LA VITA è BELLA

Che tristezza aspettare una telefonata che non arriva mai!!!!

Speravo tanto che mi chiamassero per dirmi almeno che non andavo bene!

A questo punto spero tanto in domani.

Perfortuna dei colloqui da fare ne ho, conto di trovare lavoro ad andare alla fine della prossima settimana...altrimenti sono nei guai.

Avrei potuto evitare di licenziarmi dal posto in cui lavoravo prima, ma ho preferito farlo finchè sono ancora "appetibile" per il mercato del lavoro.

Ho ancora l'età per l'apprendistato, ho già qualche esperienza...ma comunque è la ricerca è difficilissima!

Prima lavoravo in un'agenzia di telefonia. Ci lavoravo da 4 anni prima per una compagnia poi abbiamo "cambiato bandiera".

Già le cose andavano maluccio nel senso che il clima lì dentro era orribile. Con le colleghe avevamo creato un gruppo affiatato, dove non arrivava una arrivava l'altra e tutt'ora ci sentiamo e ci vediamo.

Poi i titolari si sono accorti di questo legame e hanno cominciato ad essere diffidenti nei nostri confronti sebbene noi lavoravamo in maniera impeccabile. Prima hanno tentato di mettere zizzania tra noi (magari dando premi a una piuttosto che a un'altra, oppure letteralmente sparlando dietro), poi sono arrivati alle scenate vere e proprie.

Quando le prime due di noi hanno abbandonato, nel loro ufficio, su uno scaffale ben visibile, è apparsa la foto di una convention dove queste due erano cerchiate di rosso e sopra di loro la scritta "INGRATE", poi, per separare me e l'altra ragazza hanno deciso di mandarmi a lavorare a Reggio Emilia (io sto a Modena, vicino a Modena sud quindi 80 km di distanza). Mi avevano promesso un rimborso spese di cui alla fine in busta vedevo solo la metà.

Alla mia richiesta di spiegazioni hanno semplicemente risposto che se mi pagavano anche solo 30 euro in più gli conveniva prendere una persona di Reggio direttamente.

Già lì ero tentata parecchio di licenziarmi in tronco, ma mi sono trattenuta perchè la mia situazione familiare non me lo poteva permettere.E loro ovviamente sapevano tutto di me quindi indubbiamente ci hanno giocato sopra.

Resisto 4 mesi quando, alla mia r ichiesta di un giorno di ferie per l'anniversario della morte del mio papà mi sento dire: "Ma cosa ci vai a fare al cimitero? Tanto non sei neppure credente! E' meglio se vieni a lavorare!".

Alchè lì mi si son veramente girati tutti i tondi che ho e che non ho!

Gli ho sbattuto in faccia tutto quello che pensavo di loro visto che sono anche venuti al funerale, 2 anni prima, con tanto di 2 corone di fiori! VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!E' DI MIO PADRE CHE STATE PARLANDO!!!!!

Subito dopo ho sentito la mia collega e ho scoperto che la nostra responsabile si assentava proprio quel giorno lì e, visto che non ci parlavamo più per via delle buste paga, ha mandato avanti il titolare per dirmi che mi negava il giorno di ferie.

E a quel punto è partita la lettera...

Ora sembra quasi che quell'atto di ribellione mi si ritorga contro. Ai colloqui, quando mi chiedono il motivo delle mie dimissioni racconto la verità. Loro sembrano tanto comprensivi, ma scommetto che pensano che, per quello che ho fatto, sia una persona inaffidabile o non so...

Da agosto avrò fatto almeno 30 colloqui e nessuno che assume? o sono un'idiota oppure c'è qualcosa che non va nel sistema...

Bah... perfortuna sono ottimista e ho tanta voglia di lavorare. Prima o poi qualcuno capirà o semplicemente se ne fregherà...speriamo!!

Un buongiorno a tutti miei cari!

Oggi può essere il giorno decisivo, decisivo per la mia condizione da disoccupata...

Dovrebbe chiamarmi una ditta per dirmi se mi assumono o meno e dovrebbero farmi sapere qualcosa anche quelli del negozio di abiti da sposa...

Speriamo si facciano vivi...

Allora, se qualcuno è psicologo o responsabile del personale me lo dica a cosa servono...

Qualche giorno fa sono stata chiamata per fare un colloquio in un negozio di abiti da cerimonia (badate bene un banalissimo negozio di abiti da sposa!!!).

