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VARATA DAL PARLAMENTO IRAQUENO MISURA DI RIABILITAZIONE VERSO I MEMBRI DELL'EX PARTITO BAATH DI SADDAM HUSSEIN ____________________ Argomenti (tags) dell'articolo: ____________________ L'agenzia Reuters ha battuto ieri una notizia molto importante. Il parlamento iracheno ha varato una misura lungamente attesa per allentare le restrizioni imposte ai membri del partito Baath dell'ex leader Saddam Hussein consentendo loro di tornare alla vita pubblica. Il Partito Baath era sostanzialmente il partito unico di Saddam Hussein, e comporto in stragrandemaggiornanza da sunniti, minoranza nel Paese, ma veri governanti all'epoca di Saddam Hussein. Al loro arrivo gli americani hanno defenestrato tutti gli appartenenti che però di fatto componevano gli elementi più importanti dell'esercito e dell'amministrazione statale. Una scelta folle che ha messo sul lastrico centinaia di migliaia di sunniti che si sono anche trovati accerchiati dalla maggioranza sciita. Gli americani, con la superficialità di conoscenza del territorio che caratterizza molte delle loro opzioni militari, hanno solo ritenuto di fotocopiare ciò che avevano fatto per la Germania nazista defenestrando tutti gli iscritti al partito di una certa posizione. Hanno però dovuto fare i conti con la realtà Questa adozione del parlameno iraqueno è certamente una sconfitta per gli Stati Uniti in termini prettamente tecnici, ma una vittoria verso una ancora maggiore ristabilimento della pace a Baghdag e gli USA meritano comunque l'apprezzamento di avere sollecitato, seppur in ritardo, una giusta decisione. Sono stati proprio gli Stati Uniti a sollecitare questa legge infatti. La speranza è che siano stati mandati in pensione buona parte degli analisti e strateghi che prima hanno segnalato armamenti che sembrano ormai inesistenti e poi hanno suggerito di cacciare i Sunniti Baath incrementando, con quella assurda scelta, gli omicidi di massa dei terroristi che hanno trovato terreno fertile nei sunniti disperati e in mezzo alla strada. Meglio tardi che mai, questa di adesso è una scelta giusta, i crimini sono già fortemente diminuiti, i nuovi problemi nascono ora da un'equa spartizione delle risorse senza la quale, anche la media pacificazione di oggi non avrà vita lunga. Il problema reale dell'Iraq oggi è quello dei curdi a cui è difficile negare una indipendenza reale dopo secoli di opprressioni e con il loro tettitorio pieno di petrolio. Ne parleremo. |
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