FONTE MURATAOLIVIERI GIULIANO IL PIU BEL DONO LA POESIA CANTI DALL'INFANZIA AD OGGI |
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Post n°111 pubblicato il 01 Marzo 2009 da fontemurata
Ciao amici, la mia storia nasce un po come il ragazzo della via Gluck,tanti sogni, ma, si perdevano ai piedi della mia collina. Cosi all’eta di dieci anni iniziai a scrivere le mie belle poesie, la mia maestra è stata la prima persona ad apprezzare i miei scritti, un giorno scopri una poesia dedicata a Lei che gli strappo una lacrima. Ho sempre avuto nel cuore la poesia, quando ascoltavo una canzone lo ripetevo cambiando le parole, mi resi conto che riuscivo ad esprimermi con un testo piu dolce e orecchiabile di molti parolieri. Una volta maggiorenne, iniziai ad inviare i miei testi a diversi cantanti e parolieri, questo avveniva tramite lettera, all’epoca non c’erano i computer, e fu cosi che dopo tanto tempo ascoltai un mio brano, naturalmente con delle modifiche, avevo raggiunto il mio obiettivo, qualcuno aveva apprezzato le mie composizioni. Poi lasciai la mia amata collina, in giro per il mondo, abbandonai i miei affetti le mie amicizie la mia strada, il profumo dei mandorli in fiore, conobbi altre civilta, ma in fine capii che la felicità era lassù nella mia collina. I miei viaggi per il mondo, hanno visto gente soffrire, bambini che piangevano per la fame, nella mia posizione non potevo cambiare il loro destino, ma, ho donato loro il mio sorriso, i miei occhi hanno regalato uno sguardo d’amore a chi ne aveva bisogno.E qualche volta ho anche offerto a loro del cibo. Oggi so che non ho fatto niente di importante, ma, sono felice per quel mio sorriso che e' rimasto nel cuore di qualcuno. Per voi amici ho lasciato alcuni scritti qui in basso, ma vi prego di riflettere dopo le mie poesie e canzoni, quello che ho ho pubblicato vi invitano a riflettere cosa succede nel mondo. Se non puoi aiutare il tuo fralello regala un tuo sorriso, forse per un attimo si sentirà felice. Hi friends, my history is born a po as the boy of the street Gluck,tanti you dream, but, they lost him to the feet of my hill. |
Post n°110 pubblicato il 01 Marzo 2009 da fontemurata
Notte marinara cantavano le onde Bianca e la schiuma che accarezza lo scoglio Luna che d'argento abbracci ogni mare Un canto di sirena risponde da lontano Notti marinare dentro le balere Amori e promesse che durano una sera Mentre un'armonica suonava tra le stelle Tu corresti via ma eri la più bella Notte marinara tu hai tanti sogni Cullate tra le acque da onde vagabonde Vento ora spingi, lontano la mia vela Cuore marinaio tu batti per davvero Notte marinara hai spento la tua luce Un bambino ora dorme tra sogni più felici Un canto di sirene io sento più vicino Mentre una stella illumina il cammino Sogno di una sposa che mira l’orizzonte Fresca e la onda che bagna la mia fronte Notte marinara tu mi tieni compagnia Un giorno ti daro la vecchia vita mia
Canzone Night sailor they sang the waves
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Post n°109 pubblicato il 01 Marzo 2009 da fontemurata
Nella collina io sono nato Tra canti d’uccelli e belati Tra mandorli fioriti a primavera Di sudore della gente quella vera S’ ode un suono di campana Un’eco, un canto, da lontano Di bambini che giocano nella via Racconti di vecchi all’osteria Di rondini che volano nel cielo Di nonne nascoste sotto il velo Lassù vive la mia gente Quella felice senza di niente Scende la notte e la collina Di luci d’incanto s’illumina La luna si specchia da lontano Sul fiume che scorre piano piano Ognuno sogna tanto e non sogna niente Questo è il ricordo della mia gente In the hill I was born |
Post n°108 pubblicato il 01 Marzo 2009 da fontemurata
Accarezzami in sogno Il tuo dolce respiro io sentirò Come e bella la vita se gli occhi tuoi neri mi guardano gia Basterà che ti guardo Per dimenticare il mondo che si fermerà E se il tuo sorriso mi sfiora le labbra io impazzirò
La notte che ci amiamo Si aprirà il cielo La luna invidiosa le stelle spegnerà E il vento della notte dirà che tu sei mia Gli uccelli tutti a festa in coro canteranno Una canzone d’amore per noi
La notte che ci amiamo I fiori del giardino avranno più colori E l’onda del mare ci cullerà in silenzio E l’alba di quel giorno sicuro non verrà Nel soffitto della stanza scenderà dal cielo Un raggio luminoso e tutto brillerà
