Mentre richiudeva l’ultima cassa
in cui aveva curiosato sentì una cosa fredda appoggiata alla tempia e una voce
che sussurrava “STOJ” e poi urlava qualche cosa alla volta della stanza
attigua; subito comparvero i tre uomini che accesero la luce e circondarono
Simona e le tolsero la macchina fotografica e la borsa.
Quello che sembrava essere il
capo chiese: ”chi sei?”, “cosa fai qui?”, “chi ti ha mandata?”
Simona era troppo spaventata per
rispondere e quindi l’uomo ripeté le domande alle quali Simona rispose “mi sono
persa, ho visto una luce e sono entrata”.
“Non sai che è pericoloso girare
da sola di notte” chiese l’uomo.
“Non sono sola, fuori è pieno di
poliziotti” rispose Simona rendendosi subito conto della sciocchezza appena
detta che suscitò l’ilarità dell’uomo che tradusse subito per gli altri che si
unirono alla risata.
“Non ti rendi conto in che guaio ti sei cacciata” disse l’uomo
osservando la macchina fotografica e cominciando a svuotare la borsa di Simona.
L’uomo si fermò osservando i sandali che trovò nella borsa guardando perplesso
Simona che di ricambio abbassò lo sguardo per guardarsi i piedi.
Infine l’uomo diede un ordine
secco e l’individuo che era dietro a Simona l’afferrò per un braccio e la
trascinò fino alla scala a chiocciola portandola sul soppalco.
Inviato da: stellacometa_80
il 23/12/2008 alle 21:36
Inviato da: LUCREZIAWEB66
il 02/11/2008 alle 13:53
Inviato da: kaireJulia
il 14/10/2008 alle 23:27
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il 14/10/2008 alle 23:08
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il 08/10/2008 alle 21:47