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Post N° 90

Post n°90 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da DocGull
 
Tag: Iraq

VARATA DAL PARLAMENTO IRAQUENO MISURA DI RIABILITAZIONE VERSO I MEMBRI DELL'EX PARTITO BAATH DI SADDAM HUSSEIN

____________________ 

Argomenti (tags) dell'articolo:

 immagine IRAQ 6

____________________

L'agenzia Reuters ha battuto ieri una notizia molto importante.

Il parlamento iracheno ha varato una misura lungamente attesa per allentare le restrizioni imposte ai membri del partito Baath dell'ex leader Saddam Hussein consentendo loro di tornare alla vita pubblica.

Il Partito Baath era sostanzialmente il partito unico di Saddam Hussein, e comporto in stragrandemaggiornanza da sunniti, minoranza nel Paese, ma veri governanti all'epoca di Saddam Hussein.

Al loro arrivo gli americani hanno defenestrato tutti gli appartenenti che però di fatto componevano gli elementi più importanti dell'esercito e dell'amministrazione statale.

Una scelta folle che ha messo sul lastrico centinaia di migliaia di sunniti che si sono anche trovati accerchiati dalla maggioranza sciita.

Gli americani, con la superficialità di conoscenza del territorio che caratterizza molte delle loro opzioni militari, hanno solo ritenuto di fotocopiare ciò che avevano fatto per la Germania nazista defenestrando tutti gli iscritti al partito di una certa posizione.

Hanno però dovuto fare i conti con la realtà

Questa adozione del parlameno iraqueno è certamente una sconfitta per gli Stati Uniti in termini prettamente tecnici, ma una vittoria verso una ancora maggiore ristabilimento della pace a Baghdag e gli USA meritano comunque l'apprezzamento di avere sollecitato, seppur in ritardo, una giusta decisione.

Sono stati proprio gli Stati Uniti a sollecitare questa legge infatti. La speranza è che siano stati mandati in pensione buona parte degli analisti e strateghi che prima hanno segnalato armamenti che sembrano ormai inesistenti e poi hanno suggerito di cacciare i Sunniti Baath incrementando, con quella assurda scelta, gli omicidi di massa dei terroristi che hanno trovato terreno fertile nei sunniti disperati e in mezzo alla strada.

Meglio tardi che mai, questa di adesso è una scelta giusta, i crimini sono già fortemente diminuiti, i nuovi problemi nascono ora da un'equa spartizione delle risorse senza la quale, anche la media pacificazione di oggi non avrà vita lunga.

Il problema reale dell'Iraq oggi è quello dei curdi a cui è difficile negare una indipendenza reale dopo secoli di opprressioni e con il loro tettitorio pieno di petrolio.

Ne parleremo.

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Commenti al Post:
nomore.norless
nomore.norless il 13/01/08 alle 16:48 via WEB
grazie della chiara trattazione, ciao e buona domenica.
 
 
DocGull
DocGull il 15/01/08 alle 10:37 via WEB
Grazie a te e spero di rileggerti presto, un saluto.
 
franco_picchio
franco_picchio il 14/01/08 alle 09:53 via WEB
In che senso sconfitta per gli Usa: l'invito a reintegrare gli ex baathisti è venuta proprio da loro. Il dipartimento degli esteri da mesi invocava questa misura, che sciiti e curdi non volevano adottare. La sconfitta Usa, se proprio, è sui 16 militari uccisi in 2 giorni. Hanno finalmente compreso, alla luce di una guerriglia che alle stragi di innocenti sembra ora puntare decisamente sui militari, che devono ormai negoziare con parte della guerriglia stessa.
 
 
DocGull
DocGull il 14/01/08 alle 10:36 via WEB
Prima di inserire commenti è opportuno leggere bene gli articoli dove troverai la risposta che cerchi, basta leggere senza pregiudizi.
 
kaoxing
kaoxing il 14/01/08 alle 11:58 via WEB
A me questa diminuzione dei crimini non risulta. Gli attentati con autobombe si. Ma con quello di oggi a Ninive sono una ventina i soldati Usa uccisi in Iraq in 3-4 giorni. Si parla già di fallimento della cosiddetta "dottrina Petraeus". Gli attacchi mirati hai soldati Usa sono in crescita decisa. Credo anch'io che la guerriglia abbia cambiato tattica, come testimoniano gli scontri tra le formazioni sunnite contro affiliati di al quaeda.
 
 
DocGull
DocGull il 14/01/08 alle 12:54 via WEB
Non mi risulta un numero così elevato di decessi, devo dire però che non mi riferivo ai soldati USA ma alle terribili mattanza di civili che hanno caraterizzato gli ultimi tre anni in Iraq. Mi baso anche sulla soddisfazione espressa da Bush nei confronti di Patreus che si basa appunto su quanto detto sopra. Su "Iraq 5", citando un articolo del Foglio, già ho riporato alcuni dati importanti sul calo degli omicidi di civili.
 
   
kaoxing
kaoxing il 14/01/08 alle 13:00 via WEB
su quelli relativi ai civili, in effetti una certa calma si registra. Meglio così.
 
     
DocGull
DocGull il 15/01/08 alle 10:38 via WEB
E' stata una terribile mattanza.
 
     
kaoxing
kaoxing il 15/01/08 alle 12:16 via WEB
già, terribile mattanza: fallujia e bombardamenti civili compresi. Tra una bomba gettata su un villaggio e un camnion bomba non trovo differenze: i civili muoiono in entrambi i casi.
 
