da aprile del 2006 a marzo 2007 ho avuto la possibilità di lavorare con un'associazione dominicana, Oné Respe, che opera nelle baraccopoli di Santiago e di Haina in Repubblica Dominicana. Durante questo periodo ho scritto su questo blog ciò che vedevo e osservavo, qui trovi i post più rilevanti in ordine cronologico. LEGGI TUTTI I POST
116 blog si sono incatenati qui ed hanno vinto: l'articolo 29 del decreto anti-crisi è stato stravolto e sono tornate le detrazioni del 55% per chi realizza lavori di ristrutturazione a favore dell'efficienza energetica! Grazie a tutti.
Dopo oltre 6 anni di permanenza su Libero del mio blog ho deciso di migrare su un sito personale in cui poter fare tutte le modifiche e i cambiamenti che voglio.
L'archivio del mio lavoro per 6 anni non è trasportabile sul nuovo sito quindi rimarrà qui, spero, per essere consultato.
Dal confronto con un po' di bloggere che hanno aderito alle catene per il ripristino delle detrazioni energetiche e per le reintroduzione dell'obbligo di fonti rinnovabili per i nuovi edifici ha nata l'idea di discutere insieme di una serie di piccole misure che se prese possono aiutare a salvare l'ambiente.
Una volta discusse e condivise cercheremo dei palamentari che si rendano disponibili a portarle in Parlamento. Il blog, dalla protesta alla proposta!
Ecco le prime idee, nei commenti lo spazio per migliorarle o proporne di nuove:
1- TOGLIERE L'ICI DAL FOTOVOLTAICO: gli impianti solari fotovoltaici a terra e sui tetti quelli non integrati, vengono classificati come impianti industriali e si impone l'onere di accatastarli e di pagare quindi l'Ici.
2- RIPORTARE IL RECUPERO SPALMABILE SU 10 ANNI: con le nuove norme si può recuperare il 55% di detrazione spalmandolo non più su un tempo fino a 10 anni ma si fissa un limite di 5 anni. Il che vuol dire che si penalizza chi ha un reddito inferiore e quindi può recuperare ogni anno una quota inferiore di finanziamento.
3- RECUPERO DELL'OLIO FRITTO PER FARNE BIODISEL: in Germania l'olio fritto si consegna ai distributori di carburante che rilasciano un buono sconto proporzionato alla quantità d'olio fritto e che si può spendere per ottenere sconti sul carburante. Inoltre in Italia sopravvive il divieto di commercializzare liberamente il biodiesel. I produttori hanno l'obbligo di conferirlo ai petrolieri che lo mischiano con il diesel.
4- OBBLIGARE I COMUNI A PUBBLICARE LA LORO BOLLETTA ENERGETICA e chiedere un impegno perchè ogni anno ci sia una diminuzione del consumo pro-capite.
5- ISTITUIRE FORME DI CREDITO PERMANENTI PER CHI VUOLE INVESTIRE IN ECOTECNOLOGIE magari su esempio di quello che ha fatto la Provincia di Milano.
Letizia ha scritto via Facebook: 6 - secondo me dovrebbe programmarsi il "fuori legge" delle batterie stilo e ministilo usa e getta. se in ogni prodotto ci fossero già le ricaricabili (già cariche, come alcune marche vendono) dopo uno le dovrebbe solo ricaricare. e dotarsi a casa di un caricabatterie è una spesa davvero esigua che si ammortizza in poche settimane!!!
7 - introdurre in tutti i comuni la legge che prevede il diritto di parcheggiare le biciclette nei cortili dei palazzi!!!
non sarebbe male usare anche il forum di libero, visto che stiamo su questa piattaforma dovremmo cercare di organizzarci e costruire una realtà qui. io da solo ci ho provato tempo fa, ma ho avuto poco successo. magari l'unione fa la forza, e vedo che tu di determinazione ne hai :) bisogna comunque inventarsi qualcosa per influire seppur minimamente nell opinione pubblica
temo di no, ma sarebbe un'opportunità di far interessare gli utenti della community, abbiamo anche una chat dove parlare di queste cose e di politica. insomma, un'opportunità anche su libero, otlre a creare una rete"universale" senza bisogno di registrarsi. insomma, ci possiamo ragionare :)
sulle batterie, sarebbe un ottima idea se non fosse che le ricaricabili sono meno potenti e per certi usi non vanno bene. io farei semplicemente una tassazione sulle usa e getta e un incentivo alle ricaricabili. le politiche del "bastone e della carota" sono molto utili in varic ampi sai?
io partirei dal riciclo: ogni luogo pubblico dovrebbe avere i bidoni per la differenziata. uffici comunali, poste, ospedali, bar, scuole. perchè dovremmo farla noi a casa se le strutture pubbliche non lo fanno? e se si creassero impianti di riciclo comunali, o regionali..peerchè sottolineo differenziare è inutile se poi non si ricicla..
Aggiungerei:
semplificare drasticamente le procedure di accesso al conto energia (le procedure attuali sono talmente complicate e farragginose da far sembrare Kafka un dilettante...)
ci sono tante cose da dire. vivendo nella capitale sento il problema del traffico. bisogna spostare la mobilità dalle auto private al trasporto pubblico e alle bici. oh, cerchiamo un bel posticino dove discutere, magari creare un bell'"eco-bar"...virtuale, s'intenda ;)
Propongo il passaggio obbligato per tutti i comuni alla TIA, tariffa rifiuti senza più deroghe e con effettiva tariffazione in modo puntuale del rifiuto conferito. Questo aiuterebbe tutta la filiera del rifiuto ad andare verso la riduzione del non riciclabile.
Questo sembra un ottimo posto per discutere di sviluppo sostenibile.
Ce ne sono tanti a dire il vero in rete, sono disposto a raccoglierne nel mio blog se li segnalate. Intanto continuerei qui.
Tra mille proproste ne faccio una per le fabbriche automobilistiche. Costruite auto elettriche e/o idrogeno, costruite pannelli fotovoltaici, e costruite microgeneratori domestici di idrogeno, cosi il vostro faturato è salvo, cmpreso la salute di tutti e del pianeta.
semplificare la raccolta differenziata, ad es. mettere simboli chiari su ogni materiale utilizzato nelel confezioni in modo da evitare confusioni. cercare diusare materiali il piu uguali possibile per ogni confezione, ad es. ci sono alcuni cartoni di latte col tappo in plastica e il contenitore in tetrapak... fare tutto in un modo o tutto nell'altro.