l'Amore del Padre

siamo troppo abituati al concetto che si diventa cristiani dalla nascita, attraverso i sacramenti del battesimo e poi via via tutti gli altri, che ci siamo dimenticati che se il cuore non nasce di nuovo dallo spirito il nostro cristianesimo, per quanto impegnato possa essere in buone opere, ha poco valore davanti a Dio perchè non trova la sorgente in Lui CHE E' LA VITA. Molto spesso propaghiamo Dottrina, Convenzioni, Tradizioni, Fariseismo, MA NON TRASMETTIAMO LA VITA DI CRISTO il quale invece desidera che Gli permettiamo di costruire il Suo Regno in noi. Ecco che allora cominciamo ad essere dottrinali e non portatori di vita, cerimoniali, ma senza potenza di resurrezione, tradizionali ma senza cuore... l'apostolo Paolo dice "Quel che conta è essere una nuova creatura in Cristo" qualunque tipo di persona divenga una nuova creazione in Cristo non è più schiava della legge fatta di comandamenti e ordinanze perchè la legge di Dio è scritta nel proprio cuore. Questa è la promessa che Dio ha fatto per coloro che vogliono vivere IN LUI. Essere una nuova creatura in Cristo non ha barriere nè confini di tipo culturale, razza, ideologia, stato civile, ecc.. attenzione a volte conosciamo molte cose, forse troppe DI DIO, ma conosciamo poco di DIO STESSO.... EGLI SI E' DATO PER TUTTI AFFINCHE' TUTTI VIVESSIMO PER LUI NELLA SUA VITA DI RESURREZIONE... se non comprendiamo questo siamo esattamente come i FARISEI...Pace e Amore a tutti... Claudio

I DIVORZIATI VANNO POI DA ALTRE CHIESE CRISTIANE COME DICE UN PROFETA : SE VOI CHE SIETE I PASTORI NON CURATE LE MIE PECORE IO LE MANDERò DA UN ALTRO PASTORE. LE PECORE DEVONO ESSERE CURATE!!!! COMPRESI I DIVORZIATI!GLORIA A DIO!

il Signore ha infatti cura di ogni sua creatura. Ezechiele dice che se per colpa di qualcuno ha il compito di essere "pastore" qualcuno si perde la colpa ricade addirittura anche su egli stesso...quindi la colpa se qualche divorziato ESCLUSO dalla comunione si perde ricade su chi ha scelto di non dare la comunione. La frase che dici tu è Isaia credo quando dice che poiche i pastori scelti dal Signore non hanno curato le pecore allora il Signore manderà altri pastori. Direi che è possibile ed auspicabile perchè la priorità maggiore del Signore è CHE NESSUNO VENGA PERDUTO. Ringrazio allora le Chiese Ortodosse e Protestanti che accettano alla Santa Cena ogni cuore contrito.

esatto!!!... il vero ecumenismo non consiste nel cercare le giuste forme esteriori della pietà, ma è la COMUNIONE SPIRITUALE TRA COLORO CHE HANNO IN LORO LO SPIRITO DI GESU', se abbiamo il Suo stesso Spirito allora cominciamo ad amarci gli uni gli altri COME LUI HA AMATO NOI, e poi lo SPirito Santo CI GUIDERA' IN TUTTA LA VERITA'... Come al solito è più facile essere dottrinali, tradizionali e farisei piuttosto che fare come il BUON SAMARITANO... a buon intenditor... grazie maddy della possibilità che offri di confrontarsi sui temi del Cristianesimo. Dio ti benedica tanto!!... Claudio

grazie a te per il contributo veramente valido di questo tuo commento! Dio ti bendica e ti protegga col suo amore

sono totalmente d'accordo MISERICORDIA IO VOGLIO E NON SACRIFICIO, ci dice Gesù infatti di amdare ad imparare cosa significa questa frase. e credo che un buon punto di partenza sia proprio non fariseisrasi!

