanno nulla. Non so cosà farò tra 3 anni, TU si!
In caso, se fossi ancora qua, ti ripeterò questo semplice concetto:
SEI GIA' MORTO E NEMMENO LO SAI
E adesso ridi, che ti piace tanto ridere.

 
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