da aprile del 2006 a marzo 2007 ho avuto la possibilità di lavorare con un'associazione dominicana, Oné Respe, che opera nelle baraccopoli di Santiago e di Haina in Repubblica Dominicana. Durante questo periodo ho scritto su questo blog ciò che vedevo e osservavo, qui trovi i post più rilevanti in ordine cronologico. LEGGI TUTTI I POST
116 blog si sono incatenati qui ed hanno vinto: l'articolo 29 del decreto anti-crisi è stato stravolto e sono tornate le detrazioni del 55% per chi realizza lavori di ristrutturazione a favore dell'efficienza energetica! Grazie a tutti.
Dopo oltre 6 anni di permanenza su Libero del mio blog ho deciso di migrare su un sito personale in cui poter fare tutte le modifiche e i cambiamenti che voglio.
L'archivio del mio lavoro per 6 anni non è trasportabile sul nuovo sito quindi rimarrà qui, spero, per essere consultato.
credo di poter dare la data del prossimo golpe in Bolivia: 10 di agosto.
fase 1 (conclusa): la cia ha sostenuto e spalleggiato alcune regioni (le più ricche) perchè chiedessero l'autonomia dal governo di La Paz che sta portando avanti politiche di nazionalizzazione per ridare le risorse naturali ai boliviani (e toglierle alle multinazionali). Queste regioni si sono autopromosse un referendum a cui ha partecipato solo parte della popolazione ed incassando anche alte percentuali di no. Da notare che la legge boliviana vieta referendum dipartimentali su argomenti di interesse nazionale. Prima le regioni di Santa Cruz e poi quelle di Pando e Beni. Balcanizzazione della regione!
fase 2 (in corso): le multinazionali, Telecom Italia in testa, stanno cercando di colpire i processi di nazionalizzazione intentando cause e chiedendo il blocco delle risorse finanziarie del paese. Colpire l'economia!
fase 3 (appena iniziata): gli usa, come hanno fatto in Cile e Venezuela, stanno sostenendo uno sciopero ad oltranza dei camionisti per bloccare il paese e metterlo in ginocchio, facendo credere che i danni che il blocco causerà sono dovuti al mal governo di Morales. I camionisti sono in sciopero perchè chiedono al governo di cambiare il regime tributario in modo da esentarli dal pagamento di alcune tasse a loro avviso ingiuste; ragioni pretestuose.
Il 10 agosto tutti i boliviani saranno chiamati a votare per un referendum revocativo del mandato del presidente. Era stato lo stesso Morales a chiedere nel dicembre scorso che la popolazione potesse decidere in completa autonomia le sorti del suo presidente. Al referendum che chiederà alla cittadinanza se è d'accordo o meno con il proseguimento del mandato di Morales, però, saranno sottomessi anche i prefetti delle regioni boliviane e il vicepresidente Garcia. Sono convinto che quella data segnerà l'inizio di scontri nel paese e del colpo di stato contro il primo presidente indio della Bolivia.
beh sulla tendenza generale non posso che essere d'accordo (lo sai che hanno anche riattivato una flotta specifica per il sud che era chiusa mi smebra dalla seconda) cmq su una cos aperò non mi trovo sembri sottindere che le multinazianali siano parte di un piano che una lo sia mi sembra plausibile ma in generale credo semplicemente seguano la loro logica di profitto (intentano cause per non perdere denaro)
ciao
non solo le multinazionali sono parte del sistema, ma ne sono il motore e la mente pensante. I politici possono solo rettificare le scelte prese nelle stanze della finanza. Nel caso telecom non sta facendo causa per non perdere soldi (che non perderebbe perchè la nazionalizzazione prevede il rimborso per telecom) ma per bloccare ogni possibilità di sviluppo della rete locale, e quindi far fallire la nazionalizzazione.
Il tuo messaggio è molto interessante, purtroppo gli USA ci hanno abituato a comportamenti di questo tipo, è una notizia disastrosa che ci riporta indietro di 20-30 anni, se dovesse succede l'america latina pagherà un altissimo tributo di sangue per l'ennesima volta.
Un salutone
è dura, dall'Europa non ci rendiamo conto dell'immensa rivoluzione in atto in America latina, fermarla vorrebbe dire dimostrare che non c'è spazio per un'economia giusta per tutti
niente di nuovo propongono gli USA, se un popolo tenta il riscatto dei suoi diritti arriva lei a rimettere tutto a posto, spero solo che ciò non accada, che il presidene boliviano continua il suo lavoro e che tutti gli altri paesi dell'America Latina gli siano solidali con lui
Ma sei in bolivia per sapere tutte queste cose?
Accidenti, come sei informato anche se a me sembra la solita fantasia (anche se Morales non il Chè con 40kg in più) condita da quel sana antimericanismo.
Non sono in bolivia,per fortuna ci si può informare anche oltre i media tradizionali. Spero che le mie siano solo fantasie, ma temo che non sia così. Un consiglio per la lettura: Confessioni di un sicario dell'economia. E vedrai che non si tratta di antiamericanismo (anche perchè telecom è italiana)
Per prima cosa: La Bolivia in sud america conta come il 2 di picche a briscola.
Nessuno ci spende una lira oggi, spende e non investe. Morale dipende dai quattrini che gli passa Chavez.
Seconda cosa:Telecom non è più Italiana da quando è di Telefonica, mi sembra giusto specificarlo, ed è stato l'ultimo affare dell'era Prodi.
Terzo l'affare Telecom ed altre società, Morales ha nazionalizzato ma lo costringono a pagare il giusto non ci vedo niente di che, hanno fatto così con l'affare petrobras quando ha nazionalizzato gli impianti ed ha pagato 350 milioni di dollari alla società Brasiliana.
Non ci vedo niente di scandaloso sull'iniziativa di Telecom Italia quindi rivolgersi ad un tribunale per avere i suoi soldi.
Per altro agli occhi della comunità internazionale questa ondata di nazionalizzazione sai cosa ha portato? Meno investimenti esteri.
Ma sai perchè nazionalizza?
Te lo dico io, non per il popolo stai tranquillo, solo per avere soldi, mi paghi? Non ti nazionalizzo...
Lo stesso Chavez che fa il comunista nella sua eccentricità minaccia ti cito il caso Banche Spagnole (Santander ha investito molto in tutto il Sud America) ma non nazionalizza.
la bolivia è ricchissima di risorse naturali gas in testa, ed è sempre stata sull'agenda estera degli usa (devo ricordarti che che guevara faceva partire propio dalla bolivia il movimento che avrebbe dovuto liberare il sud america?) secondo telecom avrebbe ricevuto dal governo boliviano l'equivalente delle sue azioni quotate in quel momento in borsa, cioè 100 milioni di dollari (come è avvenuto per le altre aziende nazionalizzate) adessso ne chiede 5 (o 10) volte tanto senza alcuna ragione, è come se tu hai una casa che se venduta ad un privato vale 100, ma se venduta allo stato chiedi 500. non ha senso. La nazionalizzazione e la rinegoziazione delle imposte delle aziende estere ha portato maggiori risorse per lo stato che può ridestribuirle, ed è quello che chavez, morales, correra.. stanno facendo.
e rispetto alla nazionalità di telecom di ricordo che una cordata italo-spagnola composta da Mediobanca, Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo, Benetton e Telefónica ha lanciato un'offerta per rilevare la quota di Pirelli in Olimpia creando una nuova società, denominata Telco, che avrà il controllo del 23% circa di Telecom Italia. Tale offerta è stata accettata. $ su 5 di queste società sono italiane, e comunque controllano solo il 23% del capitale.
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