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Se tra i disservizi trovi i nomadi

Post n°1480 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da kudablog
 

L'ho sentito oggi alla Banda e non ci volevo credere. Allora sono andato sul sito della catena di grandi magazzini e ho provato a segnalare un disservizio. Ed era vero. Tra i problemi da segnalare, insieme ai prezzi sbagliati e ai parcheggiatori abusivi, c'è anche la presenza di nomadi. Guardate per credere.

carrefour

Suggerisco allora di aggiungere presenza di ebrei, di omosessuali, di cinesi, di marocchini, giusto per non lasciare fuori nessuna categoria da discriminare.

Molto interessante, e in parte anche molto correlata, il grafico che Tito Boeri propone su lavoce.info, incrocia il numero di reati denunciati con quello dei numeri dei permessi di soggiorno rilasciati.

reati stranieri

Appare immediatamente evidente che il numero di reati non ha alcuna correlazione con la presenza o meno di stranieri in Italia.

 
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Commenti al Post:
zapata71
zapata71 il 04/02/10 alle 09:52 via WEB
Scusa se m'intrometto, ma giusto qualche precisazione.
Intanto, si dice ricchioni, non omosessuali; poi, bisogna inserire nella lista gli sporchi negri, non vaghe diciture quali marocchini ecc ecc; infine, nella lista mancano i comunisti che mangiano i bambini, non ci si può dimenticare proprio di loro, echecazzo!!!
... la tristissima realtà, che mi fa vomitare, è che a parole son tutti buoni, bravi e belli nel chiedere pace e serenità, salvo poi seminare vento ovunque. E come dice il detto, chi semina vento raccoglie tempesta.
Perchè ci si lamenta tanto, poi, se la nostra società è così violenta?
Ciao, Fabio
(Rispondi)
 
antonio1929
antonio1929 il 04/02/10 alle 10:29 via WEB
Non capisco come tu possa affermare con tanta sicurezza che non esiste alcuna correlazione fra il numero di reati e la presenza o meno di stranieri in Italia. Il grafico non dice questo in quanto NON riporta la suddivisione fra reati commessi da cittadini italiani e reati commessi da immigrati. Secondo dati dell'ISTAT del 2004, infatti, gli immigrati pur rappresentando il 7% della popolazione commettono quasi il 35% dei reati totali, con percentuali molto più elevate quando si tratta di reati violenti (furti, rapine, violenze sessuali, omicidi). Queste percentuali sono ancora maggiori nelle regioni del Centro Nord dove la presenza di immigrati è maggiore. In altre parole prima di esprimere giudizi definitivi sarebbe interessante recuperare il dettaglio delle informazioni; il totale può rimanere più o meno costante ma il contributo delle varie componenti può variare significativamente (questione di logica matematica)
(Rispondi)
 
 
kudablog
kudablog il 04/02/10 alle 18:24 via WEB
Lo affermo perchè il numero dei reati è stabile dal 1990 ad oggi con o senza immigrati. E' chiaro che il grafico non divide tra italiani e stranieri perchè non è quello il senso, per quello ce ne sono altri di studi. Te ne cito uno: secondo i dati dell'Istat, il tasso di criminalità degli immigrati regolari, in Italia, è "solo leggermente più alto" di quello degli italiani (tra l'1,23% e l'1,4%, contro lo 0,75%) ed è addirittura inferiore tra le persone oltre i 40 anni. Di fatto, i dati sono "equiparabili".
(Rispondi)
 
 
 
antonio1929
antonio1929 il 04/02/10 alle 19:15 via WEB
Se invece di citare Repubblica, leggessi il documento ISTAT sapresti anche che: in Italia è straniero il 46,9% dei condannati per furto, il 36,7% dei condannati per rapina, il 27,3% dei condannati per violenza carnale e il 40,5% dei condannati per traffico di stupefacenti. Ci sono anche dati più recenti (2006) che riguardano però le denunce e le percentuali sono significativamente peggiori. Il tasso di criminalità degli immigrati non può non tener conto anche di quelli non regolari, altrimenti è mistificare la realtà (come al solito) o, peggio, usare solo alcune informazioni per proprio uso e consumo (disonestà intelletuale). E' il caso anche del grafico, e non solo perchè la matematica non è un'opinione (a meno che non si faccia un'eccezione per te) ma perchè non riportare i dati reali (laddove ci sono) significa fare quello che ho scritto sopra; che senso vuoi che abbia se non quello di dire le cose come stanno realmente?
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
100% Antikomunista il 04/02/10 alle 16:23 via WEB
Grafico del tutto inattendibile. Gli immigrati in buona parte compiono reati di microcriminalità che per sfiducia nelle Istituzioni la gente ormai non denuncia più. Nella mia città ad esempio c'è un florido mercato di bici rubate da slavi e nordafricani e rivendute agli studenti fuori delle facoltà universitarie. Negli ultimi 5 anni ho subito 5 furti (nessuno negli precedenti l'invasione extracomunitaria)... ho denunciato i primi due, poi, vedendo la feccia immigrata impunita continuare a fare i suoi affari alla luce del sole a 100 metri dai vigili, le altre tre volte ho evitato di andare a perdere tempo in Questura (e ho iniziato a votare Lega). Dalle denunce restano poi esclusi tutti quei comportamenti che pur non essendo reato, condizionano pesantemente la qualità di vita di chi si trova a contatto diretto di immigrati. (Si pensi alla donna sola che tutti i semafori deve subire le prepotenze e gli insulti del romeno lavavetri, o a ogni posteggio il senegalese arrogante che vende paccottiglia. Si pensi agli immigrati che usano i giardini pubblici per bivaccare con le birre in mano, rendendoli non più fruibili dalle famiglie con figli piccoli)
(Rispondi)
 