Il divorzio rimane un peccato se è voluto e non semplicemente subito, la separazione invece non è paccato se è necessaria per preservare patrimonio e famigliari. Come ogni altro peccato occorre un iter di pentimento, confessione e penitenza, a volte se non spesso manca il primo passo purtroppo non c'è sempre l'umiltà di comprendere che per quanto il mondo ti dica il contrario il divorzio non è una cosa giusta. La Misericordia di Dio è infinita ma le sue grazie non possono giungere alle anime se queste non si aprono a Lui e per poter ricever la grazia del perdono di Dio occorre un'apertura dell'anima che comunemente si chiama pentimento. Certamente Dio è vicino a ognuno di noi anche quando siamo in stato di peccato mortale. Però in stato di peccato mortale non siamo in condizioni di accoglierlo in noi e quando ne siamo consapevoli è bene non entrare in Comunione Sacramentale con Gesù senza anteporre una confessione riparatrice. E'un fatto di umiltà secondo me riconoscere di non essere degni.

si ma se un divorziato si confessa il problema non esiste; invece come tu sai chi è divorziato non può accedere alla comunione nemmeno se per caso se fosse una donna picchiata, violentata, costretta ad abortire, cornificata e magari abbandonata da sola dal marito scappato con un altra nemmeno che sia profondamente cristiana, dedita alla preghiera e agli altri...... (a meno che certo non paghi la Sacra Rota ed ottenga l'annullamento). A chi è divorziato non è concesso stare nè con Gesù nè nella comunità (la comunione con l'Eucarestia implica la comunione dei Santi). QUESTA COSA E' CATTIVA E SPREGEVOLE E NON HA NIENTE A CHE FARE CON IL DISEGNO DI CRISTO

Non conosci il catechismo? La separazione per i motivi da te elencati non è nemmeno considerato peccato! Il divorzio non desiderato non è paccato! I sacerdoti che non lo sanno vanno corretti con carità fraterna. La confessione per tutti gli altri casi copre tutto il resto e allora il problema dove sta? Il problema lo hanno solo quelli che non si confessano.

la comunione è negata ai DIVORZIATI non ai separati, cioè a coloro che dopo aver vissuto un matrimonio di merda vogliono cercare di rifarsi una vita!

la separazione si cara pecorella ma il divorzio no. CHI E' DIVORZIATO NON PUO PRENDERE LA COMUNIONE è quest per me è una BESTEMMIA in quanto nega la misericordia e l'amore di Gesù!

Una cosa è divorziare e una cosa è risposarsi è un'altra non è detto che una persona dopo aver subito un divorzio si debba risposare. E'il secondo matrimonio non è obbligatorio dopo il divorzio, anzi va contro le promesse fatte davanti a Dio nel matrimonio, proprio perchè non rispettado le promesse fatte a Dio nel sacramento, si è rotta la comunione con Dio stesso per effetto di questo peccato dunque non è la tanto la chiesa a impedire la comunione ma il peccato a impedirla di fatto. La situazione di peccato, la confessione non può riparare perchè è un peccato che si ripete ogni istante del secondo matrimonio di fatto. La chiesa a scritto quello che è logico per la natura stessa del sacramento del matrimonio e per la natura stessa del peccato commesso CON IL SECONDO MATRIMONIO, il divorzio di per sè può essere riparato con la confessione.

risiamo da capo!ti invito a riflettere su una situazione: DONNA PICCHIATA, CON CORNA, IL MARTITO PARTE CON LA ROMENA 20ENNE E VUOLE IL DIVORZIO, DIVORZIANO E....PER LO PIù LA POVERETTA NON HA NEMMENO DIRITTO A RIFARSI UNA VITA CON UN AMORE, CON UN UOMO CHE LA AMI VERAMENTE!? VERGOGNA A CHI PENSA QUESTO! CONTRASTA CON L'AMORE DI CRISTO STESSTO; SE PENSIAMO COSì CRISTO è VENUTO PER INSEGNARE COSA?

