Creato da: larry091 il 15/01/2005
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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 16 Gennaio 2005 da larry091
Foto di larry091

Oggi è domenica un pò di cinema ci sta bene con un attore che a me piace. Buona feste a tutti.

I "primi 50 anni" di Kevin Costner
 Con "Balla coi lupi" è diventato una star
 ROMA - In giovinezza Kevin Costner frequenza corsi di scrittura, scrive poesie e canta nel coro della chiesa Battista, ma soprattutto, sebbene non sia molto alto è un talento nel basket come nel football e nel baseball. Dopo il diploma si iscrive all'Università della California laureandosi nel 1978 in economia e commercio. Ma già durante gli anni dell'università prende lezioni di recitazione alla Coast Actor's Co-op. Fatale per la sua carriera un incontro con Richard Burton durante un volo verso il Messico. Burton lo spinge a dedicarsi completamente alla carriera di attore. Così Costner si trasferisce a Los Angeles con la giovane moglie Cindy Silva conosciuta al college (avrà da lei tre figli: Joe, Annie e Lily). Per vivere fa un po' di tutto: da camionista e guida dei tour alle ville dei divi fino a diventare attrezzista ai Raleigh Movie Studios. Nel 1981 esordisce con un film che uscir solo cinque anni dopo, "Indiziato d'assassinio" di Howard Heard. E infila poi tutta una serie di ruoli secondari fino al 1985 quando ha un ruolo da protagonista in "Fandango" di Kevin Reynolds e in "Silverado" di Lawrence Kasdan. Per un singolare destino i suoi primi ruoli finiscono in gran parte tagliati in fase di montaggio. Cosa che capita alla scena interpretata per "Un sogno lungo un giorno", fino al taglio più noto e doloroso: quello del personaggio di Alex ne "Il grande freddo" di Kasdan, che nel montaggio finale si riduce ad un'unica inquadratura. Paragonato a personaggi positivi come Gary Cooper e James Stewart, nel 1987 è l'incorruttibile agente federale Eliot ne "Gli intoccabili" di Brian De Palma, a fianco di Sean Connery e Robert De Niro. Arrivano poi due film dedicati al baseball, "Bill Durham" nel 1988 e "L'uomo dei sogni" nel 1989, poi per lui un anno molto positivo: il 1990. Costner fonda in quell'anno la sua casa di produzione, la Tig Productions, e fa la sua prima esperienza da regista con il film che gli ha dato finora maggiore soddisfazione: "Balla coi lupi". Sull'onda del successo sarà il protagonista di "Robin Hood - Principe dei ladri" ed è nel cast di "JFK - Un caso ancora aperto" di Oliver Stone, in cui veste i panni del procuratore Jim Garrison. Ci saranno poi "Guardia del corpo" (1992) e "Un mondo perfetto" (1993), e subito dopo con l'intento di misurarsi ancora con un kolossal, nel tentativo di ripetere il successo di "Balla coi lupi", mette in opera due lungometraggi fallimentari per qualità e incassi: "Waterlworld" (1995), da lui prodotto e diretto da Kevin Reynolds, e "L'uomo del giorno dopo" (1997), di cui cura anche la regia. E' per lui crisi anche matrimoniale. Divorzia, dopo sedici anni di matrimonio, dalla moglie Cindy. Ci sono poi "Le parole che non ti ho detto" (1999) e "Gioco d'amore" e nel 2002 è protagonista de "Il segno della libellula". L'anno scorso arriva "Terra di confine", ancora un western da lui prodotto e interpretato. "Se uno vuole successo a Hollywood non fa mai un western" disse parlando di questo film l'attore-regista. E ancora rivelando in tutto e per tutto la sua anima di cow boy: "Amo i western perché ci fanno chiedere se siamo coraggiosi, come ci comporteremmo di fronte a certe situazioni in cui c'è ingiustizia".

 
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