Carica come una molla (questa "boutique" si trova vicina a casa mia e se mai dovessi fare la commessa lo vorrei fare solo in questo settore), suono il campanello, mi viene aperta la porta e mi rifilano in mano una brochure, 2 fogli e una penna. "Sei quella del colloquio vero? Bene, spero che ti abbiano detto che il primo incontro è solo per fare questo test di 250 domande. Accomodati pure." "Ehm...sì, non mi avevano detto che era un test, ma va bene lo stesso!".

Apro questo fascicoletto (scusate il termine brochure non del tutto appropriato, ma appena mi era stato dato pensavo che fosse un minicatalogo della collezione autunno-inverno di Pignatelli spose...) e comincio a leggere le istruzioni per l'uso. "Leggete la domanda con attenzione, annerite il pallino corrispondente alla risposta che ritenete più idonea, non concentratevi troppo su una specifica domanda, ma cercate di consegnare il foglio delle risposte il più completo possibile, potrete ritornare alle risposte lasciate in sospeso una volta terminato il test, compilate il foglio Anagrafica in maniera leggibile e con inchiostro nero in quanto i fogli verranno passati sotto un lettore ottico."

La prima cosa che mi dico è "oddio, con le percentuali non ci salto fuori e nemmeno con ago e filo me la cavo tanto bene!", poi comincio a leggere le domande e mi stupisco, mi stupisco all'inverosimile...

Ecco qualche domanda tipo:

- I tuoi conoscenti gradiscono la tua compagnia? (e io che ne so??e se fanno buon viso a cattivo gioco??)

- Quando ti trovi di fronte ad un ostacolo cerchi di affrontarlo ovvero lo raggiri? (cioè?)

- Ti sta a cuore il destino degli orfani di guerra? (certo che sì, ma con questo??)

- Vieni distratta dai rumori esterni?

E qualche riga sotto:

- Pensi di essere una persona amata nel senso che la tua presenza è gradita dalle persone che conosci?

- Ti sta a cuore il destino dei profughi di guerra?

- Il vento ti distrae da ciò che stai facendo?

E via dicendo per 250 domande. Stesse domande, ma rigirate in modo diverso o scritte in un italiano logorroico per cui ora non riesco nemmeno a riformulare la domanda.

Possibili risposte

A= molto, totalmente d'accordo

B= mediamente, non sa, non dice, parzialmente d'accordo.

C= poco, totalmente in disaccordo.

Alla fine l'ho anche messa sul ridere...Non so, mi sembrava di essere dallo psicologo e che stessero per sentenziare la mia infermità mentale.

Ma si credono anche che la gente risponda con sincerità  a queste domande?

Detta come va detta io un pò di risposte le ho messe a caso giusto per andare avanti e consegnare un test completo, ad altre ho mentito spudoratamente. Per esempio la questione del vento... beh il vento a me piace, ma se sto facendo qualcosa in cui mi devo concentrare sinceramente mi da fastidio e allora?vengo battezzata come instabile o non abile al vendere abiti da sposa?

Mi chiedo io se una catena di abiti da sposa (di 3 negozi uno a Modena, uno a Ferrara e l'altro non mi ricordo, ma sempre in Emilia Romagna), che cerca 1 apprendista commessa e 2 commesse qualificate, che ha ricevuto 17 candidature (mi è stato detto dalla responsabile del negozio), possa permettersi di andare da una società di selezione, farsi vendere questi test (che scommetto costano un occhio della testa), fare 2 colloqui per scegliere il personale.

Ma il vecchio colloquio: "Mi parli di lei, delle sue esperienze, dei suoi interessi e delle sue aspettative" che fine ha fatto?

Con che criterio questi test vengono giudicati?

E perchè non viene spiegato il tipo di lavoro, la società, gli obbiettivi?

Dove sono finiti i rapporti umani, il rispetto verso chi crede in te e spera di poter far parte della tua realtà?

E questi test che fine fanno? Ti verranno spiegati, ti verrà dato il tuo risultato (così evito ancora per qualche anno di fare un giro dallo psicologo e lasciarci il sangue)?

Che qualcuno mi illumini, io veramente non so più che dire....

Un dono

Prendi un sorriso,

regalalo a chi non l'ha mai avuto.

Prendi un raggio di sole,

fallo volare là dove regna la notte.

Scopri una sorgente,

fa bagnare chi vive nel fango.

Prendi una lacrima,

posala sul volto di chi non ha pianto.

Prendi il coraggio,

mettilo nell'animo di chi non sa lottare.

Scopri la vita,

raccontala a chi non sa capirla.

Prendi la speranza,

e vivi nella sua luce.

Prendi la bontà,

e donala a chi non sa donare.

Scopri l'amore,

e fallo conoscere al mondo.

Mahtma Gandhi