Creato da jennyk2 il 11/02/2005
La mia vita a metà tra due mondi

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La fine del boia

Post n°33 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da jennyk2
 
Foto di jennyk2

Ieri, nella giornata internazionale dei diritti umani e dopo aver celebrato il compleanno di sua moglie Lucía Iriart, è morto Augusto Pinochet, stroncato da un infarto cardiaco.

Il boia, di 91 anni d’età, era stato ricoverato lo scorso tre di dicembre per problemi cardiorespiratori ma dopo un rapido  miglioramento doveva essere dimesso questo martedì. 

A poco più di un’ora del decesso, piú della metà degli abitanti di Santiago,  si riversava sulle strade di Santiago dando luogo a manifestazioni di giubilo popolare per l’accaduto. 

La morte è stata piú veloce della giustizia, in quanto Pinochet non è riuscito ad essere condannato in nessuno dei numerosi processi per crimini contro l’umanità che lo videro coinvolto. 

Infatti morire libero, senza aver mai dovuto pagare per l’alto tradimento del colpo di Stato dell’11 settembre 1973; per i 17 anni di crudele regime imposto al paese, per gli stadi trasformati in lager, per i 30mila persone uccise e torturate, di cui oltre 2 mila desaparecidos: questo era l’obiettivo di Pinochet che è riuscito a raggiungere in pieno.

I funerali di uno dei più efferati dittatori latinoamericani si terranno martedì con onori militari dopo una messa funebre nel cimitero dell'Alpatacal della Scuola Militare del Libertador Bernardo O'Higgins a Santiago; nessun funerale di stato né giornata di lutto nazionale saranno previsti, così lo confermano fonti ufficiali cilene. La famiglia ha detto che Pinochet sarà cremato per evitare eventuali atti di profanazione.

 
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