pecorella ti incollo catechismo della chiesa cattolica (il compendio) in merito: 349. Qual è l'atteggiamento della Chiesa verso i divorziati risposati? 1650-1651 1665 Fedele al Signore, la Chiesa non può riconoscere come Matrimonio l'unione dei divorziati risposati civilmente. «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio» (Mc 10,11-12). Verso di loro la Chiesa attua un'attenta sollecitudine, invitandoli a una vita di fede, alla preghiera, alle opere di carità e all'educazione cristiana dei figli. Ma essi non possono ricevere l'Assoluzione sacramentale, né accedere alla Comunione eucaristica, né esercitare certe responsabilità ecclesiali, finché perdura tale situazione, che oggettivamente contrasta con la legge di Dio.

sono d accordo con te maddy! Grazie a Dio che possiamo sempre comunicare con lui

ah son io l anonimo che ti ha appena scritto! mi ero dimenticato di fare il login! :O)

Sono d'accordo con te,cara maddy:Dio è in contatto con tutti noi,suoi figli,indipendenemente dallo stato civile.... figuriamoci poi per chi la separazione e conseguente divorzio l'ha solo subito dopo aver fatto il possibile e l'impossibile per rimettere in piedi i cocci di un matrimonio d'amore,fatto con amore,sopportato per amore! Dio santo abbracciaci tutti nelle Tue Braccia Amorose! Bacioni,maddy,discepola

Se da una parte ci fosse la verità e dall'altra ci fosse Cristo, io sceglierei Cristo

Cristo è LA VERITà

Gesù infatti sta con la samaritana che è stata sposata 5 volte e convive. GESU NON CI AMA PERCHE SIAMO BELLI E BUONI MA.... DIVENTIAMO BELLI E BUONI PERCHè GESU CI AMA

Secondo me confondi tra Amore di Dio e Comunione Sacramentale. L'Amore di Dio non cessa mai, come non cessa mai la possibilità di pregare e di raggiungere anche livelli alti di unione con Dio in essa, può anche comunicarsi con Gesù in spirito. La Comunione Sacramentale, come sacramento e come unione massima con Gesù presente in tutto e per tutto nell'Ostia Consacrata richiede di essere in condizione di accoglierlo per ottenere le grazie del sacramento e per non dissacrare una cosa così grande come l'Ostia Consacrata, per rispetto di Gesù stesso, è necessario semplicemente confessarsi per potersi comunicare nel migliore dei modi. Tutto qua. Ovvio che se il divorziato non si pente e non si confessa non solo l'Eucarestia non ha effetti benefici ma è dissacrazione dell'Eucarestia stessa che se fatta con consapevolezza è peccato grave.

CONDIVIDO PERFETTAMENTE!HAI COLTO IL PUNTO!

(CON IL COMMENTO DI "ANONIMO")

Gioia e salute! Vuoi commentare il mio ultimo post? ti aspetto a braccia aperte,buon inizio autunno,discepola

A chi può interessare ho trovato per caso in un blog - un lungo commento di messaggio molto interessante attinente questo tema di messaggio n.51; il blog è questo: - http://blog.libero.it/primomasaniello/view

GRAZIE VADO SUBITO

HO VISTO E FARISEICAMENTE MOLTO COMPLETO :-) NEL SENSO CHE ANALIZZA LA BIBBIA MOLTO CORRETTAMENTE CON VERSETTI ETC. SERVE ANCHE QUESTO. VORREI INVITARE TUTTI A LEGGERE QUEL MESSAGGIO. CON QUESTA FRASE IN EVIDENZA: "Dio perdona il divorzio? Assolutamente sì! Il divorzio non è meno perdonabile di qualunque altro peccato. Il perdono di tutti i peccati è a disposizione mediante la fede in Gesù Cristo (Matteo 26:28; Efesini 1:7). "