     
DocGull
DocGull il 15/01/08 alle 12:22 via WEB
Eppure è semplice. Chi mette una bomba in un mercato o in una moschea, uccidendo 300 persone in una volta sola e volendo proprio ucciderle non può in alcun modo essere paragonato a chi ne uccide cercando di colpire un nemico militare. Naturalmente la cosa resta orribile.
 
     
kaoxing
kaoxing il 15/01/08 alle 12:55 via WEB
é semplice anche per me: solitamente le bombe le mettono per colpire forze paramilitari ostili (sunniti contro sciiti) e ci vanno di mezzo i civili: se poi il tg5 o rai3 lo presentano altrimenti, è una questione di correttezza di informazione. E' semplice non trovo differenza: la divisa ufficiale non lava l'assassionio. Tantopiù che gli "errori" nei bombardamenti non si pagano dal punto di vista giuridico. Basta un "oops, ci siamo sbagliati".
 
bil37
bil37 il 14/01/08 alle 14:07 via WEB
Ciao Doc, anch'io ho sentito di questa notizia positiva relativamente ai decessi dei civili irakeni. Spero sia l'inizio di un cambiamento di strategia e soprattutto un ripensamento sulle guerre in generale, e sui diritti umani. Nn mi riferisco solo agli USA, ma le guerre e guerriglie di oggi fanno veramente rizzare i capelli, vengono massacrati innocenti, si spendono miliardi che potrebbero risanare le economie dei Paesi alla "fame". Sento spesso molta retorica sulla guerra, sul patriottismo, ma nn si ha nessuna visione prospettica sui mali che affliggono il Mondo povero. Un saluto e buona giornata. Paolo
 
 
DocGull
DocGull il 15/01/08 alle 10:41 via WEB
Certo, le guerre sono una cosa oscena ma ancora più terribile è chiu uccide volontariamente i civili, caratteristica, quest'ultima, dei crimininali assassini di "Al Quaeda" (inteso come marchio pù che come realtà effettiva). I risultati di pacifiazione in Iraq sono in questo momento più vicini. Eliminati o messi in difficoltà gli assassini veri e proprio ora cominciano nuove difficoltà istituzionali tra le parti in causa, sciiti, sunniti e curdi. E anche qui la situazione è delicata. In ogni caso la legge che riabilita gli appartenenti del partito Baath che non abbiano commesso crimini è fondamentale per l'obiettivo della pacificazione.
 
kaoxing
kaoxing il 15/01/08 alle 13:00 via WEB
Esco dalla discussione sugli assassini per chiederti: cosa ne pensi di questa dichiarazione del consigliere per la sicurezza nazionale iracheno, Mowaffaq al-Rubai’e: "Forze o basi permanenti in Iraq per una qualunque forza straniera sono una linea rossa che non può essere accettata da nessun iracheno". E' stata riportata dalla CBS dopo la presentazione di una ricerca, in collaborazione con la ABC, secondo la quale il 57% per cento appoggia gli attacchi contro le forze della coalizione.
 
 
DocGull
DocGull il 15/01/08 alle 14:53 via WEB
Separando le due questioni che mi poni e di cui ti ringrazio, per quanto riguarda Mowaffaq al-Rubai’e egli chiaramente dichiara che non saranno accettabili basi permanenti o cmq truppe permanenti in Iraq, mi pare che la questione non si ponga poihcè lo stesso Bush, complimentandosi con il comandante delle forse USA, generale Patreus, ha dichiarato che il ritiro avverrà in tempi ragionevoli. Per quanto riguarda il secondo punto, onestamente non mi sento di commentare un sodaggio dopo che per le elezioni italiana quasi tutti i sondaggisti davano a Prodi circa 10 punti di vantaggio su Berlusconi, senza dimenticare alle primarie USA lo stesso dicorso, ad Obama venivano dati 10 punti di vantaggio su Ilary Clinton. Sappiamo come è finita in entrambi i casi.
 
   
kaoxing
kaoxing il 15/01/08 alle 15:38 via WEB
Non è un sondaggio. è condotto anche con l'università di bagdhad. Sulla Cbs ne hanno fatto un intero speciale.
 
     
DocGull
DocGull il 16/01/08 alle 10:27 via WEB
A me sembra un sondaggio :D
 
   
kaoxing
kaoxing il 15/01/08 alle 15:49 via WEB
Non credo proprio che gli Usa vogliono abbandonare l'iraq senza lasciare basi. Che senso avrebbe la loro guerra? Liberare il paese da un dittatore sic et sempliciter, rischiando che gli sfugga nuovamente di mano il controllo su importanti risorse energetiche e posizione geostrategiche?
 
     
DocGull
DocGull il 16/01/08 alle 10:28 via WEB
Non si può effettivamente escludere che una presenza americana rimanga, ritengo tuttavia che lo farà solo se richiesra dal governo iraqueno e in numero piuttosto ridotto. Sulle motivazioni, possono essere come non essere quelle che haia ddotto. Per esempio a mio aprere sopravvaluti gli americani e dimentichi il loro spirito vendicativo che ancora le città tedesche e italiane ricordano.
 
     
kaoxing
kaoxing il 16/01/08 alle 11:50 via WEB
vieni sul mio blog: ho beccato un interessante filmato sulla Bhutto
 
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