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Rho, 03 ottobre 2010
Post n°773 pubblicato il 03 Ottobre 2010 da killerbee73
Navigando qua e là per la reta, sono finito in un sito molto carino ("Cleonice Parisi - Favolista Spirituale" - http://www.cleopa.it/) in cui ho trovato un racconto simpatico che un po' mi potrebbe aiutare ora che sono finito nella terra dei se, dei ma, dei forse e dei perchè. Si intitola "Una Lagna Di Colibrì":
Un Colibrì volava per il prato lamentandosi continuamente, e un fiore che era ormai saturo di ascoltare sempre le stesse lagne, quando vide il Colibrì avvicinarsi per mangiare si chiuse. Il Colibrì restò spiazzato da questo gesto inconsueto da parte di un fiore, e senza capire prese a bussare col beccuccio sui suoi petali chiusi stretti, stretti.
Rispose in modo scortese la signora Flora.
Colibrì non aveva mica capito, e nell’accettar a malincuore quell’invito tornò a volare sul prato per cercare un altro fiore dove poter mangiare, e nello svolazzare riprese a lamentarsi:
Era divenuta ormai una litania fastidiosa e tutti i fiori si chiusero per non ascoltarne più quella lagna. Il piccolo Colibrì si trovò a bussare a mille fiori chiusi e a sentirsi sempre rispondere:
Cambiare prato non era possibile di questo passo sarebbe morto di fame. Pensò tra se il Colibrì triste. Passò di lì un Aquila Reale, e nel vedere un prato tanto variegato i cui fiori al sole la loro corolla avevan negato, decise che avrebbe indagato. Scese e con far cortese chiese:
I Fiori indicarono all’Aquila il luogo dove il Colibrì era solito rifugiarsi e l’Aquila in un istante fu lì.
Il Colibrì aveva un muso lungo sino in terra, e con due occhioni grandi e lacrimevoli rispose:
Il Colibrì era senza forze non mangiava ormai da ore e l’Aquila Reale se lo caricò sulle spalle riportandolo sul prato.
E i fiori dissero:
Il piccolo Colibrì stavolta capì, perché i fiori avevano deciso di negarsi. E l’Aquila Reale intervenne dicendo:
Tutti i fiori del prato si schiusero nello stesso istante e l’Aquila Reale disse al Colibrì:
Il Colibrì si avvicinò alla signora Flora timidamente, aveva paura lo scacciasse malamente, ma il fiore prese a parlargli con voce gentile.
L’Aquila Reale sorrise, i fiori sapevano uscirsene sempre per il rotto della cuffia, ora la Signora Flora voleva far credere al Colibrì che aveva architettato tutto lei coinvolgendo ogni fiore del prato, solo perché un piccolo Colibrì avesse imparata la lezione. L’Aquila Reale se la rideva sotto i baffi, quando improvvisamente la Grande Quercia che imperava sul prato disse:
L’Aquila Reale s’inchino alla Grande Quercia e disse:
L’Aquila Reale fece un inchinò alla Grande Quercia e prima di riprendere il cielo, diede un ultima occhiata al piccolo Colibrì, che ora volava lontano di lì. |
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