La notte che ci amiamo Il fiume e la montagna Insieme nella valle tra il verde correrà E insieme al risveglio tra brillanti di rugiada Racconterà al mondo l’amore di noi due Fuori della finestra la luce del mattino Ci ruberà la notte che poi ritornerà
(Canzone dedicata a mia moglie) Caress me in dream |
Post n°107 pubblicato il 01 Marzo 2009 da fontemurata
Lassù nella collina volavi su nel cielo La mano di un bambino col filo ti cullava E sempre più in alto seguivi una canzone Ballavi con il vento, tu eri un’aquilone Le rondini lassù volavano cantando E tu non rispondevi nemmeno con il pianto E quando il filo fuggi dalla sua mano Andasti su nel cielo col vento pian piano Vedevi sù dal cielo il mondo a te intorno Sapevi che per te non c’era più ritorno Lo sguardo del bambino, ti seguiva con amore Tu salutasti tutti per andare verso il sole La cima del monte non era più vicina Tra lacrime di pioggia cercavi il tuo bambino Ma era tardi e tu dovevi andare via Ti abbracciasti al cielo, senza compagnia A mia Sorella Giuseppina+ Sempre nel mio The kite Up there in the hill you flew above in the sky |
Post n°106 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da fontemurata
Omayra Sáncez fu una bambina vittima del vulcano nevado del Riuz, durante l’ eruzione che distrusse il villaggio di Armero, Colombia nel 1958.
Omayra è rimasta 3 giorni intrappolata tra fango e acqua, in mezzo ai resti della sua casa. Nel periodo dell’incidente la piccola colombiana aveva solo tredici anni, durante i tre giorni rimase aggrappata ad un palo, sopra il corpo dei suoi famigliari
Quando arrivarono i soccorsi, verificarono che era impossibile tirarla fuori, perche le sue gambe erano intrappolate l’unico modo era imputare, tale operazione risultava impossibile per mancanza di mezzi chirurgici.
La seconda soluzione era una pompa potente tanto da rimuovere un’enorme quantitá di fango, la unica pompa disponibile era distante migliaia di chilometri. Rimaneva solo aspettare che morisse, Omayra si dimostro forte fino all’ultimo momento di vita, secondo le testimonianze dei soccorritori e giornalisti presenti, lei passo la sua agonia solo pensando al suo collegio e al giorno dell’esame.
Il fotografo Frank Fournier scattò la foto di Omayra, che girò tutto il mondo, creando una controversa in merito alla indifferenza del governo colombiano a rispetto delle vittime. La foto venne pubblicata un mese dopo la morte della bambina, molti videro questa immagine, e dal 1985 inizio quello che oggi chiamiamo Globalizzazione, la sua agonia venne seguita in diretta dalle telecamere da varie emittenti televisive, è viste in tutto il mondo. The agony of Omayra |
Post n°105 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da fontemurata
08-06-1972 un aereo americano bombardo con il NAPLAM la popolazione di Trang Bang, Kim Phuc una bambina di nove anni con i vestiti in fiamme, usci fuori dalla sua abitazione, correndo lungo la strada del villaggio. Rimase nuda, perche ormai i suoi vestiti gli si erano bruciati addosso, il fotografo Nic Ut riprese questa famosa immagine, soccorse la bambina trasportandola nel più vicino ospedale dove rimase ricoverata per 14 mesi, fu sottoposta a 17 operazioni di trapianto della pelle. Chiunque vede questa foto non puo fare a meno di notare la sofferenza, e il dolore umano della guerra, sopra i bambini. Oggi THI KIM PHUC la bambina della foto, vive felicemente sposata con due bambini in Canada, si è dedicata ad aiutare i bambini vittime della guerra ed è stata nominata ambasciatore dell’UNESCO. 08-06-1972 an American airplane I bomb with the NAPLAM the population of Trang Bang, Kim Phuc a nine year-old child with the suits in flames, doors out of his/her residence, racing along the road of the village. |
Post n°104 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da fontemurata
Un geniale fotografo Sudanese Kevin Carter, vinse il premio Pulitzer con una fotografia scattata nella regione di Ayod, una piccola zona del Sudan, la foto giro il mondo intero. La immagina ritrae la figura scheletrica di una bimba sdraiata per terra al punto di morire sfinita dalla fame, al fianco si nota la nera figura di un avvoltoio in attesa della morte della bambina. Quattro mesi dopo, il fotografo Kevin Carter, pensando a cio che aveva ripreso, si butto nella droga e nell’alcool, più tardi si tolse la vita. Waiting for the Death |