 
kudablog
kudablog il 04/02/10 alle 18:28 via WEB
I reati vengono commessi dalla parte più povera della popolazione, almeno quelli contro il patrimonio. Abbiamo una legge che impedisci a buona parte degli stranieri di lavorare in regola e garantiti in Italia. I dati dicono che se i clandestini avessero un permesso di soggiorno commetterebbero meno reati.

E se il tossicone che importuna è italiano disturba meno?

(Rispondi)
 
kudablog
kudablog il 04/02/10 alle 18:26 via WEB
Le statistiche sulla composizione per nazionalità della popolazione carceraria documentano in effetti come dalla fine degli anni Novanta a oggi la quota degli stranieri sul totale dei detenuti sia stata sempre superiore alla loro quota sulla popolazione italiana. In particolare, più di un carcerato su tre è straniero, quando il rapporto fra immigrati e popolazione autoctona è inferiore al 10 per cento. Questi dati tuttavia risentono del fatto che una larga parte degli stranieri, soprattutto irregolari, non può accedere alle misure alternative al carcere, tra cui gli arresti domiciliari, in quanto sprovvista di un valido certificato di residenza. La maggiore incidenza negli istituti di pena potrebbe quindi essere dovuta, almeno in parte, a una maggiore probabilità di finire in carcere dopo aver commesso un reato, piuttosto che a effettive differenze nella propensione a delinquere. Data l’insostenibile lunghezza dei processi in Italia, questo fatto potrebbe avere un peso non da poco nel gonfiare il peso relativo della popolazione carceraria straniera. I dati messi a disposizione dal ministero di Giustizia confermano che più della metà dei detenuti stranieri (il 57 per cento per la precisione) è in attesa di giudizio, mentre la percentuale è significativamente più bassa tra gli italiani (42 per cento).
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
100% Antikomunista il 04/02/10 alle 19:09 via WEB
Diciamo che su 100 residenti, 92 sono italiani e 8 sono stranieri. In carcere, questo rapporto diventa 67 a 33. Ma, come ci dice il Kuda, gli immigrati aspettano in carcere il processo in un rapporto 1.36 volte maggiore rispetto agli italiani, perchè poverini sono discriminati. Peccato che anche eliminando questa discrepanza il loro 33% di detenuti diventa un 20.7%, comunque quasi TRE VOLTE SUPERIORE alla loro incidenza sulla popolazione reale... (dato peraltro confermato dagli stessi preti della Caritas, quando dicono che "gli immigrati regolari delinquono come gli italiani perchè il loro tasso di delittuosità è del 1.23% rispetto allo 0.75% dei locali) Un gioco di prestigio, che vuole far sembrare "trascurabile" quel 0.5% in più, dimenticando che, una volta rapportato ai grandi numeri, ad esempio 30mila immigrati, una normale periferia degradata della Padania, quel "misero" 0.5% in più significa 369 reati contro i 225 di quando quel quartiere era ancora "italiano". Certo che se continuate a raccontare agli italiani che 144 stupri, rapine, omicidi, aggressioni in più ogni anno nel quartiere dove vivono sono trascurabili e che anzi per questo l'immigrazione è una risorsa, ci credo che non vincete più una elezione in Padania da 20 anni!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Gruppo Carrefour il 04/02/10 alle 18:30 via WEB
Il gruppo Carrefour Italia si scusa con gli utenti e con chi si è sentito toccato, offeso o indignato. Ringraziamo il blog ilKuda, Alessandro Gilioli e il suo blog “Piovono Rane” sul sito dell’Espresso per averci fatto notare quella che assicuriamo essere una grossolana svista. Abbiamo provveduto ad eliminare l'informazione dal nostro sito. Ufficio Relazioni Esterne Gruppo Carrefour Italia
(Rispondi)
 
 
kudablog
kudablog il 04/02/10 alle 18:36 via WEB
Scuse accettate e caso chiuso. Grazie per l'attenzione.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
maria antonietta il 06/02/10 alle 21:33 via WEB
Quando ho iniziato a leggere mi sono incavolata e pensavo... ora scrivo che mi vergongno di lavorare per Carrefour. Poi un angelo ospite si e' scusato per l'accaduto ed allora dico: l'importante e'chiedere scusa quando si sbaglia m.anto.
(Rispondi)
 
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