Abbiate fede, vivete con la curiosità ed il coraggio di un cuore puro !!!! lasciate perdere ogni indottrinamento, avete il testo, la PAROLA. "chiedete e vi sarà dato", sapienza, saggezza, discernimento, lo SPIRITO. Riconoscere gli altri figli di DIO dal di dentro, dal proprio spirito e/o come ci dice il Signore "...dai loro frutti li riconoscerete...".Vi lascio un passo bellissmo che mi ha folgorato...quando cercavo delle "risposte". 8Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma mèditalo giorno e notte, perché tu cerchi di agire secondo quanto vi è scritto; poiché allora tu porterai a buon fine le tue imprese e avrai successo. 9Non ti ho io comandato: Sii forte e coraggioso? Non temere dunque e non spaventarti, perché è con te il Signore tuo Dio, dovunque tu vada".Giosuè 1:8-9. Che DIO vi edifichi e che possiate portare vita a chi non l'ha ancora capita.Un abbraccio. PS:grazie dell'invito animasug

amen "Io sono con voi ogni giorno fino alla fine del mondo"

beh...che dire da 10 anni sono un convertito.......a 25 ho mollato tutto e nn ne volevo + sapere di cristo è affini...a 30 dopo che la mia ragazza mi ha mollato,sono sprofondato nel baratro dell'alcolismo......ma grazie a gesù mi sono ripreso...e se cose accadono nn è mai x caso! Ora penso che ero troppo lontano da luiio prego che lei torni...ma signore tu sai se puoi allontana da me questo calice....

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo418930.shtml c'è l'articolo in cui il Papa nega la comunione e discussione a riguardo

La questione è davvero delicata. Mi permetto qui di richiamare alcune posizioni dottrinali nella Chiesa di Cristo. Secondo la Chiesa cattolica il matrimonio è un sacramento indissolubile. Chi lo infrange (divorziando e RISPOSANDOSI) spezza la comunione visibile con il Corpo di Cristo. Per questo non può più partecipare alla comunione visibile della celebrazione eucaristica (il coniuge che non intraprende un'altra relazione, può accedere al sacramento). Secondo la dottrina ortodossa, il sacramento indissolubile del matrimonio può essere spezzato da un ministro, ma una sola volta. Il coniuge "innocente" (ossia quello che è stato lasciato), può risposarsi in Chiesa e accedere agli altri sacramenti. L'altro no. Per le comunità protestanti, il matrimonio non è un sacramento, quindi ci si può adattare alla legislazione civile vigente nel Paese. Sarebbe bella una unità anche nella dottrina sui sacramenti.

soprattutto ricordando che MISERICORDIA IO VOGLIO E NON SACRIFICIO

GRANDEEEEEEEEEEEEE

IL MATRIMONIO E' SACRAMENTO; PENSO CHE LA SITUAZIONE MIGLIORE SIA QUELLA DELLA CHIESA ORTRODOSSA....PERO' VORREI CAPIRE COME SI RIESCE A DETERMINARE CHI è IL CONUIGE INNOCENTE E CHI NO, PERCHè SECONDO ME LA COLPA NELLA MAGGIOR PARTE STA DA TUTTI E DUE I LATI

CONSIGLIO: http://www.ratzinger.it/modules.php?name=News&file=article&sid=73

Sulla possibilità di applicare la pratica ortodossa alla realtà cattolica si è di recente pronunciato il vescovo ausiliario di Vienna mons. Helmut Krätzl, nel suo libro Eine Kirche, die Zukunft hat (v. Adista n. 20/08), ma è in ogni caso un tema sul quale esiste un’abbondante letteratura, ha sottolineato sr. Véronique Margron, teologa moralista domenicana, decana della Facoltà di Teologia di Angers. Sarà necessario, ha spiegato, incrociare l’approccio sacramentale con la riflessione etica: "Se ci si limita alla questione sacramentale, c’è il rischio di bloccarsi, perché si cadrà rapidamente sul limite dell’indissolubilità del legame. Bisognerà piuttosto lavorare a partire dalla vita reale delle persone, restando chiari sui principi della Chiesa". In questo senso, un buon punto di partenza è costituito da una riflessione sul fallimento: "Non dimentichiamo che crediamo in un Dio che, agli occhi degli uomini, ha fallito sulla croce. La tradizione cristiana quindi ha qualcosa da dire sul modo in cui il fallimento, e di qui il risollevamento, sono parte dell’esistenza".