Post n°103 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da fontemurata
Quando EDDIE ADAMS fotografo di guerra scatto questa foto disse: “Il colonnello assassino il prigioniero” “Io assassinerò lui con la mia macchina fotografica” Questo famoso reporter, riprese l’eseguzione a sangue freddo di un prigioniero Vietcong per mano del capo della polizia di Saigon. Questo ritratto è stato scattato nel 1968 si nota il ribelle con le mani legate dietro la schiena, e l’impatto del proiettile nella sua tempia. EDDIE ADAMS era stato reporter in 13 guerre, ottenne per questa fotografia il premio Pulitzer, questa foto lo condiziono emotivamente da riconvertirlo in fotografo da (mondo rosa) When EDDIE ADAMS photographs of war release this photo it said: |
Post n°102 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da fontemurata
Thich Quang Duc, nato nel 1897, fu un monaco buddista vietnamita (Chiamato anche bonzos ) 11-06-1963 Si diede fuoco fino alla morte in una strada di Saigon molto transitata, il suo esempio venne ripetuto da altri monaci. Il testimone David Halberstam racconto che mentre il suo corpo ardeva lui resto in piedi senza un grido, ne un gesto di dolore. Thich Quang Duc stava protestando contro la maniera in cui il governo opprimeva la religione buddista nel suo paese. Dopo la sua morte i suoi resti furono cremati come da tradizione buddista, ma il suo cuore rimase intatto, fu da tutti considerato santo, il suo cuore è conservato al sicuro nel BANCO DI RISERVA DEL VIETNAM come una reliquia religiosa. Questo è l’origine del proverbio che dice “bruciarsi a bonzo” ma al contrario di cio che pensa la gente non si riferisce al suicidio, ma ad una protesta politica. hich Quang Duc, been born in 1897, it was a Vietnamese Buddhist monk (also Called bonzos) 11-06-1963 set you up to the death in a road of Saigon on fire very transited, its example was repeated by other monks.
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Post n°101 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da fontemurata
L’uomo del carro armato di TIANAMANM Quest’uomo è anche soprannominato il ribbelle sconosciuto, cosi lo chiamarono. Il cinese che diventò famoso in tutto il mondo, perche ripreso e fotografato davanti ad una fila di carri armati durante la rivoluzione in piazza Tian’ammen nel 1989 nella repubblica popolare cinese. La foto fu fatta da Jeff Widener e fu trasmessa nella stessa notte in tutto il mondo essendo lui rappresentante di un centinaio di agenzie di giornali e riviste. Il ribelle resto solo e in piedi mentre i carri si avvicinavano, in oltre ricevette due proiettili uno in ogni mano, mentre i carri rallentavano la loro marcia, con i suoi gesti invitava i carri di andare via. Il primo carro con una serie di manovre cerco di investirlo varie volte, ma, lui dimostro coraggio e tenacia ostacolando il loro cammino con il suo corpo. In occidente l’immagine del dimostrante, viene usato come simbolo della rivoluzione democratica cinese, il coraggio di un giovane che rischiando la vita si è opposto alla dittatura di uno squadrone di militari. Se si pensa che l’ordine dell’esercito era avanzare a tutti i costi, questa volta l’umanita ed il rispetto alla vita risparmio una strage.
The man of the wagon armed with TIANAMANM |
Post n°100 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da fontemurata
Questo è il titolo di una foto ripresa da Richard Drew durante l’attentato del 11 settembre del 2001 alle torri torri gemelledel WORLD TRADE CENTER, alle 9:45:15 del mattino. Nella immagine si vede un uomo che si lascio cadere, preferendo una morte instantanea alla sofferensa del fuoco. La pubblicazione della foto creò rabbia e rancore nella popolazione americana, in futuro questa foto fu sostituita da altre, dove si vedono i soccorritori impegnati in atti di eroismo, Un giornalista cerco di scoprire l’autore di quel gesto, ma senza risultato. Te falling man This is the title of a photo taken back by Richard Drew during the attack
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Inviato da: stellacadente650
il 13/09/2007 alle 19:25